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Vespa PX: a Roma il ritorno di un mito

Un ritorno atteso quello della nuova Vespa in versione PX, sigla storica che sancì il successo planetario di questo intrigante antenato degli scooter moderni. Vespa nasce nel 1946 negli stabilimenti Piaggio di Pontedera e questo nome deriva proprio dal suono “ronzante” del suo motore due tempi, unito alle forme spigolose della carrozzeria che ricordavano da


Un ritorno atteso quello della nuova Vespa in versione PX, sigla storica che sancì il successo planetario di questo intrigante antenato degli scooter moderni. Vespa nasce nel 1946 negli stabilimenti Piaggio di Pontedera e questo nome deriva proprio dal suono “ronzante” del suo motore due tempi, unito alle forme spigolose della carrozzeria che ricordavano da vicino il piccolo insetto volante. Alla Vespa va il merito di aver motorizzato l’Italia, in un periodo in cui le auto erano poche e troppo costose rappresentò il primo mezzo a motore economico e alternativo al cavallo. A lei resta legata gran parte della storia socio culturale del nostro Paese in un intreccio di innovazione, magia, passione e necessità di mobilità a basso costo.

Così per festeggiare il 65° anniversario dalla sua nascita si è svolta a Roma lo scorso week-end la manifestazione dei Vespa Day, quì il mito si è rimesso in moto insieme alle nuove Vespa PX che hanno sfilato per le vie della capitale insieme a migliaia di vespisti e appassionati di ogni età. Un corteo pacifico e caloroso che ha invaso la capitale vestita a festa per festeggiare il mito dello scooter più famoso al mondo, prodotto finora in oltre 17 milioni di esemplari.

La versione PX, nacque nell’ottobre del 1977 nella cilindrata di 125 cc, poi affiancata dai 150 e 200 cc, al momento del lancio costava 673.000 lire, raggiungendo il traguardo di oltre 3.000.000 di esemplari venduti nel mondo, che ne fanno la Vespa più venduta della storia. Un successo intimamente legato alla storia e al costume dell’Italia, ma ancora attuale e in costante crescita grazie alle 133.000 unità vendute nel 2010, mentre per il quinto anno consecutivo ha superato la soglia dei 100.000 esemplari commercializzati nel mondo rappresentando così una icona del design e dello stile italiano.

Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011

Proprio da Pontedera, sede storica della Piaggio, è ripresa con orgoglio la produzione della nuova PX che mantiene inalterata la forma originale del primo modello apparso 34 anni or sono. Ne viene quindi riproposta la scocca portante in acciaio, il motore disassato sulla destra della ruota posteriore, la sospensione anteriore con schema a bielletta oscillante ed il mitico cambio a volante, azionato dalla rotazione del semi manubrio sinistro.

Come è fatta

Linee essenziali, elegantemente minimaliste: Vespa PX mantiene tutti i classici punti di forza che ne hanno decretato il successo in oltre tre decenni: l’estetica inconfondibile, la funzionalità e la facilità d’uso, la leggendaria robustezza assicurata dalla scocca in acciaio, l’affidabilità di un motore semplice e indistruttibile, la possibilità (e il vezzo) di montare la ruota di scorta.

Il disegno del cruscotto di Vespa PX, senza indulgere in uno stile retrò, si dichiara sin dalla prima occhiata assolutamente senza tempo e completo di strumenti dalla lettura facile, immediata. Tachimetro con doppia scala in chilometri e miglia e indicatore del livello carburante sono illuminati da una luce neutra perfettamente coerente con l’essenzialità del design. La serie di spie luminose comprende l’indicatore luci, quello dell’abbagliante, la spia delle frecce e quella di riserva carburante.

