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TEST: Faccia a faccia con i nuovi pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa

Dopo il test anteprima, il primo video, i dettagli della personalizzazione ed il video Hot-Lap ad Assen chiudiamo con le risposte alle vostre domande sul nuovo pneumatico Pirelli Diablo Rosso Corsa. Tonio155: Io attualmente sulla mia R6 monto le Diablo Rosso, penso di doverle cambiare a metà estate. avete idea, come durata, a che livello


Dopo il test anteprima, il primo video, i dettagli della personalizzazione ed il video Hot-Lap ad Assen chiudiamo con le risposte alle vostre domande sul nuovo pneumatico Pirelli Diablo Rosso Corsa.

Tonio155: Io attualmente sulla mia R6 monto le Diablo Rosso, penso di doverle cambiare a metà estate. avete idea, come durata, a che livello sono Rosso Corsa rispetto alle Rosso normali?
motoblog: In quanto a percorrenza chilometria le Diablo Rosso Corsa garantendo prestazioni più elevate pagano qualcosa nei confronti dei Diablo Rosso, ma ti ricordiamo che parte delle performance sono ottenute con un nuovo profilo del pneumatico e grazie alla struttura della carcassa a rigidezza variabile, fattori questi che non influiscono sulla durata chilometrica. La differenza più evidente è celata nella mescola della spalla del pneumatico che sui bordi è più morbida mentre al centro più rigida.

Ovviamente in questo caso il tipo di consumo dipende anche dal tuo tipo di guida, vale a dire di quanto utilizzi la spalla e quanto il centro, e quindi quanti chilometri percorri su strade tortuose e quanti in autostrada. Per dare un ordine di grandezza dovresti percorrere con le Diablo Rosso Corsa da 5.000 a 9.000 km circa con il posteriore e dai 8.000 ai 12.000 km con l’anteriore, mentre con le Diablo Rosso standard da 7.000 a 12.000 km con il posteriore e dai 8.000 ai 13.000 km con l’anteriore. Queste percorrenze possono comunque variare di molto a seconda del tipo di utilizzo.

Test Assen Pirelli Diablo Rosso Corsa
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Jekup: Queste Diablo Rosso Corsa dovrebbero essere più performanti del Corsa Tre se non sbaglio, comunque anche io possiedo una R6 e di gomme ne ho passate un bel po’. Quelle che consiglio su tutte sono Metzeler K3 Racetech che cmq fanno parte della famiglia Pirelli. Io mi sono trovato benissimo, un buon compromesso di mescola, spalla slick, carcassa a “V” (quindi maggiore superficie a terra una volta in piega) e di conseguenza grip a non finire.
motoblog: I pneumatici da te indicati come i Racetec K3 sono di derivazione specificatamente racing, rispetto a questi le nuove Diabo Rosso Corsa risultano senza dubbio superiori nel comfort di marcia, nella flessibilità di utilizzo (dall’uso in autostrada, a quello turistico con bagagli e passeggero) inoltre garantiscono una migliore performance nel caso di umido o bagnato e nella velocità di riscaldamento. Per quanto riguarda strutture e mescole hanno alcune cose in comune ma sul posteriore ti ricordo che la struttura è molto diversa. La mescola utilizzata sul Diablo Rosso Corsa al centro è più dura rispetto a quella del K3 mentre sui bordi è leggermente più morbida.

Sul profilo a V ti ricordo che l’esame visivo di un pneumatico non dice molto sulla sua effettiva impronta a terra in piega poiché quest’ultima è legata in modo forte sia alla deformazione della mescola in quel punto e sia soprattutto alla deformazione della carcassa che si “spalma” in parte sul terreno migliorando l’aderenza locale ai diversi angoli di piega. Proprio grazie a questa tecnologia in nuovo Rosso Corsa riesce ad aumentare di almeno il 5% l’area effettiva di contatto con l’asfalto del pneumatico ai diversi angoli di piega. Infine per quanto riguarda il confronto con il Diablo Corsa Tre ti ricordiamo che questo nuovo Rosso Corsa va a sostituire proprio il Corsa Tre migliorandolo in quasi tutti i suoi aspetti e lasciandone alcuni allo stesso livello. Puoi valutare le differenze nel confronto diretto tra i due pneumatici espressi nella foto con il diagramma di confronto tra i due pneumatici. Per quanto riguarda infine il fianco slick da te citato, ti ricordiamo che anche il Rosso Corsa presenta la parte finale della spalla totalmente slick (o nuda) vale a dire priva di intaglia, dal momento che quella zona del pneumatico viene utilizzata solo ai massimi angoli di piega e quindi con strada inevitabilmente asciutta e per questo non necessita di intagli per il drenaggio dell’acqua.

