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Quadro 350S: il test di Motoblog

Il nuovo scooter a 3 ruote di Quadro Vehicles, presentato a EICMA 2012, è da poco disponibile sul mercato, a un prezzo di poco inferiore ai 7.000 euro. Rispetto ai suoi omologhi a due ruote costa qualcosa di più ma offre caratteristiche dinamiche uniche. A livello legislativo si colloca nella categoria dei tre ruote (L5e) e si guida quindi con la patente B.


Il Quadro 350S è l’evoluzione del precedente 350D, rispetto al quale presenta numerose modifiche, prima tra tutte la cilindrata, che passa da 313 a 346 cc, con un incremento di potenza pari a 4 cavalli, da 23 a 27, erogati sempre a 7.000 giri al minuto, mentre la coppia raggiunge i 28,8 Nm a 5.500 giri. In totale sono ben 21 gli aggiornamenti tecnici e stilistici che interessano il nuovo modello, tra cui anche una nuova sospensione, la sella più ampia, la strumentazione più visibile e completa e un nuovo maniglione posteriore ergonomico.

A livello ciclistico si segnalano le ruote di ampio diametro per la categoria, due da 14 pollici davanti, con pneumatici 110/80 e la posteriore da 15” con gommatura 140/70. Il peso è contenuto in 200 kg, mentre gli ingombri esterni non sono superiori a quelli di un maxi scooter a due ruote, visto che la larghezza è di 800 mm, anche se a dire il vero i veicoli della concorrenza sono riusciti a fare di meglio, ma si tratta di scarti nell’ordine di 4-5 cm.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

Quadro Vehicles

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

L’azienda Quadro Vehicles S.A. nasce nel 2009 come spin-off dell’azienda Marebese Design, dalla volontà e da un sogno di Luciano Marabese di creare veicoli a tre e quattro ruote che potessero coniugare l’agilità delle due ruote alla stabilità delle auto. L’intento della società quindi non è quello di entrare nel super affollato segmento degli scooter di media e grossa cilindrata ma di mantenere l’identità aziendale legate a veicoli con più di due ruote, in questo caso 3.

Già nel 2009 Marabese ha depositato il brevetto internazionale della innovativa sospensione anteriore idraulica HTS (Hydraulic Tilting System), soluzione che oggi equipaggia tutti i veicoli Quadro. Attualmente la società ha sede in Svizzera e il suo presidente è Riccardo Marabese, figlio di Luciano. Pur essendo una start-up ha già una discreta rete commerciale, essendo presente in 26 paesi del mondo con oltre 400 rivenditori.

L’intento di concentrarsi solo ed esclusivamente sul settore di veicoli con più di due ruote appare in questo contesto una scelta azzeccata. Il mercato dei veicoli a tre ruote oggi in Europa conta circa 20.000 unità. Di questi veicoli, circa 6.000 sono di cilindrata compresa tra i 250 e i 400 cc.

In questo segmento Quadro Vehicles può vantare una quota di mercato del 18%, percentuale che si alza fino al 25% in Francia e che corrisponde grosso modo agli obiettivi di vendita in Europa per il 2014. Risultati tutt’altro che impossibili da raggiungere per la dinamica azienda elvetica, grazie anche al nuovo Quadro 350S.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

Design e Tecnica

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

Prerogativa del Quadro 350S è il già citato sistema HTS (Hydraulic Tilting System), applicato alle due ruote anteriori, che in questo modo sono in grado di oscillare e inclinarsi. Sulla carta e secondo le dichiarazioni del costruttore questo sistema dovrebbe garantire a un’utenza poco esperta maggiore stabilità, più sicurezza e un feeling di guida più intuitivo, mentre l’utente più esperto potrà avere a disposizione maggiori prestazioni e massimo divertimento. Qualità che andremo presto a verificare durante il test.

L’aspetto delle plastiche della carrozzeria è piuttosto solido. Solo alcune finiture della plancia sono migliorabili, soprattutto a livello degli accoppiamenti tra i due vani portaoggetti e i relativi sportelli, che una volta aperti sembrano un po’ “ballerini”.

A proposito dei vani quello apparentemente più grande visto dall’esterno si rivela in realtà molto poco profondo ed è quindi sconsigliabile riporre oggetti ingombranti e pesanti, col rischio che lo sportello stesso si apra, mentre quello a prima vista più piccolo è in realtà molto profondo e ha una capacità notevole, consentendo di stivare diversi oggetti, compreso il cellulare, visto che tra l’altro è dotato anche di presa da 12V. Purtroppo entrambi sono senza chiave.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Il vano sottosella, che si apre direttamente dal blocchetto accensione, si rivela invece di forma regolare e piuttosto capiente, nonostante la ruota da 15”, e può alloggiare comodamente due caschi aperti. Il tappo del rifornimento non è sotto la sella ma sul pianale e il serbatoio contiene 13 litri di benzina, di cui circa 3 di riserva.