La sella di Vespa PX si rinnova: è nuova la forma e nuova la copertura. Restano invariate, e anzi si accrescono, le doti proverbiali di comfort e abitabilità che hanno sempre caratterizzato Vespa PX facendone lo scooter “viaggiatore” per eccellenza. Perfetta per la coppia, sa accogliere viaggiatori di tutte le taglie e consente una “seduta” unica per comfort e possibilità di controllo del mezzo. Il proiettore anteriore, realizzato con la moderna tecnologia delle superfici complesse, è dotato di lampada alogena che crea un potente fascio di luce che è garanzia di una illuminazione perfetta e quindi fornisce un contributo essenziale in termini di sicurezza attiva.

Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011

Il fanale posteriore è da sempre uno degli elementi distintivi di ogni modello di Vespa. Dal fanalino piccolo e rotondo della mitica 98cc del 1946, passando per il faro in due elementi distinti e parti cromate che abbelliva la 125cc del 1962, fino a quello squadrato, così tipicamente “anni ’70” della Primavera ET3. Vespa PX ritrova forme morbide per il fanale posteriore al quale abbina un classico ed elegante bordo cromato. L’elemento, di colore rosso, comprende la luce di stop e quella di illuminazione per la targa.

Gli indicatori di direzione su Vespa PX abbinano alla lampada arancio una plastica trasparente del rivestimento esterno. Una combinazione che riprende l’eleganza dei numerosi particolari cromati esaltando la purezza delle linee di Vespa. Le nuove manopole, realizzate in gomma nera, sono elegantemente marchiate col logo di Vespa. Il classico logo Vespa impreziosisce anche la nuova copertura del tunnel centrale, ora rifinita da un elegante bordo in materiale satinato. La nuova calandra recupera esplicitamente il design dei modelli più classici che hanno caratterizzato la storia di Vespa.

Da sempre la carrozzeria di Vespa funge da scocca portante, è una esclusiva che ha sempre distinto Vespa da ogni altro scooter. PX rimane fedele a questa linea costruttiva che, oltre a connotarla come un classico assoluto, garantisce doti superiori di rigidità e precisione di guida. La sospensione anteriore a braccetto oscillante – soluzioni tecnica indissolubilmente legata a Vespa – accoglie una molla elicoidale e ammortizzatore idraulico a doppio effetto.

Il sistema di sospensione posteriore lavora invece sul carter motore che funziona come parte oscillante. I cerchi ruota da 10″ accolgono pneumatici da 3.50”. Il motore della nuova PX è un due tempi da 125 cc o 150 cc dotato di cambio a quattro marce e avviamento elettrico ma mantiene anche l’avviamento kick starter. Del resto, come immaginare il più classico dei modelli Vespa senza la sua pedivella per la messa in moto a pedale?

Grazie all’adozione del miscelatore automatico e di una nuova marmitta catalitica, le motorizzazioni rispettano le normative Euro3. Grazie a questo anche i vespisti più nostalgici e intransigenti potranno circolare liberamente nelle aree urbane senza temere i blocchi del traffico che colpiscono inevitabilmente le PX di vecchia generazione.

Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011

Come Va

Nella guida resta la solita e impareggiabile maneggevolezza, andare in giro in vespa è un po’ come muoversi con le ciabatte infradito, insomma una sensazione di grade libertà di movimento. Il motore nell’erogazione è simile a quello che ha fatto la storia della Vespa, poco allungo, discreta coppia e un procedere facile e alla portata di tutti. Le differenze tra il 125 e il 150 sono minime nell’erogazione, mentre la frenata è molto valida grazie al disco anteriore e al tamburo posteriore che si è rilevato molto modulabile e comunque adeguato alla velocità del mezzo.

La forcella anteriore con bielletta oscillante non è certo confrontabile con i sistemi di nuova generazione ma garantisce un buon comfort anche su strade sconnesse. Il motore disassato sul lato destro e a sbalzo evidenzia solo in minima parte quel piccolo sbilanciamento dinamico, prerogativa storica di tutte le vespa di vecchia generazione ma le dona anche quel qualcosa in più in termini di personalità e carisma.

