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MotoGP: Ducati tenta il colpaccio a Laguna Seca

Laguna Seca potrebbe davvero essere il luogo del tanto atteso ritorno alla vittoria. Dati del passato alla mano, possiamo dare per possibile questa opzione, aggiungendo i tre podi consecutivi di Casey Stoner che non aspetta altro che un’occasione propizia e una moto settata al meglio per bagnare tutti di Champagne dal gradino più alto. Nicky


Laguna Seca potrebbe davvero essere il luogo del tanto atteso ritorno alla vittoria. Dati del passato alla mano, possiamo dare per possibile questa opzione, aggiungendo i tre podi consecutivi di Casey Stoner che non aspetta altro che un’occasione propizia e una moto settata al meglio per bagnare tutti di Champagne dal gradino più alto.

Nicky Hayden, inutile dirlo, vede nella Laguna la sua principale possibilità di successo. Con Honda ha vinto per la prima volta in MotoGP sulla sua pista di casa nel 2005, replicando l’anno seguente (in cui ha vinto il titolo mondiale). Casey, non ha nemmeno una goccia di sangue americano, ma la pista californiana gli è sempre piaciuta: nel 2007, anno del mondiale, ha vinto senza problemi, mentre nel 2008 è arrivato alle spalle di Valentino Rossi.

C’è da considerare che, nonostante il famoso sorpasso di Rossi sulla sabbia del Corkscrew, il record della pista e la miglior pole è stata fatta proprio dall’australiano quell’anno. Il 2009 dobbiamo per forza escluderlo, poichè si trattava del periodo nero del canguro, quando non si capiva proprio cosa avesse il suo fisico.

Casey Stoner: “Laguna è una pista che mi è sempre piaciuta perché è impegnativa ma divertente e segue l’andamento del terreno e di tutti i suoi saliscendi e cambi di direzione. Inoltre apprezzo molto l’atmosfera festosa ma rilassata dei tifosi americani. Naturalmente mi piacerebbe un bel risultato ma non voglio fare alcuna previsione perché ultimamente siamo sempre arrivati vicini al top senza però riuscire a concretizzare quello che volevamo. Ci manca molto poco, un po’ più di “grip”, di stabilità in frenata e di maneggevolezza, dettagli che ci darebbero quel paio di decimi che ci mancano. Sono pochi ma, visto il livello attuale, si fanno sentire. Vedremo, noi partiamo comunque con l’obiettivo di fare meglio di quanto fatto finora”.

Nicky Hayden: “Sono naturalmente contento di correre a Laguna, una pista che per me è assolutamente speciale, dura ma bellissima, dove ho vinto il mio primo GP. Non voglio fare il presuntuoso perché sono americano ma è davvero un circuito particolare. Non c’è una parte che sia un vero rettilineo, le curve sono tutte connesse le une con le altre e ce ne sono di tutti i tipi, sia lente sia veloci. La “Corckscrew” è unica, una picchiata dall’altezza di un terzo piano, completamente cieca. Ti sembra di precipitare nel vuoto. Un’altra particolarità di Laguna è che non puoi permetterti la minima sbavatura in alcun punto perché esci da una curva impostando già la traiettoria per la successiva. Al Sachsenring abbiamo avuto un fine settimana impegnativo ma in gara siamo riusciti a recuperare, ritrovando un buon feeling con la moto. Per questo mi sento fiducioso”.

foto | Oakley

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