Test Assen Pirelli Diablo Rosso Corsa
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emanuele milano: PIRELLI è sempre un passo avanti! Dalle prime Dragon in poi gli altri devono rincorrere cmq le Diablo Corsa TRE non è che vadano male sia in pista che su strada… anzi secondo me erano il miglior compromesso in assoluto. Se queste sono migliori allora siamo a posto
motoblog: Come spiegato sopra il confronto diretto tra i due pneumatici è mostrato nel chart di riferimento che trovate nella gallery e che mostra come i nuovi Rosso Corsa migliorino il comportamento dei Corsa Tre sotto alcuni aspetti. In particolare la maneggevolezza, il feeiling di guida, il time di warm up (velocità di riscaldamento del pneumatico) e infine la capacità di trasferire cavalli a terra. Vale a dire che a parità di angolo di piega prima di iniziare a perdere aderenza il nuovo Diablo Rosso Corsa trasferisce al terreno almeno 10CV in più della diretta concorrenza e del precedente Corsa Tre.

Ogni pneumatico in alcune condizioni ha il suo limite di aderenza legato inevitabilmente anche alla potenza che trasmettiamo a terra con il posteriore. Bene in queste condizioni ai vari angoli di piega e a parità di guida Pirelli dichiara che il suo pneumatico inizia a perdere aderenza almeno 10CV dopo gli altri. Come riporta il comunicato ufficiale che riportiamo di seguito (non avendo noi ancora eseguito un contronto diretto con la concorrenza a parità di condizioni estere) “Da severi test comparativi effettuati, rispetto ai suoi competitor Diablo Rosso Corsa trasferisce una potenza effettiva di almeno 10 cavalli in più dalla moto all’asfalto in ogni punto del tracciato, con punte di 40 cavalli nei tratti più veloci. Nei test, condotti utilizzando moto di produzione standard e in condizioni di utilizzo reali, Diablo Rosso Corsa si è imposto su tutti gli altri pneumatici testati di pari categoria rendendo maggiormente efficace la potenza, espressa in cavalli, della moto impiegata.

Pirelli ha testato la performance del nuovo Diablo Rosso Corsa sul circuito di sperimentazione di Siracusa, comparandolo con diversi pneumatici di riferimento quali: Diablo Corsa III e Diablo Rosso, Dunlop Qualifier RR, Michelin Power Pure, Bridgestone BT 016 e Metzeler Sportec M5. Le misurazioni sono state concentrate con maggior attenzione sul momento di uscita e, sulla piega maggiore nel momento in cui si riapre il gas, vale a dire proprio quando il pilota necessita tutta la potenza disponibile a terra per raggiungere la massima accelerazione.”

Test Assen Pirelli Diablo Rosso Corsa
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Massimo di verona: Come è la discesa in piega rispetto al Supercorsa e quanto è il chilometraggio previsto per un uso strada e pista al 20%. Dopo tutti i turni che avete fatto come era lo stato delle gomme? Io su strada sono un fanatico dei Diablo Rosso e volevo passare ai Supercorsa ma forse questi sono la giusta alternativa.
motoblog: Ovviamente questi pneumatici sono posizionati esattamente a metà strada tra il Diablo Rosso e il Supercorsa, quindi se sei indeciso tra i due sono probabilmente la scelta più corretta. Comunque per quanto concerne la velocità di discesa in piega questa dipende in gran parte dal profilo, oltre che dalla carcassa dell’anteriore nel caso in cui si inizi a piegare con i freni ancora tirati. Comunque il profilo del rosso Corsa è una via di mezzo tra il Supercorsa e il Diablo Rosso, diciamo molto più vicino per forma e geometrie proprio al Supercorsa che non al Diablo Roso. Per quanto riguarda le percorrenze chilometriche sono ovviamente anche queste comprese tra i due, con una maggiore vicinanza al Diablo Rosso soprattutto nel chilometraggio del pneumatico anteriore.

Se osservi infatti la risposta alla prima domanda noterai come i chilometraggi dichiarati per l’anteriore sono molto simili tra i due pneumatici mentre sul posteriore tali differenze chilometriche risultano maggiori. I pneumatici che abbiamo utilizzato hanno percorso circa sei turni da 25 minuti ciascuno al mattino prima di essere sostituiti per i turni del pomeriggio, ma erano ancora in buone condizioni. Gli anteriori invece non sono stati sostituiti e hanno coperto tranquillamente i 10 turni da noi effettuati sulla pista di Assen. Ovviamente una volta in pista il consumo dipende molto sia dal tipo di tracciato (se ha o meno lunghe accelerazioni a moto piegata) sia in gran parte dal tipo di guida e dalle capacità del pilota e infine da quanto si consoce la pista. I numerosi giornalisti accorsi ovviamente avevano stili di guida anche molto diverse tra loro, senza considerare che i primi due turni del mattino la pista umida non “incentivava” un elevato consumo dei pneumatici. È però sicuro che nel caso di una sessione di guida in pista di una giornata, anche di quelle con “free entry” senza turni è possibile andare in pista in moto, effettuare la giornata di guida (di solito 4-5 turni più o meno tirati) e tornare a casa con i pneumatici in uno stato ancora accettabile per la circolazione stradale.

