Home MotoGP a Laguna Seca: Rossi tenta la fuga, Lorenzo l’aggancio

MotoGP a Laguna Seca: Rossi tenta la fuga, Lorenzo l’aggancio

Il Team Fiat Yamaha si appresta ad affrontare l’impegno di Laguna Seca con grande ottimismo. Primi e secondi nel mondiale piloti, in testa anche nella classifica costruttori, 5 vittorie di tappa su 7 gare e ben 12 podi all’attivo. Un inizio di stagione a dir poco scoppiettante. Dopo la centesima vittoria in carriera e l’uno-due


Il Team Fiat Yamaha si appresta ad affrontare l’impegno di Laguna Seca con grande ottimismo. Primi e secondi nel mondiale piloti, in testa anche nella classifica costruttori, 5 vittorie di tappa su 7 gare e ben 12 podi all’attivo. Un inizio di stagione a dir poco scoppiettante.

Dopo la centesima vittoria in carriera e l’uno-due di Montmelò ed Assen, le quotazioni di Valentino Rossi continuano inarrestabilmente a salire. Laguna Seca è sempre stata la pista dei piloti USA, un tracciato in cui i padroni di casa Nicky Hayden e Colin Edwards hanno saputo fare la differenza… 2008 escluso!

Lo scorso anno abbiamo assistito nella tappa americana, ad una sfida a dir poco epica, da cineteca delle due ruote, tra il Dottore e Casey Stoner (come dimenticare il battibecco tra l’australiano e Vale accusato di comportamento antisportivo). “Lo splendido ricordo della centesima vittoria è ancora fresco, ma adesso abbiamo appena un paio di giorni per recuperare prima della prossima gara, ed è dura per tutti.” – ammete l’otto volte iridato.

“Laguna propone sempre week-end duri e spesso caldi. L’anno scorso il confronto con Stoner è stato formidabile e, per quanto mi riguarda, uno dei fattori chiave della stagione,. Penso che anche quest’anno sarà dura perché Lorenzo è in gran forma ed anche Stoner, ne sono sicuro, sarà al meglio. Il campionato è decisamente aperto; è necessario rimanere concentrati e tornare, dopo Assen, alla normalità per incassare, se ci si riesce, un altro buon risultato questo fine settimana”.

Jorge Lorenzo partecipa per la seconda volta in carriera al GP a stelle e strisce dopo la sfortunata partecipazione del 2008 (highside al primo giro). L’obiettivo, naturalmente, è quello di salire sul gradino più alto del podio per riconquistare la leadership (-5 dal compagno di squadra) nel mondiale piloti: “Lo scorso anno Laguna non mi ha portato bene. E’ stata l’unica occasione nella quale ho gareggiato qui ma non mi pare un problema” – dichiara il maiorchino.

“Fino al 2008 non avevo mai avuto successo in Portogallo ma poi ho vinto la mia prima gara in MotoGP. Lo stesso a Motegi: quest’anno ce l’ho fatta proprio lì, dove non avevo mai ottenuto un successo in precedenza. Insomma, non credo esistano tracciati “cattivi” per me: il passato non conta. Ci sentiamo forti, dopo le ultime gare. Tutti sono assolutamente motivati per continuare così. Pertanto, non vedo davvero l’ora che la sfida inizi, per avere l’occasione di imparare ancora qualcosa a proposito del tracciato. Farò del mio meglio; spero che ciò significhi gareggiare ancora una volta al vertice”.

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