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Intervista a Wilco Zeelenberg, team manager di Jorge Lorenzo

La nostra amica Alison, australiana di Sidney, come blogger di Twowheelsblog durante la tappa del Motomondiale ad Assen ha avuto la possibilità di intervistare Wilco Zeelenberg, team manager della squadra di Jorge Lorenzo. Riproponiamo l’intervista tradotta da Alison in italiano (originale in inglese su Twowheels). La conversazione inizia quando Zeelenberg riceve un messaggio sull’inizio delle

La nostra amica Alison, australiana di Sidney, come blogger di Twowheelsblog durante la tappa del Motomondiale ad Assen ha avuto la possibilità di intervistare Wilco Zeelenberg, team manager della squadra di Jorge Lorenzo. Riproponiamo l’intervista tradotta da Alison in italiano (originale in inglese su Twowheels). La conversazione inizia quando Zeelenberg riceve un messaggio sull’inizio delle gare a Misano per Cal Crutchlow, il suo ex-‘studente’.

D: Ciao Wilco. L’anno scorso hai vinto con Crutchlow. Ti sarebbe piaciuto vederlo su una Yamaha Tech 3? Secondo te, come sarebbe andato?

Sì, certo, mi sarebbe piaciuto. Prima di tutto penso che si sia meritato una Superbike. Ok, pensava di passare alla Moto2 ma sono contento che abbia deciso di rimanere con Yamaha. Yamaha aveva un’opzione su di lui e anche io ho spinto che rimanesse. Ho detto a loro: “Se lo lasciate andare via, correrà contro di voi per i prossimi tre o quattro anni”. Credo che il futuro per lui sarà positivo; è forte mentalmente, ha talento. E’ quello che ho visto l’anno scorso ed è ciò che ha dimostrato anche in Superbike.

Penso che sarebbe molto bello e interessante per Cal a fare il salto (in MotoGP n.d.r). Vorrei vederlo qui da noi ma so quanto è difficile. Lui è un pilota Yamaha, si impegna per la Yamaha e penso che possiamo essere molto orgogliosi di lui. Però, anche la Yamaha deve dargli qualche opportunità per il futuro. Penso che loro lo desiderino e siano pronti per farlo, spero per lui che possa passare qui il prima possibile. Cal ha bisogno di un po’ di tempo per imparare e la MotoGP è una classe superiore. Oggi mi ha mandato una sms e ha detto 34.9 per la pole position – noi abbiamo fatto 34.5 e quindi magari sono io competitivo!

Vedi qualche similarità tra Crutchlow e Lorenzo?

Sono sicuramente diversi, ma mentalmente sono entrambi molto forti. Jorge è un pilota che ha un atteggiamento diverso. Cal sa essere molto rozzo e brusco, quindi sono diversi. Però tutti e due hanno la possibilità di essere ancora più veloci e di imparare molto velocemente. Tutte le volte che scende in pista, Jorge vuole imparare e migliorare. Anche Cal è così – quando tu parli, lui ascolta. Ogni briciola di informazione utile, Cal la prende e va più veloce.

Obiettivamente in questo momento siete in vantaggio rispetto agli altri. Come fai a gestire le aspettative per il resto della stagione quando già in tanti danno per certo Lorenzo campione?

Quando le cose vanno bene è tutto ‘alleluia!’ ma le cose saranno un po’ più difficili in futuro: nelle qualifiche, o quando piove, oppure con errori e pressione durante le prove. Non possiamo dire ora che per le prossime 13 gare saremo noi i vincitori. Questo sarebbe un miracolo, direi. Quindi è così che io preparo Jorge, facciamo lo stesso discorso che sto facendo con te.

Oggi lui diceva “Stoner è veloce”. Ma io gli ho detto “Guarda, abbiamo bisogno di avere un Casey così.” Quando ha chiesto perché, gli ho risposto “Dunque, il pilota dietro di te nel campionato è Dovizioso, quindi per il momento Casey va bene. Quando lui vince, è forte. Noi sappiamo che Casey è capace di fare delle belle gare, ma vincerà quattro o cinque di fila? Non credo, e anche se dovesse vincere quattro o cinque di fila, non è il primo in classifica perché il primo sei sempre tu. Lui è indietro e tu devi concentrarti sul prossimo avversario e quelli sono Dovizioso e Pedrosa perché sono molto vicini.”

Sembra che abbiate risolto qualsiasi problema di trazione, siete contenti con il set-up della moto?

Sì, abbiamo una base molto buona e penso che sia questo che ci permette di essere i primi dalla prima sessione in poi. Ramon Focada sta facendo un gran bel lavoro. Ha indagato sui problemi dell’anno scorso, e abbiamo un piano fin dall’inizio della prima prova. Pare che la moto vada molto bene. I problemi dell’anno precedente sono stati risolti nelle prima tre prove. Il 95% della bontà della moto di oggi è perché abbiamo la stessa moto dell’anno scorso, con i giusti aggiornamenti e miglioramenti.

