Home Max Biaggi conquista l’America e la classifica iridata. Trionfo Aprilia. Tonfo di Haslam. Jella per Checa

Max Biaggi conquista l’America e la classifica iridata. Trionfo Aprilia. Tonfo di Haslam. Jella per Checa

La corsa: svolta. Voto 8. Giro di boa del mondiale e svolta con cambio di leadership in classifica. Corsa senza suspence per il posto più alto del podio, gran duelli dietro, spettacolari cadute, colpi di scena. E’ la SBK! Biaggi: super corsaro. Voto 10. Max conquista l’America e la vetta della classifica con una Aprilia


La corsa: svolta. Voto 8. Giro di boa del mondiale e svolta con cambio di leadership in classifica. Corsa senza suspence per il posto più alto del podio, gran duelli dietro, spettacolari cadute, colpi di scena. E’ la SBK!

Biaggi: super corsaro. Voto 10. Max conquista l’America e la vetta della classifica con una Aprilia (voto 10 e lode) da “doppietta” e da sballo. La strada è lunga, ma il binomio tricolore ipoteca il titolo. Oggi fortunato? Sì, ma anche sicuro, determinato, saggio: il pilota più “completo” del momento.

Checa: jsuper ellato. Voto 10 +. Lo spagnolo è il vincitore morale della trasferta Usa: due volte perentoriamente in testa, due volte appiedato dalle bizze della sua Ducati. Occasione mancata.

Haslam: scalzato. Voto 5. Resta un gran manico ma anche un pilota sciupa corse. L’inglese cade ancora, brucia il secondo posto di gara uno e perde la testa della classifica: entra al Miller con + 15 punti ed esce con – 15. Duro colpo anche per la Suzuki (voto 9). E’ la strada per dire addio al titolo.

Camier: delfino. Voto 8+. Lo “scudiero” di Biaggi è in crescita, conquista un secondo e un quarto posto, non commette errori, copre decorosamente le spalle al suo “capitano”. Avanti così.

Haga: recupero. Voto 8. Ritrova il podio in gara uno e porta a casa un quarto posto in gara due. Poco per un pilota ufficiale Ducati (voto 8-)? Meglio di niente. Non è più nel buco nero, ma nemmeno fuori dal tunnel.

Fabrizio: adios. Voto 4. Il romano delude: ancora una caduta e ancora una prova opaca. La “sicurezza” è un optional. L’altalena continua, ma verso il basso.

Rea: cascadeur. Voto 4. Alle grandi attese non corrispondono risultati. Per colpa di una Honda (voto 6) non stratosferica ma soprattutto per misure … sbagliate. Troppa foga, troppe cadute.

Toseland: stonato. Voto 4. Il “pianista” lancia acuti ma spesso “stecca” e vola a terra lasciando la Yamaha (voto 5-) a rimpiangere Ben Spies.

Crutchlow: quasi idem. Voto 6. Velocissimo in pista e velocissimo fuori pista. Come il compagno di squadra. Più o meno. Il podio di gara due è buono ma non riporta il sorriso in Casa Yamaha.

Corser: decoroso. Voto 7+. Tiene la Bmw (voto 7) in zona alta, conquista punti e simpatia per se stesso e per la Casa tedesca.

Smrz: jellato 2. Voto n.c. Grandi performances in qualifica non confermate in corsa. Stavolta per colpa della sua Ducati, due volte ko.

Scassa: conferma. Voto 8. Prosegue la fase positiva: con gli attuali mezzi (pur ottimi) di più non si può. Merita una opportunità “ufficiale”.

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