Home Broc Parkes pronto per il 2014: “Finalmente in MotoGP!”

Broc Parkes pronto per il 2014: “Finalmente in MotoGP!”

Il 32enne australiano si prepara al debutto nella Premier Class del Motomondiale con la PBM motorizzata Aprilia: “Prontissiamo ed entusiasta”.

Alla ormai non più tenera età di 32 anni, l’australiano Broc Parkes si appresta a debuttare nel 2014 nella Premier Class del Motomondiale con il team Paul Bird Motorsport (PBM), nel quale andrà a far coppia con il confermato Michael Laverty. Parkes sarà inoltre l’unico rappresentante della storica scuola australiana in MotoGP rimpiazzando in questo ruolo Bryan Staring, ‘lasciato libero’ dal team Gresini dopo i non certo memorabili risultati del 2013 con la FTR Honda.

Parkes è ovviamente entusiasta di questa nuova avventura, ma per lui non si tratterà di un vero e proprio debutto nel circus del Motomondiale in quanto in carriera ha corso anche un GP da wild-card, ma si tratta di un precedente risalente alla notte dei tempi. Era infatti il 1999 quando all’allora 17enne promessa del motociclismo australiano fu offerta la possibilità di partecipare al GP d’Australia nella classe 125 (chiuso al 23° posto), ma da allora la sua carriera ha seguito altre strade, senza mai incrociare più il Motomondiale. Fino al 2014:

“E’ stato parecchio tempo fa! Correvo con un’Aprilia RS125 nel campionato australiano e, una volta vinto il titolo, ottenni la wild card per il GP. Fu una bella esperienza: certo, prendevo circa 20 km/h in rettilineo, quindi avevo fatto una certa fatica! Comunque sempre un sogno partecipare a un Gran Premio del Motomondiale.”

Parkes ha corso molto in SBK e WSS – dove è stato vice campione del mondo nel 2004 con Honda e nel 2007 con Yamaha – e l’anno prossimo sarà in sella ad una PBM, la CRT sviluppata internamente dal team britannico con il motore dell’Aprilia RSV4. In realtà l’australiano era stato vicino ad entrare nel team già lo scorso anno, quando PBM era alla ricerca di un sostituto per Yonny Hrnandez, passato a Ducati Pramac per sostituire a sua volta Ben Spies (con il Paul Bird che poi ingaggiò l’altro australiano Damian Cudlin). Parkes era stato contattato, ma vincoli di carattere contrattuale gli impedirono di fare subito il grande salto:

“Paul Bird è un mio caro amico, e lo è da molti anni. Ho corso per lui nel Mondiale Superbike del 2009, e poi siamo rimasti in contatto. Mi aveva già dato questa opportunità lo scorso anno, ma io ero sotto contratto con Yamaha al tempo e non mi è stato permesso di subentrare ad un altro pilota. Poi alla fine della stagione mi ha telefonato di nuovo e da lì le cose sono andate avanti piuttosto rapidamente. Mi disse: ‘Sarà un anno molto difficile. Non riuscirai a vincere delle gare, ma sarai nel posto giusto. E’ una buona occasione: sei pronto a coglierla?’ Naturalmente lo ero, e adesso sono davvero entusiasta”.

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