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Ducati GT 1000 – Conferenza Stampa

Come promesso siamo stati ben contenti di partecipare alla presentazione stampa della nuova GT 1000, moto ispirata alla storica GT 750, con cui Ducati chiude la triade delle Sport Classic, moto dalle linee classiche e dai contenuti moderni. Arrivati a Bologna, siamo stati accolti in albergo da due “vere bellezze Ducati” che gentilmente ci hanno


Come promesso siamo stati ben contenti di partecipare alla presentazione stampa della nuova GT 1000, moto ispirata alla storica GT 750, con cui Ducati chiude la triade delle Sport Classic, moto dalle linee classiche e dai contenuti moderni.

Arrivati a Bologna, siamo stati accolti in albergo da due “vere bellezze Ducati” che gentilmente ci hanno scortato direttamente in fabbrica nell’auditorium per un aperitivo e per la conferenza stampa.

Il target pensato per questa GT spazia dai 25enni ai 55enni, clienti che la concepiranno specialmente come una moto da usare tutti i giorni, in città ma anche per turismo e comodamente in due, con costi di manutenzione ridotti (tagliando portato da 10 a 12mila chilometri) e costi di manutenzione ridotti drasticamente anche del 50%.

In sintesi: parecchia cura dei dettagli come sulle sport, molti degli elementi lucidati e cromati, stesso motore e telaio delle due sorelle corsaiole ma più confort, per un prezzo di 10.000 euro tondi tondi.

Ci viene detto che le 35 moto ROSSE che proveremo il giorno dopo (intanto fanno bella mostra sotto i riflettori fuori in cortile) sono complete al 98%, essendo di pre-serie mancano infatti alcuni accorgimenti di “debug” quali un piccolo invito per il cavalletto laterale e lo spessore degli scairchi leggermente diverso.

Poche domande, applausi a tutti, anche perchè è l’ora della pappa! ci spostiamo nel bellissimo Museo per la cena di gala… (segue post)


Nel seguito la cartella stampa completa.



Ducati GT 750 – L’origine del progetto

La prima moto di produzione dell’Ingegner Taglioni, in cui veniva utilizzato il nuovo motore 750, fu la GT 750 introdotta sul mercato nel 1971.
La moto rappresentava l’essenza dello stile anni ‘70 grazie alla particolare vernice metallizzata che la caratterizzava e alle lucenti cromature dei silenziatori e dell’alluminio lucidato dei carter motore.

Il nuovo assetto della GT si caratterizzava non solo per lo stile, ma anche per la qualità e le performance. Il design del suo telaio era nato per la Ducati 500 GP ed era stato sviluppato dal famoso designer di ciclistica racing Colin Seely.

Grazie anche alla innovativa forcella Marzocchi del diametro di 38mm, (contro i 35 mm che la concorrenza proponeva come massimo diametro) la Ducati GT risultava incollata all’asfalto.
Il nuovo motore bicilindrico a L e un fantastico telaio a traliccio si completavano alla perfezione con i cerchi a raggi Borriani realizzati in lega leggera, parafanghi di acciaio, e un freno disco che anticipava nuovi standard in termini di qualità e performance.
La reazione a questa nuova Ducati fu così entusiasmante che nel 1972 la rivista americana ‘Cycle’ descrisse la GT 750 come segue – ‘Quando la pedana di destra striscia sull’asfalto a 80 miglia all’ora e la moto non ha nessuna incertezza o oscillazione …tu sai che è stato un motociclista a disegnare questa moto, e l’ha fatto nel miglior modo. Bravo Ingegner Taglioni!”

Moto da guidare tutti i giorni, le Ducati GT combinavano le caratteristiche delle moto sportive con quelle touring, proponendo uno stile tutto italiano bello ed armonico. Con la sella biposto e il fanale singolo, era una motocicletta essenziale, simile alle ‘nude’ di adesso o a quelle definite ‘tradizionali’.
La storia della Ducati GT ha visto la produzione della versione 750 dal 1971 al 1974, nel ’75 la cilindrata aumentò con l’introduzione della GT 860, proposta in seguito con una serie di evoluzioni tecniche e stilistiche nella versione GTS 860, che dal 1976 al 1980 occupò un posto importante nel panorama motociclistico internazionale.


