Home Valentino Rossi tra sesso e gare. A Brno ’96 il weekend perfetto. “prima volta in amore, prima pole e prima vittoria”

Valentino Rossi tra sesso e gare. A Brno ’96 il weekend perfetto. “prima volta in amore, prima pole e prima vittoria”

Un botta e risposta ironico e divertente, quello fra Valentino rossi e lo staff di Repubblica.it, che distoglie l’attenzione dalle gare, per concentrarsi su un’altro tema, che con i motori va a braccetto: le donne. Nel paddock di Barcellona, il discorso nasce da una considerazione, molto romantica, di Vale sulla sua M1: “E’ bellissima. All’inizio


Un botta e risposta ironico e divertente, quello fra Valentino rossi e lo staff di Repubblica.it, che distoglie l’attenzione dalle gare, per concentrarsi su un’altro tema, che con i motori va a braccetto: le donne.

Nel paddock di Barcellona, il discorso nasce da una considerazione, molto romantica, di Vale sulla sua M1: “E’ bellissima. All’inizio non era così. Ora c’è armonia. Perfino lo scarico laterale, quello che sembra ormai fuori dal tempo, le dona. Una moto è una specie di opera d’arte. Come una donna. Capisci subito quando c’è qualcosa in più che ti manda fuori di testa”.

Stiamo parlando d’amore, di passione o di che?
“Di quando ti scatta qualcosa dentro. Ho trent’anni, forse inizio a capirci qualcosa in più dell’altro sesso. Solo qualcosa, sia chiaro”.

Perché Rossi è come una rockstar sempre in tour. Quindi.
“Quindi a volte va bene e a volte va male, come alle rockstar, credo”.

Forse dal punto di vista statistico c’è qualche piccola differenza coi comuni mortali.
“A me recentemente hanno rifilato un paio di due di picche di quelli che ci resti secco”.

Ci dobbiamo credere?
“Secondo me lo fanno apposta proprio perché sei tu. In effetti deve essere una soddisfazione, come quei vigili che ti fanno la multa e vedi che godono. Scherzo eh. I vigili fanno bene il loro lavoro”.

Le capita mai di chiedere a una ragazza una cosa del tipo: ma stai con me perché sono Vale il campione o perché sono io e basta?
“No. Tanto mi venderebbero la versione taroccata”.

La prima volta?
“Brno ’96”.

Mica è una gara.
“Vero, ma l’associo a una gara perché nel giro di pochi giorni ho fatto l’amore per la prima volta, ho preso la prima pole e la prima vittoria. Il week end perfetto”.

E lei chi era?
“Una mia amica. Aveva la mia età e quindi, come tutte le coetanee, era molto più sveglia di me”.

Le capita di fare sesso prima di una gara?
“Diciamo che è capitato”.

Ma è mai apparsa una donna che le ha cambiato un po’ il modo di pensare?
“Ci sono persone che ti aiutano a crescere. Ma se dovessi dire che una donna mi ha segnato profondamente la vita direi una bugia”.

Brutte figure? Facili battute con doppi sensi sul fenomeno più veloce che c’è?
“Qualche volta è capitato. Ma ci tengo a fare le cose bene. Sono bravino, via”.

Ma Valentino Rossi si ritiene un tipo belloccio, un sex symbol, o uno come tanti?
“Un tipo”.

Musica e sesso come le mette insieme?
“Mi piace fare l’amore con cose chill out, ambient. Oppure con un lento di Vasco. E poi Jovanotti. Ecco, sì, mi piace mettere sotto Mi fido di te”.

Una canzone molto tenera.
“Beh, un lato dolce ce l’ho, anche se poi corro a trecento all’ora”.

Valentino è geloso?
“No, non particolarmente”.

Ma non è che per caso la mamma sta iniziando a buttare lì frasi del tipo: ma quando è che trovi quella giusta che fa per te.
Risata. “No, per fortuna Stefania non mi ha mai fatto un discorso del genere”.

Ci pensa mai a una famiglia?
“Tipo io che spingo un passeggino sul lungomare?”.

Anche.
“Capita. Raramente, però”.

E allora?
“Allora magari un giorno accadrà. Ma se proprio devo essere sincero non è che mi ci veda molto in quella situazione”.

Colpa del passeggino?
“No, è che non riesco proprio a immaginarmi nella posizione di quello che deve fare i conti con qualcuno che gli dice cosa fare e cosa non fare. Sono abituato troppo bene, lo ammetto”.

Rossi, come funziona veramente la vita sociale di uno come lei?
“Potrei dire che esistono tre Valentino Rossi: il primo è quello che può essere veramente se stesso. E questo capita solo tra gli amici veri. Quindi, parenti compresi, tra una quindicina di persone al massimo”.

Poi?
“Poi c’è quello ufficiale. Che parla, conosce, si racconta, firma autografi. Il personaggio pubblico”.

Infine?
“Il motociclista. Tutto il resto conta zero, a parte quelli che lavorano nel box”.

E il Valentino numero tre quanto durerà ancora?
“Ho un altro anno di contratto con Yamaha ma voglio rinnovarlo, magari fino al 2012, vediamo”.

Senta Rossi, ma la donna dei sogni?
“Megan Fox”.

Un’attrice americana mora, giovane e bella.
“No, no. Non scherziamo. Andate su Google a vedere. E’ meravigliosa. Farei di tutto per conoscerla”.

Di tutto? Occhio, pensi a quel passeggino.
“Che c’entra. Intanto conosciamoci, poi si vedrà”.

via | Repubblica.it

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