Test Assen Pirelli Diablo Rosso Corsa
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marco speed triple: Io da quando sono caduto per un sbandata a freddo dei posteriori con il Michelin Pilot Road monto solo Pirelli! Anche Dunlop non è male ma l’anteriore è rigido e innesca facilmente sbacchettamenti. Pirelli invece anche con le moto naked o con sospensioni finite la moto è sempre perfetta. A proposito la carcassa a rigidezza variabile è la stessa del Metzeler M5 o è diversa?
motoblog: La carcassa a rigidezza variabile è una tecnologia brevettata da Pirelli negli ultimi anni, non a caso questo pneumatico è depositario di ben 25 brevetti, unitamente al grip potenziato derivante dalla tecnologia EPT (Enhanced Patch Technology) sviluppata dall’esperienza WSBK per superfici di contatto ottimizzate tra i vari angoli di piega. Come da te specificato anche il Metzeler Sportec M5 beneficia di tale soluzione tecnologica, ma mentre sul pneumatico M5 può variare nelle diverse zne della carcassa sia la rigidità delle singole corde in acciaio spiralato, sia la loro densità sul Diablo Corsa Tre varia solo una di queste caratteristiche, che unisce sul posteriore alla mescola differenziata che non è invece presente sull’M5. uindi non si tratta della stessa carcassa ma dell’uso diverso di una simile tecnologia come quella appunto dell’EPT. Proprio questa tecnologia lavora all’interno della carcassa in simbiosi con un altro brevetto Pirelli quale l’HPSC (High Performance Single Cord) grazie all’impiego del cord singolo per la cintura spiralata in acciaio gli ingegneri Pirelli sono stati in grado di ottenere una struttura differenziata, orientata alla strada nella sezione centrale per favorire la maneggevolezza, orientata alla pista sulle spalle per sostenere le prestazioni su tracciato. Al contempo, il numero complessivo di giri d’acciaio mantiene lineare la performance complessiva.

MAur0: Sul Diablo Corsa III avevo notato che, dopo circa 1000-1500km la gomma perdeva gran parte della sua agilità (essendo molto appuntite) perché il posteriore iniziava presto ad appiattirsi. E l’ho notato su un CBR600RR la cui coppia non è così stratosferica e senza aver mai fatto pista. Anche con il nuovo modello è lo stesso o sono riusciti a incrementare la durata? Rispetto ai diretti concorrenti, cioè Metzeler M5 e Michelin Power Pure come si collocano? Sia per uso pista che per uso strada.
motoblog: Un certo appiattimento del posteriore nella zona centrale si può verificare in caso di pneumatico a pressione bassa (ricordiamo che su queste coperture la pressione del posteriore deve essere tra 2.5 e 2.9 bar), oppure può essere legata ad una grande percentuale di chilometri effettuati in autostrada o su strada rettilinea. Il manifestarsi di tale aspetto dopo solo 1.500km è particolarmente anomalo a meno che non si siano effettuati tutti i chilometri a moto praticamente “dritta”. Più normale invece è la presenza di questo fenomeno per chilometraggi superiori ai 4-5.000km. In ogni caso alternare all’uso cittadino o autostradale dei tratti di strada molto tortuosa è una buona abitudine, sia per il piacere di guida e sia per evitare che il posteriore si “spiattelli” un po’ al centro. In alternativa anche un piccolo e poco costoso circuito (tipo karodromi) possono essere una valida alternativa per utilizzare in sicurezza la spalla del pneumatico e restituire un po’ di maneggevolezza alla moto. Rispetto alle concorrenti da citate il Diablo Rosso Corsa è senza dubbio più sportivo e garantisce migliori performance nella guida in pista o quando si chiede il massimo del grip al pneumatico. Rispetto all’M5 le differenze sono soprattutto nel posteriore, mentre più limitate sono le differenze sugli anteriori (ma anche qui il Rosso Corsa si dimostra leggermente più sportivo e rapido nelle reazioni). Rispetto al Power Pure le differenze nell’uso in pista sono ancora più marcate proprio quando si chiede il massimo del grip a moto piegata. Nell’utilizzo su strada invece, quelli da te citati sono tutti dei pneumatici molto validi ricordando che le prestazioni sono di solito superiori a quelle necessarie a meno di incontrare fondi sporchi o bagnati. In generale su strada la cosa migliore da fare è tare molto attenti e mantenersi sempre lontani dalle condizioni di aderenza massima consentita. Nell’uso sportivo delle moto invece, su strade guidate o in montagna una maggiore disponibilità di grip si traduce di solito in una maggiore riserva di sicurezza da utilizzare però in caso di calo dell’aderenza della strada o in caso di manovre di frenata improvvisa e a moto piegata quando si va involontariamente a cercare tutto il grip messo a disposizione dal pneumatico.