Ducati GT 1000 – L’evoluzione della specie

La bellezza essenziale e senza tempo del modelli GT degli anni ‘70 rivive con questa moto. La nuova Ducati GT 1000 identifica il concetto di una moto che si può guidare tutti i giorni, con un comfort bilanciato per due persone e le performance del bicilindrico Ducati. La tradizione del più classico Gran Turismo italiano torna sul mercato in una riuscitissima combinazione di eleganza e performance.

L’inconfondibile stile e l’originale design della nuova famiglia Ducati Sport Classic trova ulteriore riscontro in questo modello, che completa l’offerta mantenendo fede alle aspettative e alle promesse fatte al momento della sua presentazione, avvenuta al Tokyo Motorshow nell’ottobre 2003.
Ispirata dalle originali icone delle moto sportive Ducati, ogni elemento e componente della GT 1000 è realizzato con materiali della migliore qualità e progettato in funzione delle prestazioni.

Anche se ispirata al design classico, la GT 1000 è una pura e moderna Ducati e come tale risponde alle attuali esigenze del mercato, ovvero una moto potente, maneggevole e divertente nella guida quotidiana.

Stile

Le linee della GT 1000 sono moderne interpretazioni delle linee classiche anni ‘70. Il serbatoio si caratterizza per le sue forme tondeggianti e per la sua particolare conformazione sagomata che permette una confortevole posizione delle gambe del pilota. Il parafango anteriore è montato su eleganti supporti in tubi di alluminio lucidati.
La forma dei fianchetti ricorda gli originali della GT 750, e si caratterizza per le piccole prese d’aria laterali. Molti dei dettagli come la testa di sterzo, i cavallotti del manubrio e i tappi forcella sono in alluminio lucidato e si abbinano alle superfici cromate di cerchi, cruscotto, manubrio e copri clacson. Per finire, il look classico si completa con un nuovo impianto di scarico completamente cromato.

Ergonomia

La posizione di guida della GT 1000 è comoda e sicura. Il manubrio tubolare in acciaio cromato consente una posizione eretta del pilota in sella alla moto. Una confortevole sella a due posti, cucita con canoni classici, è caratterizzata dal logo Ducati stampato in bianco sul retro. Le pedane sono posizionate in maniera tradizionale rispetto alla consueta ergonomia sportiva delle Ducati, per garantire un maggior comfort e nello stesso tempo un buon controllo della moto.

La GT 1000 è una vera biposto, l’ergonomia di questa moto ne conferma le scelte tecniche e stilistiche finalizzate ad un effettivo utilizzo con passeggero a bordo.

Una moto destinata sia al motociclista occasionale, sia al pilota più esperto, sempre in cerca di performance sportive, di un prodotto esclusivo, affidabile e capace di anticipare stili e tendenze.

Motore

La nuova Ducati GT 1000 è equipaggiata con l’evoluto motore Desmo 1000 Dual Spark. Questo motore, caratterizzato dalla sua tipica configurazione ad L, che richiama alla mente l’originale design di Taglioni, rappresenta l’evoluzione del bicilindrico raffreddato ad aria prodotto negli stabilimenti di Borgo Panigale. Leggero e ben in vista, il più recente desmodromico due valvole è un motore che assicura alla GT 1000 affidabilità, potenza ed una guida fluida e divertente.

