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Moto2: cosa vi aspettate?

La stagione di MotoGP sta per iniziare e con essa anche la Moto2, nuova categoria partorita dalla Dorna in sostituzione della classe 250. Una scelta molto contestata specialmente dagli addetti ai lavori ma il Motomondiale non è una democrazia, quindi non contano le opinioni di tutti. Contano quelle di chi conta. Per raccontare il terremoto


La stagione di MotoGP sta per iniziare e con essa anche la Moto2, nuova categoria partorita dalla Dorna in sostituzione della classe 250. Una scelta molto contestata specialmente dagli addetti ai lavori ma il Motomondiale non è una democrazia, quindi non contano le opinioni di tutti. Contano quelle di chi conta. Per raccontare il terremoto che ha investito questa nuova classe intermedia, basta ricordare che Aprilia, già alla fine del 2009, se ne è tirata fuori, non senza polemiche. Proprio Aprilia che per anni ha dominato la 250.

Ma cos’è la Moto2? Una nuova classe intermedia fra 125 e MotoGP, con motori uguali per tutti (unità Honda da 600cc, derivata da quello della Honda CBR 600 RR) estratti a sorte mentre i telai e la componentistica (entro alcuni paletti) sono a discrezione dei team. E già qui ci poniamo la prima domanda: nel Campionato Mondiale Prototipi, che ci sta a fare un motore derivato dalla serie? Peraltro, inizialmente si parlava di 150 cavalli anche se in molti si chiedevano quanti giri di pista sarebbe riuscito a fare un 600cc con quella cavallaggio cavalleria; da poco si è scoperto che la potenza non supera i 125-130 cv.

Questione telaio: oggi sono diversi i costruttori che hanno progettato, realizzato e venduto telai per le Moto2 a team iscritti al Campionato. Perciò, motore e parte della componentistica esclusi, le moto in gara sono molto diverse. Ma il prossimo anno? Quando si comincerà a vedere che un telaio è più efficace e performante di un altro? Probabilmente tutti vorranno lo stesso o almeno se ne faranno fare uno simile. Quindi? Avremo tutte moto pressochè identiche? Sarà solo la bravura del pilota a decidere l’esito delle gare?

Insomma: il rischio è che diventi una sorta di monomarca dove solo il pilota potrà fare la differenza. Viene in questo modo svalutato anche il lavoro del team che si ritrova a poter intervenire sul motore in minima parte, resterà il set up delle sospensioni e altri lavori di fino. Tutto questo in un campionato mondiale prototipi. Infine una domanda: il motore viene fornito dalla Dorna…e se il motore si rompe in gara? Chi paga la tappa persa per il team? Chi si assumerà la responsabilità? Probabilmente nessuno.

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