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Special: Icon Kawazuki

Kawazuki, un nome strano ma facilmente identificabile nell’unione di due famosi nomi giapponesi del motociclismo: Kawasaki e Suzuki. L’officina Icon ha utilizzato come base di partenza per quesa special una splendida Kawa KZ1000 del 1979, con telaio modificato per ospitare un monoammortizzatore Suzuki SV1000. Anche l’avantreno arriva da una SV, mentre il complesso forcellone/ruota posteriore


Kawazuki, un nome strano ma facilmente identificabile nell’unione di due famosi nomi giapponesi del motociclismo: Kawasaki e Suzuki. L’officina Icon ha utilizzato come base di partenza per quesa special una splendida Kawa KZ1000 del 1979, con telaio modificato per ospitare un monoammortizzatore Suzuki SV1000. Anche l’avantreno arriva da una SV, mentre il complesso forcellone/ruota posteriore arriva da una vecchia GSX-R 750 del ’92.

Il motore, rimasto Kawasaki, riceve un kit Big Bore della Wiseco, che fa crescere la cilindrata fino a 1075cc, i carburatori respirano attraverso filti a cono e uno scarico cromato 4-in-1 fa bella mostra di se sul lato destro. Le sovrastrutture, verniciate di nero, contrastano con il bianco del telaio e dei cerchi. Tocco di classe finale, il serbatoio del mono posteriore coperto da una lattina di Red Bull.

Chi ama particolarmente i restauri o i tuning fedeli all’originale stile dell’epoca, stia alla larga da certe realizzazioni: questo Frankenstein giapponese potrebbe essere considerato una bestemmia per tanti, ma non possiamo che inchinarci al suo fascino, ai suoi muscoli e alla sua sfacciataggine.

Icon Kawazuki
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via | Hell for leather

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