LA TECNICA

Il Telaio e la Ciclistica

La nuova Ducati GT 1000 è dotata di un telaio realizzato con un traliccio di tubi in acciaio saldati (ALS 450), derivato da quello che equipaggia la Paul Smart 1000 Limited Edition e la Sport 1000, mantenendone quindi le stesse caratteristiche di maneggevolezza e precisione di guida.
Questa struttura, utilizzata su tutte le Ducati, si adatta perfettamente anche allo stile della GT 1000, offrendo garanzia di rigidezza e mantenendo la tradizione di una componente peculiare e di alta qualità che da sempre caratterizza il marchio Ducati.
Il telaio, verniciato nero lucido, è strettamente derivato da quello utilizzato sulla Sport 1000, con la sola aggiunta dei fissaggi per i due fianchetti laterali, che contraddistinguono e completano la vestizione dalla GT.

La nuova GT 1000 è caratterizzata dalla presenza di un tradizionale manubrio in tubo d’acciaio cromato fissato alla testa di sterzo tramite una coppia di cavallotti dedicati; tutti questi elementi concorrono a realizzare una posizione di guida particolarmente confortevole e adatta ad un uso quotidiano e turistico della moto.

Le quote ciclistiche essenziali della GT 1000 sono le stesse che caratterizzano le prime due Ducati SportClassic, ricalcando lo stile tipico delle moto anni Settanta: presentano infatti un’interasse abbastanza lungo (1425 mm) ed un’avancorsa di 103 mm, ottenuta con un avanzamento degli steli forcella rispetto l’asse di sterzo di 25 mm (offset perno ruota anteriore) e con un’inclinazione del cannotto di 24°.


Il Forcellone

La GT 1000 utilizza un nuovo forcellone in tubi di acciaio saldati, con diametro di 60 mm e spessore di 2 mm; questo elemento è caratterizzato da due bracci lineari collegati da una traversa tubolare di sezione ellittica, che garantisce un’elevata rigidezza influendo positivamente sulla precisione di guida.

I due bracci del forcellone sono ottenuti da tubi estrusi e piegati mentre la traversa tubolare a sezione ellittica è realizzata mediante deformazione di un tubo a sezione circolare.

Questo nuovo forcellone presenta lo stesso semplice e razionale sistema già adottato sulla Paul Smart 1000 Limited Edition e sulla Sport 1000 per regolare la posizione del perno ruota posteriore e conseguentemente la tensione della catena.

Questo sistema, pur richiamando quello utilizzato nelle moto degli anni ‘70, presenta dimensioni degli elementi chiave (forcellone, perno ruota e gli altri componenti del pacco ruota) notevolmente incrementate rispetto a quelle del passato, per far fronte in piena sicurezza alle sollecitazioni derivanti dalla guida di una moto sportiva moderna.

Le Sospensioni

Anche la GT 1000, come l’intera famiglia SportClassic, si avvale per il comparto sospensioni di una componentistica tecnicamente evoluta.

L’anteriore è affidato ad una forcella Marzocchi a steli rovesciati con diametro da 43 mm, derivata da quella dello Sport 1000 e quindi altrettanto curata nelle finiture.

In particolare, poiché la GT 1000 richiama la GT 750 degli anni ’70, lo schema adottato per la sospensione posteriore è basato sulla presenza di due unità in posizione laterale, che lavorano direttamente tra forcellone e telaio, caratterizzate da un sistema di regolazione del precarico molla a camma frontale.

I due ammortizzatori Sachs sono inoltre arricchiti da ricercate finiture che rievocano lo stile del passato, come la basetta ed il mozzo in alluminio ricavati dal pieno, la molla verniciata nera, e il corpo ammortizzatore zincato bianco. Questa soluzione tecnica permette di coniugare un moderato assetto sportivo con il necessario comfort richiesto da un uso stradale e turistico con il passeggero a bordo.

Le Ruote

La GT 1000 utilizza, come le altre SportClassic, delle ruote a raggi di pregevole fattura che ne esaltano lo stile “vintage”.

I cerchi Excel da 17” sono in acciaio cromato e vengono collegati al mozzo ruota, che è pressofuso in lega di alluminio e verniciato grigio, mediante 36 raggi.
Questi ultimi sono realizzati in acciaio cromato e deidrogenati, ed hanno un diametro di 4,4 mm.