L’abitabilità è decisamente ottima, anche per guidatori molto alti, con un ampio spazio per le ginocchia e una sella ampia e accogliente. Forse i più bassi potranno lamentare un’eccessiva larghezza della sella, che “accorcia” giocoforza, seppur di poco, la lunghezza delle gambe.

Un’anomalia, più che un difetto, almeno per chi guida moto immatricolate ormai da ben più di 10 anni è l’interruttore delle luci che ha la posizione di spento, mentre ormai la totalità dei motocicli ha l’accensione automatica delle luci all’avviamento del motore. Non un difetto appunto, a patto di ricordarsi di accenderle, semmai un controsenso se si pensa ai veicoli a due ruote, per i quali è obbligatoria l’accensione delle luci sempre e in ogni situazione dal 1 luglio 2003, obbligo che invece vige solo sulle strade extraurbane e autostrade, al pari delle auto, per i tre ruote.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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L’anomalia in questo caso, una delle tante, è forse più nel nostro codice della strada. A livello di comandi a dire il vero per essere completa la dotazione dovrebbe includere anche il pulsante di spegnimento.

La strumentazione ridisegnata fornisce ben in evidenza le indicazioni sulla temperatura esterna e quella del liquido di raffreddamento, rispettivamente sul lato sinistro e destro del cruscotto Al centro lo strumento analogico per il contagiri, sulla sinistra una serie di spie, compresa quella della riserva, mentre l’indicatore digitale a tacche è alloggiato all’interno dello strumento. Sulla destra il display con tachimetro, orologio e trip.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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La guida

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

L’accelerazione è ottima e in breve ci si ritrova alla velocità massima, pari a 130 km/h. Non sarebbe male riuscire a spuntare 10 km/h in più, giusto per avere un po’ di margine in più in autostrada durante i sorpassi, che tra l’altro avvengono in maniera sicura vista la quasi totale insensibilità al vento laterale, caratteristica che abbiamo facilmente verificato superando un classico telonato su una sopraelevata in presenza di raffiche. In questa situazione l’avantreno rimane stabile e non si innescano fastidiose oscillazioni.

Nelle fasi di inserimento in curva l’avantreno manifesta una certa inerzia e inizialmente la sensazione è quella di uno sterzo pesante e poco reattivo. In realtà bastano pochi chilometri per prendere confidenza con un sistema sterzante a cui né motociclisti né tanto meno gli scooteristi tradizionali sono abituati e per verificare la sicurezza che la ruota anteriore… ops, le ruote anteriori infondono e iniziare a “pennellare” le curve con precisione.

Dopo questo breve “rodaggio” anche i veloci cambi di direzione diventano immediati, coadiuvati da un avantreno stabile in ogni situazione. Queste doti si manifestano anche e soprattutto in caso di fondo bagnato, come quello incontrato durante il nostro test, oltretutto su un percorso dalla pendenza elevata e ricco di curve. In queste condizioni semmai è il retrotreno che tende un po’ a scivolare nelle uscite di curva effettuate con angoli di inclinazione elevati.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Questa piccola pecca in realtà non mette in crisi il neofita, che può contare su un avantreno che non si scompone, mentre il guidatore più smaliziato ne trae un discreto divertimento, molto simile a quello trasmesso da una moto da enduro stradale e introvabile sugli scooter a due ruote. Sì insomma, il 350S si può pure far derapare un pochino in totale sicurezza.

Le sospensioni assorbono bene le asperità e il sistema HTS consente anche di smorzare sensibilmente il tipico affondamento, con conseguente trasferimento di carico sull’avantreno, caratteristico delle forcelle tradizionali. La frenata merita qualche parola in più. L’impianto è composto da due dischi anteriori da 240 mm e uno posteriore da 256 mm gestiti da un sistema di frenata integrale.

La leva destra mantiene le funzionalità classiche, agendo sui due dischi anteriori (uno per ruota, ovviamente). La leva sinistra interviene invece sul disco posteriore nella prima parte della frenata, per poi agire anche su quelli anteriori in caso si strizzi di più la leva. Il pedale infine agisce immediatamente come frenata integrale.. Con il Quadro S si può frenare con decisione anche in curva, questo non significa che sia impossibile finire a terra, ma certo ci vuole un bell’impegno!

