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Moto2: Mattia Pasini punta al podio a Jerez

Nella prima gara di campionato, in Qatar, Mattia Pasini è partito 18° e ha concluso la gara in sesta posizione. Una rimonta e un risultato finale che non si è trasformato un miglior piazzamento solamente per la grande distanza dai primi, davvero difficile da ricucire. “La gara è stata molto divertente – ha dichiarato Mattia


Nella prima gara di campionato, in Qatar, Mattia Pasini è partito 18° e ha concluso la gara in sesta posizione. Una rimonta e un risultato finale che non si è trasformato un miglior piazzamento solamente per la grande distanza dai primi, davvero difficile da ricucire.

“La gara è stata molto divertente – ha dichiarato Mattia – sono riuscito a partire bene e tirarmi subito avanti di qualche posizione, ma non sono riuscito ad aggrapparmi ai primi sei. Peccato perché i tempi in cui ho girato erano in linea con i primi, ma il gap era troppo per riuscire a ricucire”.

Possiamo candidare il pilota JiR a sicuro protagonista di questa nuova categoria? ancora è presto, ma sappiamo che può fare bene: “I presupposti sono molto positivi. Le moto sono meno scorbutiche delle 250 e si possono guidare più in scioltezza facendole scivolare molto, il che mi esalta. È una categoria democratica, perché tutti abbiamo due paletti fissi comuni: motore e gomme, non sono certo elementi secondari! Inoltre il livello della concorrenza è alto, basti pensare che a Losail sono partito 18° pur avendo solo un secondo e due decimi dalla pole”.

“I motori hanno cavalli sufficienti e sul dritto spingono forte – continua l’italiano – Noi in particolare abbiamo trovato una giusta configurazione, anche se dobbiamo ancora migliorare per uscire più forte dalle curve. Il bello è che con i motori uguali per tutti sarà un campionato combattuto. Il lavoro di sviluppo si concentra su elettronica, e soprattutto su telaio e sospensioni. A differenza delle 250 che si portavano dietro 20 anni di sviluppo e permettevano solo rifiniture, qui è tutto nuovo, quindi i margini di intervento e miglioramento sono ampi”.

“Le potenzialità ci sono tutte per fare bene e correre per stare tra i primi. In Qatar ho perso il trenino in testa ma ho girato con gli stessi tempi, quindi le prospettive ci sono e sono positive. Anche con il team mi trovo bene, sono persone preparate e serie, dobbiamo dare il 110% in ogni situazione per continuare a crescere”.

Non ci rimane che attendere la performance di Jerez, che dopo il “beta test” della prima gara Moto2 sarà senza dubbio più veritiera in termini di competitività e spettacolo, per tutti i partecipanti.

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