Ovviamente, poiché sui canali sono presenti i fori per il fissaggio dei raggi, non possono essere utilizzati pneumatici tubeless. Per questo motivo si utilizzano pneumatici con camere d’aria.

I Freni

L’impianto frenante anteriore della GT 1000 è derivato da quello delle prime due SportClassic: due pinze freno Brembo flottanti con pistoncini termicamente isolati di diametro 30 e 32 mm agiscono su dischi semiflottanti con diametro di 320 mm e spessore di 4 mm.

L’impiego di ruote a raggi ha reso necessaria l’applicazione di questa tipologia di pinza che vanta un ingombro ridotto sul lato rivolto verso la ruota. Il sistema di montaggio delle pinze permette il loro scorrimento su due perni, in modo che la pastiglia sul lato opposto dei pistoni attuatori, possa essere compressa contro il disco.

L’impianto freno posteriore, sempre Brembo, è costituito da una pinza freno flottante, con pistoncino da 34 mm e con pastiglie sinterizzate ad alto coefficiente di attrito, che lavora su un disco fisso da 245 mm. La scelta di incrementare il dimensionamento della pinza posteriore rispetto alle versioni monoposto della famiglia SportClassic è stata dettata dalla naturale propensione della GT 1000 ad un impiego turistico col passeggero a bordo.


L’Impianto di scarico

La GT 1000 presenta un nuovo impianto di scarico dedicato realizzato interamente in acciaio inox cromato: esso presenta la particolarità dei due silenziatori laterali posizionati simmetricamente su entrambi i lati della moto.

Le linee ed i colori dei silenziatori riprendono quelle dei tipici scarichi utilizzati sulle GT prodotte negli anni ‘70.

Caratteristica tecnica peculiare di questo impianto è la realizzazione dei collettori di scarico col sistema “doppia parete”: si tratta di due tubi inseriti uno dentro l’altro e poi piegati assieme mantenendoli coassiali, il che genera un’intercapedine d’aria tra loro che consente l’ottimale raffreddamento del tubo esterno. Grazie a questa elaborata soluzione tecnica è possibile garantire la durata nel tempo della cromatura che impreziosisce il nuovo impianto, nonostante le notevoli sollecitazioni termiche di un moderno sistema di scarico.

I due collettori, uniti da un tubo di compensazione sul quale è montata la sonda lambda, si collegano ai due silenziatori laterali, i quali sono poi fissati alle piastre portapedane tramite una staffa in acciaio inox verniciata nera.

La GT 1000 è in grado di soddisfare le normative antinquinamento EURO 3: grazie alla presenza della sonda lambda che consente di sfruttare al meglio i due catalizzatori trivalenti alloggiati all’interno dei silenziatori.

L’Elettronica

Come le prime due SportClassic anche la GT 1000 presenta un efficace layout dell’impianto elettrico, caratterizzato dall’assenza di cablaggi a vista e dai principali componenti raccolti in un vano sottostante la sella, anche a favore di una più semplice manutenzione.

La gestione dell’iniezione e dell’accensione elettronica del 1000 DS che equipaggia anche la GT è affidata alla centralina 5AM della Magneti Marelli, caratterizzata da circuiti elettronici agli stati ibridi, dimensioni molto ridotte, e da una FlashEPROM che permette in sede di sviluppo e messa a punto una programmazione ripetuta dei parametri di attuazione.

Il gruppo alimentazione carburante è costituito da un corpo farfallato dotato di Stepper Motor per la gestione del minimo, e da iniettori di moderna concezione della serie PICO.

Infine il cruscotto multifunzione della GT 1000 si differenzia da quelli che equipaggiano Paul Smart 1000 e Sport 1000 per il nuovo fondo strumenti di colore nero. Dal punto di vista del software il nuovo pannello strumenti della GT 1000 è dotato della funzione trip-fuel che permette di monitorare la percorrenza chilometrica a partire dall’accensione della spia riserva.

