Kawasaki VN1700 Voyager Custom 2011: bagger di serie in abito scuro
Con Bagger si intende la moda di personalizzare e incattivire le grandi cruiser bicilindriche, abbassando la linea e utilizzando elementi che, snaturando leggermente l’indole turistica, aggiungono stile e aggressività. La prima giapponese a cimentarsi con questo concetto tutto americano è la Kawasaki, che con la VN1700 Voyager Custom presentata a colonia fa il verso e
Con Bagger si intende la moda di personalizzare e incattivire le grandi cruiser bicilindriche, abbassando la linea e utilizzando elementi che, snaturando leggermente l’indole turistica, aggiungono stile e aggressività. La prima giapponese a cimentarsi con questo concetto tutto americano è la Kawasaki, che con la VN1700 Voyager Custom presentata a colonia fa il verso e sfida sul mercato la Harley Davidson Street Glide.
Lo stile ruota attorno all’assenza totale di cromature, tutte sostituite da verniciatura nera eccezion fatta per la cornice faro e l’impianto di scarico. Estetica minimale all’anteriore, dove spariscono i fendinebbia in favore di due griglie che “tappano i buchi” e danno un tocco di stile inedito; palpebra verniciata al posto del plexi protettivo, parafango anteriore senza fregi e cerchi in lega neri.
Il bicilindrico a V ha un ruolo importante nell’aspetto globale del mezzo. La lubrificazione a coppa semi-secca ha consentito di mantenere la configurazione a lunga corsa, senza aumentare l’altezza del motore. Tutto ovviamente è verniciato nero fra gruppo termico e carter vari, con particolari della testata lavorati NC che contrastano con una superficie lucida.
Il posteriore è molto hot rod, con borse laterali ridisegnate nei coperchi e sella che corre bassa sopa il parafango posteriore ridisegnato. Il complesso lascia davvero stupefatti e sembra di trovarsi realmente di fronte ad un’altra moto. Ma non è solamente un gioco di estetica, e la tecnica riceve controlli elettronici che aiutano a gestire meglio le dinamiche di questo peso massimo.
Il sistema K-ACT (tecnologia frenante coattiva Kawasaki) ABS di 2a generazione consente ai piloti di effettuare frenate controllate e omogenee. Ideato per assistere i piloti, il sistema K-ACT ABS garantisce una distribuzione ideale della forza frenante per ottenere la massima efficienza in fase di frenata.
Il sistema di azionamento della valvola a farfalla interamente elettronico di Kawasaki si chiama ETV e consente all’ECU di controllare il volume del carburante e dell’aria forniti al motore. L’azione ottimale dell’iniezione del carburante e della posizione delle valvole a farfalla assicura una risposta del motore fluida e naturale. L’acceleratore rimane con comando a cavi, ma in sostanza è assistito dall’elettronica per regolarizzare l’apertura.
Il motore è classico nello stile ma all’avanguardia nella tecnica: V-twin 8 valvole SOHC (singolo albero a camme in testa) piuttosto che OHV (aste e bilanceri), da 1.700 cm3, 8 valvole, raffreddato a liquido, a corsa lunga è stato progettato per fornire elevati valori di coppia. Alesaggio e corsa sono di 102 x 104 mm.
L’air box sdoppiato è ben celato sotto la scocca mentre la lubrificazione a coppa semi-secca ha permesso di abbassare l’albero motore e ottenere una corsa più lunga senza aumentare l’altezza del motore. La trasmissione finale a cinghia è silenziosa ed efficiente e contribuisce a ridurre gli interventi di manutenzione utilizzando la fibra di carbonio anziché il kevlar come materiale elastico.
Ovviamente il livello di comfort, seppure non paragonabile a quello della Voyager Touring, è di primo livello. Troviamo quindi il cockpit con strumenti e computer di bordo, dal quale si possono gestire tutti i parametri elettronici del motore, un sistema di overdrive consente l’impostazione della velocità di crociera desiderata dalla 3a marcia in poi e l’impianto audio supporta l’interfaccia per iPod.
Una giapponese che finalmente se la gioca alla pari con le cugine americane più blasonate, offrendo meccanica meno vetusta e affidabilità maggiore, senza sacrificare lo stile e le finiture in favore della praticità e dell’efficienza.