La velocità massima è inferiore ai 100km/h ma una Vespa come questa non si acquista per le prestazioni, ne per il brivido delle alte velocità perché in ogni caso oltre i 70km/h la stabilità concessa dalle ruotine da 10 pollici non è certo da primato. Per questo resta in gamma la sportiva versione S da 300cc che vanta ottime doti in termini di accelerazione e velocità massima. Vespa PX è disponibile nelle colorazioni azzurro Meditarraneo, bianco Montebianco, Rosso Dragon e Nero Lucido, il prezzo è di 3.550 euro per il 125 e di 3.750 euro per la 150cc. Accanto alla PX sono disponibili tre nuovissime Serie Speciali quali la Sport, la Touring e la Vie della Moda, che declinano così l’intera gamma Vespa da 50 a 300cc.

Una storia da Rock Star

Al salone di Milano del 1977, per il lancio della Vespa PX, ne fu realizzato un modello gigante, alto più di 4 metri, tuttora esposto al Museo Piaggio di Pontedera. Ma la vocazione ai record di Vespa PX non si ferma a questa versione oversize, né agli straordinari volumi di vendita: dei diciassette milioni di Vespa che, a partire dal 1946, hanno corso sulle strade del mondo, oltre tre milioni sono Vespa PX.

254.000 chilometri è il record di Giorgio Bettinelli, (1955-2008) viaggiatore e scrittore italiano, che in quattro raid ha attraversato il mondo, sempre rigorosamente in sella alla sua Vespa PX di serie, come ha raccontato nei libri “In Vespa” e “Brum Brum” (entrambi editi da Feltrinelli): nel luglio del 1992 partì da Roma a bordo di una Px per raggiungere Saigon nel marzo del 1993. Nel 1994-95, sempre in Vespa, ha coperto i 36.000 chilometri che separano l’Alaska dalla Terra del Fuoco. Nel 1995-96, con partenza da Melbourne in Australia, è arrivato a Città del Capo percorrendo in dodici mesi più di 52.000 chilometri. Dal 1997 al 2001 ha compiuto il giro del mondo “overland” con la sua Vespa PX, partendo dal Cile e arrivando in Tasmania, attraverso America del Sud, Nord America Siberia, Europa, Africa, Asia e Oceania, per complessivi 150.000 chilometri.

E pochi sanno che nel 1980 due Vespa PX 200 E giunsero al traguardo della Paris-Dakar (era la seconda edizione della “classica” del deserto), condotte dai piloti M. Simonot e B. Tcherniawsky. La scuderia, di nazionalità francese e organizzata da Jean-François Piot, era assistita dal quattro volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Henri Pescarolo.

Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011
Piaggio Vespa PX 2011

Scheda Tecnica – Vespa PX 125/150

Motore Monocilindrico 2 tempi
Cilindrata PX 125: 123 cc
PX 150: 150 cc
Alesaggio PX 125: 52,5 mm
PX 150: 57,8 mm
Corsa 57 mm
Carburante Benzina senza piombo N.O.R. min. 95
Ammissione Nel carter con valvola rotante
Accensione Elettronica CDI
Avviamento Elettrico e kick starter
Lubrificazione Miscelatore automatico
Raffreddamento Ad aria forzata
Cambio Manuale a quattro marce
Struttura portante Scocca in acciaio
Sospensione anteriore A braccetto oscillante, molla elicoidale e ammortizzatore idraulico a doppio effetto
Sospensione posteriore Carter motore in funzione di parte oscillante, ammortizzatore a doppio effetto
Freno anteriore A disco in acciaio inox Ø 200 mm
Freno posteriore A tamburo Ø 150 mm
Cerchio ruota anteriore 2.10 – 10”
Cerchio ruota posteriore 2.10 – 10”
Pneumatico anteriore 3.50” – 10”
Pneumatico posteriore 3.50” – 10”
Lunghezza 1.810 mm
Larghezza 740 mm
Passo 1.260 mm
Altezza sella 810 mm
Peso a secco 112 kg
Capacità serbatoio carburante 8 litri
Omologazione Euro 3

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