Stile e finiture

La GT 1000, così come le due SportClassic che l’hanno preceduta, si fregia di molte caratteristiche e finiture che riflettono profondamente le tendenze del passato, pur essendo stata interpretate in chiave moderna.

L’inconfondibile stile della GT 1000 è segnato dalle linee tondeggianti dell’esclusivo serbatoio, dall’armonia con cui le stesse riprendono la sagoma dei fianchetti laterali, dalla peculiare forma della sella, specificamente studiata per ospitare comodamente pilota e passeggero, nonché infine dall’esclusivo impianto di scarico interamente cromato e dalle bellissime ruote a raggi.

In sella alla moto è immediata la percezione della cura con cui sono stati sviluppati i singoli dettagli: dal tappo serbatoio cromato, alla pregevole e ricercata testa di sterzo lucidata e anodizzata, sulla quale spiccano i nuovi cavallotti dedicati che supportano il manubrio cromato.

Sul manubrio spiccano i nuovi specchi retrovisori appositamente disegnati per questa nuova SportClassic: interamente cromati e regolabili, presentano dimensioni tali da garantire un’ottimale visibilità posteriore anche con il passeggero a bordo.

Centralmente si nota il cruscotto a sfondo nero, impreziosito dalle due cornici e dai due pulsanti cromati.

Le due colorazioni dedicate in cui è proposta la GT 1000, grigio scuro metallizzato e rosso Ducati, sottolineano il legame tra passato e presente di questo storico modello.

La particolare conformazione della sella, la morbidezza e lo spessore dell’imbottitura, la disposizione della cucitura, ed infine la presenza del logo Ducati classico nella parte posteriore, sono tutte caratteristiche che concorrono ad esaltare la valenza fortemente estetica e classica della GT 1000, senza per questo trascurare il confort dell’ergonomia di pilota e passeggero.

Altro componente di nuovo disegno e caratteristico della GT 1000 sia da un punto di vista stilistico che ergonomico, sono i gruppi porta pedana, che integrano in un unico assieme le pedane pilota, passeggero, e tutti i levismi cambio e freno.
Le piastre sono fuse in lega di alluminio e verniciate in color nero, quindi perfettamente integrate tra il telaio e le staffe supporto silenziatore ad esse fissate.
Questi gruppi assicurano una corretta e confortevole posizione in sella sia al pilota che al passeggero, in quanto sono state espressamente studiate per conferire un’ergonomia corretta ed adatta all’uso quotidiano anche in coppia della GT 1000.

Il gruppo ottico posteriore, derivato da Paul Smart e Sport 1000, presenta le caratteristiche forme tondeggianti e rappresenta un’altro forte richiamo allo stile anni ’70. E’ un gruppo integrato composto da frecce cromate e luce posteriore/stop centrale, interamente montato su supporto elastico.

Il sistema di fissaggio della batteria e il relativo supporto in plastica è un altro elemento che accomuna la GT 1000 alle due precedenti SportClassic: è presente infatti il supporto in plastica personalizzato con logo Ducati in rilievo, e basculante rispetto a due perni del telaio, che consente nella sua massima inclinazione all’indietro l’estrazione della batteria.


Il Motore

Per tutta la famiglia SportClassic la scelta del motore è ricaduta sul rinomato bicilindrico desmodue raffreddato ad aria da 992 cc, il motore Ducati 1000 Dual Spark, apprezzato per la sua coppia erogata e per la grande affidabilità.

L’erogazione generosa già ai bassi regimi di questa moderna unità motrice raffreddata ad aria, sottolinea il carattere sportivo delle tre SportClassic.
Questo propulsore, in grado di superare le normative Euro 3, è frutto di un moderno progetto sviluppato per ridurre le emissioni ed ottenere, al tempo stesso, ottime prestazioni.

