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Gianluca Nannelli ad Imola da spettatore

Gianluca Nannelli, appiedato dal team ParkinGo Triumph BE1 Racing a tre gare dal termine della stagione, dovrà fare da spettatore nella gara di domenica ad Imola. Imola, tornata nel giro iridato dopo uno stop di tre anni, è una tesi di laurea per ogni pilota, un tracciato dove oltre al grande coraggio è fondamentale avere


Gianluca Nannelli, appiedato dal team ParkinGo Triumph BE1 Racing a tre gare dal termine della stagione, dovrà fare da spettatore nella gara di domenica ad Imola.

Imola, tornata nel giro iridato dopo uno stop di tre anni, è una tesi di laurea per ogni pilota, un tracciato dove oltre al grande coraggio è fondamentale avere talento per andare veloce sugli impegnativi 4936 metri del tracciato in riva al Santerno. L’autodromo intitolato alla memoria di Enzo e Dino Ferrari, è uno di quelli infatti che ha regalato le maggiori soddisfazioni al fiorentino.

Sesto nel 2003 in sella alla Yamaha R6 del Team Lorenzini dopo una gara strepitosa terminata senza carburante, quarto in gara 2 (nono in gara 1) nel 2004 con l’impegnativa Ducati 999 Superbike, splendido vincitore nel 2005 con la Ducati 749 (unica vittoria tra l’altro a livello iridato di questo modello)…ricordi indelebili.

Queste le dichiarazioni del Nanna: “Non posso crederci ma è la realtà e non è possibile farci niente. Purtroppo mi trovo senza un mezzo alla fine di una stagione dove ho fatto vedere le mie potenzialità, contribuendo alla crescita di una moto particolare. Venendo meno le prerogative per puntare senza mezzi termini alla vittoria in ogni singolo appuntamento iridato ho preferito, con la correttezza che mi contraddistingue, interrompere un rapporto di collaborazione nato sotto tutti altri auspici. Imola per me rappresenta qualcosa in più di una semplice gara, è il luogo dove ho provato l’emozione più grande salendo sul gradino più alto del podio guidando una moto da molti definita ingestibile. Il tracciato, un vero tracciato, esalta da sempre la mia guida aggressiva e non poter prendere il via è una grande e pesante delusione. Purtroppo non è stato possibile risolvere il problema neppure tenendo conto delle offerte che mi sono state fatte in quanto non mi avrebbero permesso di compiere neppure un giro con un mezzo mai guidato sino ad oggi. Desidero però far pervenire ai miei tanti tifosi un saluto, il più grande possibile promettendo loro che il Nanna non si ferma e continuerà a lottare come sempre per donare quelle emozioni che rendono grande questo sport. Sarò ad Imola ad incontrare il mio pubblico, spero di poterlo fare prossimamente facendo la cosa che più mi riesce: guidare al limite una moto da corsa.”

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