Home La Patente a Punti compie sei anni. Detratti oltre 50 milioni di punti

La Patente a Punti compie sei anni. Detratti oltre 50 milioni di punti

La purtroppo famosa patente a punti sta per compiere 6 anni. Giordano Biserni, Presidente dall’Asaps solleva la questione sull’efficacia della patente a punti. All’inizio la patente a punti ha prodotto una sua primordiale efficacia dissuasiva, e si sono visti i risultati col calo degli incidenti, poi col tempo gli italiani, molto bravi a capire come

La purtroppo famosa patente a punti sta per compiere 6 anni. Giordano Biserni, Presidente dall’Asaps solleva la questione sull’efficacia della patente a punti.

All’inizio la patente a punti ha prodotto una sua primordiale efficacia dissuasiva, e si sono visti i risultati col calo degli incidenti, poi col tempo gli italiani, molto bravi a capire come funziona il sistema, hanno messo da parte la paura e hanno tirato fuori la strategia.

Da buoni italiani, dopo la nota sentenza della Corte Costituzionale del 2005 che di fatto permetteva di non comunicare chi era il conducente alla guida, abbiamo subito capito ed adottato il sistema di addebitare dei punti al nonno patentato, alla mamma, al cittadino extracomunitario che collabora col datore di lavoro e chi ne ha più ne metta.

Al 31 marzo 2009 sono stati prelevati oltre 50 milioni di punti (50.174.111) delle patenti dei 35.587.248 conducenti del nostro Paese (gli uomini violano di più con il 76,5% dei punti prelevati mentre alle donne è stato prelevato il 23,5%, ma i patentati sono al 57,28% maschi e 42,72% femmine). Appena 1,4 punti a testa per ogni conducente.

Su 12.635.550 infrazioni con costo punti comunicate dalle varie forze di polizia al Ministero dei Trasporti il postino, al 31 dicembre 2008, a 11.735.862 italiani sono stati decurtati i punti. I conducenti che hanno ultimato il corso per il recupero punti in questi anni sono stati solo 205.958, cioè appena 1,7% di quelli che li avevano in parte persi. I punti totali recuperati sono stati solo 1.327.655, appena il 2,6% dei 50 milioni di punti persi.

Come mai tutto questo? Troppo difficili i corsi di recupero? Troppo costosi? Lecite le domande dell’Asaps. Altrettando chiare le risposte. Gli eventuali corsi di recupero non prevedono esami di verifica e i conducenti sanno bene che con appena 2 anni di buona condotta alla guida (o di fortuna per la scarsità dei controlli) i punti si recuperano tutti. Sono stati appena 99.857 i conducenti che in 6 anni hanno dovuto rifare tutto da capo, appena lo 0,28% dei 35 milioni di patentati.

Sarà mica che siamo un popolo di furbi che sa navigare bene fra le leggi? Noooooo. Ad ogni modo i rispettosi del codice ed i fortunati dal luglio del 2003 di punti ne hanno già ricevuti in omaggio 4, due per ogni biennio senza infrazioni, il mese prossimo ne riceveranno altri 2.

Probabilmente ha ragione Biserni sul fatto che c’è certamente qualcosa da rivedere nel sistema della Patente a Punti anche se gli va dato atto di aver contribuito alla riduzione della mortalità sulle strade. A mio avvisto andrebbe però rivisto anche il sistema di “raccolta” di alcune ammistrazioni comunali più attente alle esigenze di bilancio che a quelle della sicurezza stradale. Ci sono comuni ad esempio che investono in velox invece di far sistemare le strade del proprio territorio.

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