Winerider: Vorrei chiederti una comparativa con le Metzeler M5 Interact (dovrebbero essere il modello antagonista) di cui avevi fatto un test molto esauriente a Portimao e che mi avevi caldamente consigliato per le mie esigenze. Ti ricordo i miei dati: KTM RC8, 84kg, 5 pistate l’anno, uscite da max 500 km in giornate tra passi di montagna e pianura, un viaggio in moto d’estate. Al momento monto Dragon Supercorsa Pro SC, con le quali mi diverto parecchio, ma per il viaggio al TT a giugno dovrò sostituirle (ci ho già fatto il Mugello e ci farò anche Misano con KTM).
motoblog: Per quanto riguarda il confronto tra M5 e Rosso Corsa puoi leggere qualche informazione dettagliata già in molte risposte date sopra. Per quanto riguarda il capire quale sia il pneumatico che meglio si adatta alle tue necessità, questo dipende dalla tua scelta. Se vuoi privilegiare l’utilizzo in pista i Supercorsa che utilizzi attualmente sono forse la scelta più indicata, se vuoi rendere la tua moto più adatta anche all’uso su strada in favore di una maggiore sicurezza sul bagnato o su fondi umidi, migliorare il comfort o l’uso in coppia e guadagnare delle percorrenze chilometriche più elevate la scelta scende sui Rosso Corsa. Se vuoi qualcosa che sia ancor più stradale ma che consenta comunque un buon utilizzo in pista allora si passa agli M5. Questi ultimi rispetto ai Rosso Corsa come spiegato offrono una percorrenza leggermente superiore a scapito di un grip in piega lievemente inferiore. Forse il modo migliore per scegliere è quello di capire quali sono i tuoi tempi in pista e quanta la tua necessità di grip in piega. Se non sei vicino a tempi molto bassi e porti già al limite in uscita di curva i tuoi attuali Supercora in mescola allora forse dovrai mantenere questo pneumatico o forse provare i Rosso Corsa. Se resti lontano dai limiti massimi in tema di grip (cosa comune al 90%) dei motociclisti allora puoi scegliere tranquillamente tra M5 o Rosso Corsa a seconda delle tue preferenze tecniche o estetiche pur mantenendo una buona riserva di grip che faccia da elemento di sicurezza per eventuali casi limite. Ad esempio in pista quando si è stanchi accade che la posizione in sella in uscita di curva sia troppo seduta a scapito della distribuzione dei pesi, o che al momento di accelerare si resti un po’ appesi all’acceleratore esagerando involontariamente con le aperture. O accade ancor più frenquentemente che a fine turno con i riflessi più lenti a causa della fatica e con il mono posteriore più “caldo” e meno performante si inneschino delle perdite di aderenza alle quali si reagisce con lentezza innescando cadute o high side. Bene in tutti questi casi può essere utile (oltre ad utilizzare maggiore attenzione) avere a disposizione un pneumatico che offra più grip di quello che utilizziamo solitamente.

Marcoucc: Ma basta con questi test, quì ci vuole un bel video COMPARATIVO. Ad esempio Pirelli Diablo Rosso Corsa vs Dunlop Sportmax SportSmart.
motoblog: I test comparativi richiedono un notevole lavoro, nel caso del confronto dei pneumatici per essere veramente scevri da condizionamenti e da errori di valutazione le norme da applicare sono ancora maggiori e necessitano di numerose strumentazioni a corredo. Non a caso appaiono confronti tra moto di serie in modo continuo su tutte le riviste del settore mentre delle comparative dirette tra pneumatici concorrenti sono rarissime quando non addirittura inesistenti per la maggioranza. Un confronto di questo tipo venne effettuato proprio dalla rivista Special quasi due anni fa tra prodotti specifici per la pista ma omologati per usto stradale. Raccogliamo però il tuo invito e cercheremo di approntare appena possibile un confronto approfondito tra i pneumatici di questa categoria sport-road probabilmente tra i più interessanti e diffusi tra gli utenti stradali, cercheremo anche di approfondire il test con test a confronto di aderenza sul bagnato, test ogggi effettuabili in modo rigoroso grazie alle nuove tecnologie di monitoraggio dello slittmento dei pneumatici.

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