Home MotoGP in “panne”: la Dorna sbandiera 16 nuovi Team 2012. La toppa peggio del buco. Guerra con la WSBK?

MotoGP in “panne”: la Dorna sbandiera 16 nuovi Team 2012. La toppa peggio del buco. Guerra con la WSBK?

Anche la Dorna ritiene oramai insostenibile la griglia da “quattro gatti” della MotoGP 2011 e già sbandiera come successo acquisito la domanda fatta da ben 16 Team per partecipare al prossimo campionato della classe regina con motori derivati dalla serie e telai-prototipo. Non vogliamo qui riprendere la polemica e i nodi anche di tipo legale


Anche la Dorna ritiene oramai insostenibile la griglia da “quattro gatti” della MotoGP 2011 e già sbandiera come successo acquisito la domanda fatta da ben 16 Team per partecipare al prossimo campionato della classe regina con motori derivati dalla serie e telai-prototipo.

Non vogliamo qui riprendere la polemica e i nodi anche di tipo legale sui regolamenti e sugli accordi fra chi gestisce la MotoGP e la Wsbk. Anche se pare impossibile che la FIM possa dare il placet alla Dorna, per una scelta che snaturerebbe entrambi i campionati, con danni per tutti e due. In questo caso, non per la difesa di accordi e patti che non ci riguardano, tanto meno per partigianeria, ma per la difesa del motociclismo tutto, saremmo dalla parte di chi gestisce il Wsbk.

Ma una domanda s’impone: l’obiettivo della Dorna è quello di rinfoltire “semplicemente” la griglia di partenza della MotoGP o di rendere la categoria più competitiva e spettacolare agonisticamente e più valida tecnicamente?

Già oggi, di fatto, la MotoGP si può dividere in tre tronconi. Il primo è composto dai piloti che lottano per il podio (tre/quattro); il secondo è composto dai piloti di centro classifica, fino alla top ten; il terzo è composto dai piloti fanalino di coda. Si può elasticizzare questa suddivisione schematica, ma la sostanza non cambia.

Già così, come dimostra anche l’ultima corsa (pista asciutta) all’Estoril, la situazione è tutt’altro che esaltante: dietro al vincitore Pedrosa, c’è Lorenzo a 3 secondi, poi Stoner a oltre 7 secondi. Dovizioso e Rossi, quarto e quinto, accusano un distacco di oltre 16 secondi. Hayden, pilota ufficiale Ducati, chiude nono con un gap di quasi 55 secondi. Capirossi, Suzuki ufficiale Ducati Satellite, è dodicesimo con oltre un minuto. Allora?

Si può oggettivamente pensare che le nuove inedite moto “ibride” 2012, siano più performanti e più competitive di Honda, Yamaha, Ducati ufficiali o semi-ufficiali? Non è difficile prevedere, per i nuovi arrivati, la formazione del quarto “troncone”, cioè piloti che lotteranno per la “maglia nera”, con distacchi molto pesanti, al limite del doppiaggio.

Se questo è, più o meno, la prospettiva, quali saranno i vantaggi dei nuovi Team competitors sempre fuori dalla Top ten e quali sponsor li sosterranno, dato il basso ritorno di immagine?

Altri nodi sono le difficoltà di realizzare telai validi per motori da oltre 220-230 Hp e le difficoltà di disporre di motori adeguati. Si è fatta avanti, è vero, la Bmw; ma dove si va con la S1000RR? Altro discorso per l’Aprilia, le cui voci (speriamo infondate) prevedono addirittura la prossima chiusura del reparto corsa.

Insomma, la Dorna, dopo l’altalena 1000-800-1000, incapace di affrontare il nodo MotoGP alla radice, cerca la scappatoia nel modo più semplicistico. E’ la soluzione-non- soluzione, la classica toppa peggio del buco.

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