Compatto, potente e riconosciuto come la massima espressione della filosofia Ducati del bicilindrico raffreddato ad aria, il motore 1000 Dual Spark Desmo – che già equipaggia le famiglie Monster, Multistrada e Super Sport – è il frutto di decenni di esperienza che si riassumono in una serie di innovazioni che vanno dalla camera di combustione alle teste, dai cilindri fino all’albero motore.
Il risultato finale è un motore potente, addirittura esuberante ai medi regimi, riconosciuto per questo come il più avanzato motore bicilindrico ad L raffreddato ad aria mai progettato.
Il propulsore infatti oltre ad offrire i significativi vantaggi applicativi e progettuali del motore raffreddato ad aria, si ispira alle tecnologie del motore Testastretta utilizzato nelle competizioni sportive, riproponendone le tecniche di fusione delle teste, gli alberi a camme a supporto oleodinamico, l’angolo e la conformazione delle valvole.
A questo si aggiunge l’esclusivo sistema Dual Spark di accensione a doppia candela, capace di favorire una combustione più completa grazie ad un doppio fronte di fiamma, sviluppando così una maggiore potenza ai regimi intermedi e riducendo, allo stesso tempo, le emissioni.

In particolare, per l’applicazione sulla GT 1000, il motore 1000 DS è stato equipaggiato con una frizione in bagno d’olio, che consente di raggiungere un ottimale compromesso tra prestazioni, affidabilità, silenziosità e sforzo alla leva.

L’estetica del propulsore è caratterizzata da cartelle copri cinghia distribuzione realizzate per stampaggio ad iniezione e con un materiale plastico di colore nero con caratteristiche meccaniche e resistenza termica elevate.

SPECIFICHE TECNICHE

Motore
Tipo Bicilindrico a L, distribuzione Desmodromica 2 valvole per cilindro, raffreddamento ad aria
Cilindrata 992 cc
Alesaggio x Corsa 94 x 71,5 mm
Rapporto di compressione 10:1
Potenza 67,7 KW – 92 CV @ 8000 giri/min
Coppia 91,1 Nm – 9,3 Kgm @ 6000 giri/min

Alimentazione Iniezione elettronica Marelli, corpo farfallato 45 mm
Scarico Impianto di scarico in acciaio inox cromato, con due silenziatori simmetrici laterali
Omologazioni Euro 3
Trasmissione
Cambio 6 marce
Rapporti 1a 37/15, 2a 30/17, 3a 27/20, 4a 24/22, 5a 23/24, 6a 24/28
Trasmissione primaria Ingranaggi a denti dritti; Rapporto 1,85
Trasmissione secondaria Catena; Pignone 15; Corona 39

Frizione Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico
Veicolo
Telaio Traliccio in tubi di acciaio
Interasse 1425 mm
Inclinazione cannotto 24°
Angolo di sterzo 32°
Sospensione anteriore Forcella Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm
Escursione ruota anteriore 120 mm
Ruota anteriore Ruota a raggi con cerchio Excel in acciaio cromato, 3,50 x 17
Pneumatico anteriore 120/70 R 17
Sospensione posteriore Ammortizzatori laterali Sachs regolabili nel precarico molla con sistema a camma frontale
Escursione ruota posteriore 133 mm
Ruota posteriore Ruota a raggi con cerchio Excel in acciaio cromato, 5,50 x 17
Pneumatico posteriore 180/55 R 17
Freno anteriore 2 dischi semiflottanti da 320 mm, pinza flottante a 2 pistoncini di diametro 30 mm e 32 mm
Freno posteriore Disco da 245 mm, pinza flottante a 1 pistoncino da 34 mm di diametro e pastiglie sinterizzate
Capacità serbatoio benzina 15 l ( di cui 3,5 l circa di riserva )
Peso a secco 185 Kg

Altezza sella 830 mm
Altezza max 1060 mm
Lunghezza max 2180 mm
Strumentazione Cruscotto elettronico: contachilometri, contagiri, spie luci, abbaglianti, frecce, pressione olio, riserva carburante, trip-fuel, LCD orologio, immobilizer
Versioni
Colori Grigio scuro metallizzato, rosso Ducati
Versioni biposto
Garanzia 2 anni chilometraggio illimitato








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