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Dopo 27 anni ritorna Aspes

I non più giovanissimi ricorderanno certamente il marchio Aspes unito ai modelli Yuma e Hopi. Ebbene, la Menzaghi Motors s.r.l di Varese annuncia l’acquisizione del marchio Aspes e si propone di rilanciare la storica Casa motociclistica italiana nel segno della qualità e, sopratutto, dell’innovazione. Aspes, in linea con la sua tradizione, si presenterà sul mercato


I non più giovanissimi ricorderanno certamente il marchio Aspes unito ai modelli Yuma e Hopi. Ebbene, la Menzaghi Motors s.r.l di Varese annuncia l’acquisizione del marchio Aspes e si propone di rilanciare la storica Casa motociclistica italiana nel segno della qualità e, sopratutto, dell’innovazione.

Aspes, in linea con la sua tradizione, si presenterà sul mercato con nuovi modelli di motard e, diversamente dal passato, con nuovi scooter, a ruota bassa ed alta, con cilindrate comprese in una fascia da 50 a 150cc, tutti a quattro tempi e perfettamente in linea con le ultime norme anti-inquinamento.

Aspes si avvarrà di una qualificata rete di partner commerciali che gestiranno la vendita dei prodotti presso i dealer di categoria.
“Siamo orgogliosi di annunciare, dopo 27 anni, il ritorno di uno dei Marchi che hanno fatto la storia del motociclismo,” – ha dichiarato Umberto Pertosa, General Manager di Aspes. “I prodotti che lanceremo sul mercato sono il perfetto connubio tra qualità, design e prezzi altamente competitivi, con particolare attenzione alle caratteristiche di eco-sostenibilità che saranno espresse in pieno soprattutto nel nostro prodotto di punta di prossima presentazione”.

Aspes XTS
Aspes XTS
Aspes XTS
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Aspes nella Storia

Aspes è stata una casa motociclistica italiana attiva dal 1961 al 1982. Fu fondata a Gallarate dai fratelli Sorrentino verso la fine degli anni ’50 e iniziò la propria attività producendo biciclette fino al 1961, anno in cui entrò nel mercato dei ciclomotori utilitari. Nel 1966 Aspes presenta il modello sportivo Sprint, dotato di motore a due tempi Minarelli P4, e l’anno successivo è disponibile il Fuori Strada.

Aspes Ballatrix
Aspes Ballatrix
Aspes Ballatrix

Dal 1969 parte la produzione di una serie di modelli che ancora oggi sono rimasti nel cuore di milioni di appassionati di motociclismo. La Cross Special, 50 da Regolarità e l’Apache 125 (1970), che montava un motore monocilindrico Maico a disco rotante e non il classico Sachs. Il Navaho (1971) che fece breccia nel cuore dei giovani grazie ai colori e al design accattivante , fu una moto che porto Felice Agostini (fratello del più famoso Giacomo) alla vittoria del campionato italiano Cross Cadetti del 1971.

Nel 1972 Aspes presenta la Hopi 125, subentrata all’Apache, che ebbe enorme successo nel cross.

Aspes Ballatrix
Aspes Ballatrix
Aspes Ballatrix
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È del 1973 la storica Yuma, una 125 stradale dall’elevata velocità (oltre 130 Km/h di velocità massima) con il motore derivato da quello dell’Hopi, che si segnalò anche per un ottimo riscontro presso il mercato francese soprattutto per le competizioni per moto di serie.

Nel 1977 (fino al 1979) Aspes lanciò il “Criterium Monomarca Aspes Yuma”, primo esempio di trofeo monomarca in Italia che diede la possibilità a molti giovani piloti, tra cui Loris Reggiani, Fausto Gresini, Maurizio Vitali e Davide Tardozzi di segnalarsi all’attenzione dello scenario motociclistico italiano.

Dopo un declino partito con la fine degli anni ’70, Aspes venne assorbita nel 1980 da Unimoto, che ne usò il marchio per quattro anni fino alla cessazione di ogni attività nel 1986

Per maggiori informazioni consultate il sito Aspes Italia all’indirizzo: www.aspesitalia.com

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