Home Phillip Island: una questione australiana… parte seconda

Phillip Island: una questione australiana… parte seconda

Dopo tutte le statistiche che vi avevamo anticipato, non poteva mancare il puntuale resoconto del dopo gara! Cominciamo subito col dire che l’obiettivo è stato centrato: grazie alle vittorie dei due Troy l’Australia ha superato le 100 vittorie in SBK, portandosi a quota 101. In questa speciale classifica si trova ora a sole 3 vittorie

di Anna

Dopo tutte le statistiche che vi avevamo anticipato, non poteva mancare il puntuale resoconto del dopo gara!
Cominciamo subito col dire che l’obiettivo è stato centrato: grazie alle vittorie dei due Troy l’Australia ha superato le 100 vittorie in SBK, portandosi a quota 101.
In questa speciale classifica si trova ora a sole 3 vittorie dal record assoluto, detenuto dagli USA.
La tradizione di Phillip Island è stata rispettata e ora le vittorie ascrivibili ai piloti australiani salgono a 21 su un totale di 31 gare disputate.
E ora diamo un po’ i numeri….
Bayliss è stato il più veloce di tutti, facendo registrare il miglior tempo nelle qualifiche, nella Superpole e nel warm-up.
Grazie al tempo di 1’32”159 ottenuto nelle qualifiche Bayliss ha ottenuto la nona pole in carriera e si piazza al settimo posto nella classifica di tutti i tempi.
Con questo tempo ha anche battutto il record del circuito di Phillip Island per quanto riguarda i tempi di qualifica, detenuto da Troy Corser.
Ma Bayliss anche in gara non si è risparmiato, e così in nella prima manche ha battutto anche il record di gara, con il tempo di 1’32”402.

La vittoria ottenuta è la numero 23 della sua carriera: quinto posto di sempre per lui.
Grazie al piazzamento sul podio Alex Barros è entrato in una speciale classifica: il brasiliano è infattti il terzo pilota più vecchio a salire sul podio in SBK.
All’età di 35 anni, 4 mesi e 15 giorni resta dietro a Joey Dunlop (36 anni a Donington 1988) e al detentore del record Steve Hislop (38 anni a Donington 2001).
Anche in fatto di età Bayliss non ci sta a stare dietro: con i suoi 36 anni, 11 mesi e 3 giorni è il secondo pilota più vecchio a salire sul gradino più alto.
Il record appartiene a Chili, 39 anni, 9 mesi e 29 giorni a Misano nel 2004.

barros

Con la caduta in gara 2 Corser ha invece messo fine alla serie positiva che continuava dalla seconda gara di Francia 2004: 27 gare andando sempre a punti.
Troy si piazza comunque al sesto posto generale, solo 6 gare dietro al leader Kocinski (33).
Il più costante ad andare a punti ora è James Toseland, in serie positiva da gara 2 di Brands Hatch 2005.
E per finire un po’ di Italia: Lucio Pedercini ha raggiunto quota 176 presenze in gara, superando Colin Edwards fermo a quota 175 e portandosi al sesto posto assoluto.
via | Rubbermag

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