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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L’ABS non è disponibile nemmeno come optional e questo è forse l’unico aspetto negativo, in realtà solo teorico. Dal lato pratico infatti dell’ABS non se ne sente affatto la mancanza, visto che i freni tendono pochissimo al bloccaggio e solo se sollecitati a fondo, ed è anche vero che essendo omologato come triciclo non rientra nell’obbligatorietà dell’antibloccaggio prevista invece per i veicoli a due ruote sopra i 125 cc a partire dal 2016.

Trattandosi però di un mezzo che, per le stesse dichiarazioni dell’azienda, è destinato anche a un’utenza di neofiti nel campo due ruote, potrebbe essere un plus averlo almeno come optional. C’è però da dire che l’azienda svizzera sta studiando questa soluzione, che sarà probabilmente disponibile tra un anno o poco più.

Il sistema di parcheggio è anch’esso semplice, a comando meccanico e quindi senza fronzoli elettronici, ma piuttosto efficace. Sul veicolo in prova, probabilmente a causa solo di una taratura errata, sulla quale si può intervenire senza troppe difficoltà, essendo un sistema meccanico, con il guidatore a bordo lo scooter tendeva a scivolare in presenza di forti pendenze.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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L’inconveniente svaniva con il solo scooter parcheggiato, che può dunque essere lasciato senza problemi anche sulle ripide discese senza utilizzare il cavalletto centrale, in pratica utile solo in caso di stop prolungati, come il rimessaggio invernale, durante il quale è preferibile lasciare il Parking Brake disinnestato (un po’ come con i freni a mano delle auto).

Il sistema frenante consente inoltre di restare fermi al semaforo senza appoggiare i piedi anche senza utilizzare il sistema di parcheggio, ma semplicemente avendo l’accortezza di mantenere lo scooter perpendicolare al terreno, quindi non inclinato, e agendo su uno dei tre comandi del freno con una certa pressione, mentre utilizzando il Parking Brake il sistema blocca lo scooter a qualsiasi angolazione.

Nonostante il Quadro 350S non abbia come target un’utenza sportiva, le piacevoli soprese che questo scooter a tre ruote rivela durante la guida disinvolta sono decisamente tante, a partire proprio da un comportamento dinamico molto rapido, che non va mai a discapito della sicurezza.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

Il nuovo 350S è già disponibile presso la rete vendita Quadro a 6.990 euro. Le colorazioni sono il Blue Ocean, lo stesso della nostra prova, lo Steel Grey, lo Snow White e il Raw Black, quest’ultimo colore di gran moda negli ultimi anni. Tra gli accessori il parabrezza alto, il coprigambe, il bauletto posteriore e i paraspruzzi, questi ultimi consigliabili soprattutto se si usa lo scooter anche d’inverno, situazione quest’ultima dove il Quadro si rivela ancora una volta decisamente insuperabile.

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese
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Pregi e difetti

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

Piace
Guida
Tenuta di strada
Abitabilità
Frenata

Non piace
Mancanza ABS
Mancanza pulsante spegnimento motore
Alcune finiture migliorabili

Scheda tecnica

Provato il rinnovato tre ruote 350S di Quadro, disegnato da Marabese

MOTORE
Tipo: Monocilindrico, raffreddato a liquido, 4 tempi, 4 valvole
Cilindrata: 346 cc
Alesaggio x corsa: 40,0 mm x 39,2 mm
Rapporto di compressione: 12 ± 0,5 : 1
Distribuzione: SOHC, monoalbero, camme in testa con catena silenziata
Potenza massima: 19,8 KW (27 CV) a 7.000 giri/minuto
Coppia massima: 28,8 Nm a 5.500 giri/minuto
Lubrificazione: con pompa pressurizzata a carter umido
Alimentazione: iniezione elettronica
Accensione: elettronica CDI
Avviamento: elettrico
Trasmissione: automatica con frizione centrifuga a secco

CICLISTICA
Telaio: in tubi d’acciaio
Sospensione anteriore: sistema HTS (sospensione pendolante oleo-pneumatica)
Sospensione posteriore: doppio ammortizzatore telescopico
Escursione ruota posteriore: 100 mm
Freno anteriore: due dischi Ø 240 mm
Freno posteriore: disco Ø 256 mm
Pneumatico anteriore: 110/80 – 14
Pneumatico posteriore: 140/70 – 15

DIMENSIONI
Lunghezza: 2.270 mm
Larghezza: 800 mm
Altezza sella: 780 mm
Angolo di sterzo: 40°
Peso a secco: 200 kg
Capacità serbatoio carburante: 13 litri

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