Home Moto3, pulcini “tricolori” già galletti: occhio al lupetto 15enne Fabio Di Giannantonio

Moto3, pulcini “tricolori” già galletti: occhio al lupetto 15enne Fabio Di Giannantonio

Cresce il vivaio di giovani piloti che nel 2014 correranno nella categoria Moto3 tricolore.


Il vivaio dei piloti italiani è in gran fermento, con i pulcini tricolori pronti a dimostrare già dal 2014 di essere diventati galletti da combattimento, in particolare nella Moto 3 Grand Prix categoria di lancio nel Civ, nell’Europeo e nel Motomondiale.

I nostri ragazzi sono cresciuti sul piano quantitativo e su quello qualitativo e Romano Fenati, – solo due anni fa di fatto unico rappresentante italiano nel motomondiale – si troverà nel 2014 in buona compagnia in pista con almeno 5-6 connazionali, e soprattutto potrà constatare l’evoluzione della … specie, con le nuovissime leve che spingono forte, ragazzini di 15-16-17 anni, alcuni davvero competitivi in vista del gran salto internazionale.

Per tutti il punto di riferimento è il fenomeno Marc Marquez, il 20enne neo iridato della MotoGP. Ma nel firmamento internazionale altri nomi brillano, come il 17enne neo campione europeo Moto 3, il ceco Karel Hanica e il francesino 15enne Fabio Quartarano dominatore del Cev spagnolo Moto 3. Torneremo presto dettagliatamente sul nuovo quadro – non privo di problemi e contraddizioni – che si presenta sia nel motomondiale Moto3, sia nel Civ e nell’Europeo.

Il dato più significativo è rappresentato dall’età dei piloti: prendendo a riferimento solo i sei italiani in corsa nel motomondiale 2014, il “senior” Romano Fenati compirà 18 anni a gennaio e il suo compagno di Team (il VR46 Sky di Valentino Rossi) Francesco Bagnaia ha 17 anni. Il Team Gresini schiera due 17enni, Niccolò Antonelli ed Enea Bastianini, e il Team Italia il 17enne Andrea Locatelli e Matteo Ferrari di qualche mese più giovane.

Ma già almeno un’altra decina di italiani sono in forte maturazione tecnico-agonistica. Fra questi i non ancora 18enni Michael Rinaldi e Michael Coletti, i 16enni Luca Marini (fratello di Valentino Rossi) e Lorenzo Dalla Porta, i 15enni Stefano Manzi e Fabio Di Giannantonio. Quest’ultimo in particolare – senza togliere nulla agli altri su cui torneremo presto – è stato nel 2013 il giovane con una crescita più costante e marcata.

Smaltiti i problemi di inizio stagione, passato al Kymco Oral Cruciani Team, il terribile lupetto capitolino ha interpretato magnificamente l’evoluzione positiva della moto e del monocilindrico dell’engineering modenese. A Imola una carambola iniziale aveva tarpato le ali al potenziale di Di Giannantonio (e del compagno di squadra Dalla Porta), ma la controprova dell’evoluzione veniva subito dopo al Mugello, nei round nove e dieci del CIV Moto3, caratterizzati da due gare al cardiopalma con due volatoni finali fra un nugolo di giovanissimi piloti appaiati sulla linea del fotofinish.

Uno spettacolo d’altri tempi, di alto livello tecnico-agonistico, con una doppietta della volpe delle volate Michael Coletti (Honda), con il tosto Andrea Locatelli (Mahindra) neo campione d’Italia a danno di Luca Marini, il fratellino di Valentino Rossi, out per guai tecnici. Stavolta fra il plotone delle Honda (alcune di caratura “mondiale”) e le Mahindra ufficiali si inserivano le “rosse” monocilindriche del KYMCO ORAL CRUCIANI TEAM in lotta per la vittoria con, appunto, i due giovanissimi Fabio Di Giannantonio (già tricolore della PreGP 250) e Lorenzo Dalla Porta (già tricolore della 125 GP).

La performance delle nuove ORAL, a un soffio dal trionfo, per la prima volta a questo eccellente livello di competitività, capace di tenere a bada moto ben più “rodate” e blasonate, riportava nuovo interesse tecnico nella categoria dominata da moto austriache, indiane e nipponiche, a dimostrazione che l’eccellenza italiana non è solo un ricordo nei libri d’oro ma una realtà con la quale misurarsi.
Non solo.

Dopo l’exploit di sabato nel nono round del CIV (secondo classificato a 4 millesimi dal vincitore Coletti!), FABIO DI GIANNANTONIO anche nel successivo decimo round guidava magistralmente l’inedita monocilindrica modenese ripetendosi con una prestazione maiuscola: quinto a 45 millesimi in un altro volatone mozzafiato con sei piloti, miglior tempo sul giro e record della pista di categoria: 1’59.948! Un tempo straordinario al secondo passaggio, di grande valore tecnico e agonistico: basti pensare che lo scorso giugno nelle Qualifiche della gara mondiale del Mugello il neo campione italiano della Moto3, Locatelli (Mahindra ufficiale) fece il suo miglior tempo in 2’00.103 e il portacolori del Team Italia, Fenati (Honda ufficiale) girò in 2’00.048 con motori dal limitatore di giri differente (14.000 giri nel mondiale contro 13.500 nel CIV) .

Il quindicenne romano ha così dimostrato in pista di poter lottare alla pari con piloti ben più esperti e blasonati e la ORAL e il TEAM CRUCIANI di aver sviluppato in poco tempo un motore e un mezzo al più alto livello di competitività, pari alle moto dei colossi industriali mondiali.

La conferma è arrivata pochi giorni dopo ad Albacete, nel campionato Europeo Moto 3. Il nono posto in volata “limita” la qualità della prestazione dell’esordiente Fabio, frenato da piloti più lenti nel grande recupero dopo lo stentato avvio nel gruppone: poi autore di giri veloci, stesso tempo dei battistrada, e la bandiera a scacchi che tarpa le ali a un nuovo podio dopo l’exploit del Mugello.

Se il buon giorno si vede dal mattino, Fabio Di Giannantonio – nel 2014 impegnato anche nella infuocata Rookies Cup – anticipa altre giornate importanti per lui e per il vivaio tricolore. Giornate di gloria? Gli ingredienti giusti non mancano. La parola alla pista.

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