Cosa ne pensi del ritorno alla prova in più venerdì mattina?

Io odio il venerdì perché è un po’ noioso. Non c’è niente da fare durante la mattinata. Non penso che cambi tanto per Jorge perché è un pilota che può andare veloce quando serve. Per i meccanici ed il loro modo di lavorare è meglio perché abbiamo quattro possibilità di fare delle buone prove mentre ora ne abbiamo solo tre.

Pensi che avrà un impatto sul discorso della sicurezza dei piloti?

No, non molto. Penso che sia più interessante dal punto di vista tecnico. Con un’ora di prove non lavori di fretta. Con un’ora in più sei ancora più rilassato, anche se non dovrebbe essere proprio così. Non è quello che vogliono perché poi pensiamo alla durata del motore. Loro vogliono lo stesso tempo, diviso in quattro. Se fanno 45 minuti potremmo avere più problemi perché le prove saranno più corte e vorranno fare più veloce. Se fa freddo, sappiamo quello che può succedere.

E’ Lorenzo quello da battere? Pensi che ce l’avrebbe fatta anche se ci fosse ancora Valentino Rossi?

Questa è una bella domanda, ma non posso rispondere. Penso che Jorge si diverta di più quando c’è Valentino.

Com’è per Lorenzo condividere un box con un compagno di squadra così popolare?

E’ bello avere un compagno di squadra sulla tua moto, che tra l’altro è nove volte campione del mondo. E’ Valentino il punto di riferimento per Lorenzo, così come lo è anche per la televisione e la pubblicità. Tutti lo osservano Rossi perché lui fa tutto giusto. Correre con la sua stessa moto, essergli vicino tante volte e talvolta batterlo, è incredibile per un pilota dell’età di Lorenzo. Gli piace davvero.

Se Rossi lascia Yamaha, sarete voi i portabandiera del box Yamaha. Cosa ne pensi?

Sarò deluso se Rossi andrà via, perché tutta la squadra è costruita attorno a lui. Tutto lo staff è italiano e vogliono molto bene a Vale. Chi non ama Valentino? Sono tutti fan di Valentino. Io lavoro per Jorge e ora lui ha anche me come fan. A me piace Valentino, sai, è un personaggio e non puoi vincere contro di lui quando parliamo di valore di PR. Quindi sarò triste se lascia la squadra.

Mentre Rossi è il numero uno come personalità ed è il pilota più noto al pubblico, voi potreste fargli concorrenza in termini tecnici, con la conoscenza nel vostro box.

Sì. Jorge è un tipo di pilota diverso da Valentino. In un certo senso è uno specialista; può focalizzare e adattarsi alla moto. Valentino lavoro di più sulla moto per fare in modo che la moto lavori per lui, e Jorge fa il contrario. Ok, anche Jorge ha una bella moto ma lui si adatta a lei.

Com’è a lavorare con Jorge?

E’ molto divertente, gli piace scherzare. E’ giovane, 20 anni più giovane di me. E’ sempre veloce e facile da analizzare. Certo dal punto di vista tecnico…. no, anzi, non deve imparare, dice di già quello che prova sulla moto e questo è molto importante.

Ha qualche talento che noi non sappiamo?

Canta! Gli piace tantissimo la musica e può cantare molto bene.

E di te… cosa ci racconti? Ti manca correre?

No perché sono comunque del tutto coinvolto. Ho partecipato a gare da quando avevo 4 anni fino ai 34. Mi è piaciuto molto ma a un certo punto ti stanchi delle competizioni. Ti stufi di dover dimostrare qualcosa a tutto il mondo. Si, lo fai anche per te, vuoi vincere. Ma ad un certo punto dici “ora, a chi faccio vedere che sono capace di andare in moto?” Non ti importa più battere l’avversario e hai bisogno di questo.

A me piace ancora andare in moto, anche in pista, ma con una sensazione diversa: per analizzare la moto, ad esempio. L’adrenalina è sempre piacevole ma se arrivi qualche secondo dopo, amen.

Ti piacerebbe provare la M1?

Sì. Non sto sbattendo i piedi per farlo perché so che se vuoi andare con quella moto e farlo bene, hai bisogno di un giorno e non ho così tanto tempo. Potrebbero dirmi ‘ok, puoi fare 10 giri’ e con 10 giri non fai niente. Per analizzare quella moto e andare veloce, hai bisogno di più tempo in pista.

Hai una moto preferita?

La Yamaha T-Max (ride n.d.r). Lo scooter grosso. Amo quella moto.

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