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Dieci minuti con Nicky Hayden

Dopo i primi test ufficiali a Sepang, conclusi con il decimo tempo, Nicky Hayden ha avuto modo di esprimere il suo punto di vista sulle pagine del sito Bikesportnews. Ecco cosa ha detto. D: Quanto hai dovuto modificare il tuo stile di guida per adattarti all’elettronica Ducati e alle nuove gomme? “Sicuramente dovrò lavorare su


Dopo i primi test ufficiali a Sepang, conclusi con il decimo tempo, Nicky Hayden ha avuto modo di esprimere il suo punto di vista sulle pagine del sito Bikesportnews. Ecco cosa ha detto.

D: Quanto hai dovuto modificare il tuo stile di guida per adattarti all’elettronica Ducati e alle nuove gomme?
“Sicuramente dovrò lavorare su molte cose; dovrò capire come lavora il team, trovare un modo per comunicare con loro affinchè mi diano ciò di cui ho bisogno. Ma soprattutto dovrò spremere l’acceleratore e mettere le ruote davanti agli altri, se voglio farmi notare quest’anno.”

D: La monogomma è una novità positiva? Cosa si potrà fare ancora per rendere più sicura la MotoGP?
“A me piace il monogomma, e non credo che porti a delle sessioni di qualifica monotone e riduca lo spettacolo. In tema sicurezza io non ho tutte le risposte: la commissione per la sicurezza dei piloti sta lavorando bene, e la collaborazione con Ezpeleta è preziosa. Per il resto, l’unico modo per aumentare la sicurezza sarebbe chiedere ai piloti di rallentare, ma questo non accadrà mai.”

D: Pensi che lo spettacolo sia ancora bello come una volta, o è diventato tutto troppo costoso?
“Penso che il nostro sia ancora il miglior spettacolo motoristico al mondo; tuttavia bisogna tentare di salvare il maggior numero di team, per poter schierare molte moto in griglia e giustificare il prezzo del biglietto”.

D: Cosa non ha funzionato nel rapporto con Pedrosa? E quanta influenza ha avuto Puig in questa vicenda?
“Non lo sò e non mi interessa. Però è davvero brutto che i rapporti tra due compagni di squadra siano così rovinati.”

D: Cosa ne pensi di Pedrosa ora che te ne sei andato?
“E’ un pilota di talento, veloce e pericoloso. Non dico altro. Per me ora è un capitolo chiuso.”

D: Ti è dispiaciuto lasciare la Honda, costruttore per il quale hai corso per molti anni nella tua carriera?

“Si, a nessuno piace andarsene, soprattutto perchè ho lavorato con grandi persone e ho corso con moto davvero valide. Con loro ho potuto realizzare i miei sogni, e gliene sono grato. Ma ora ho a disposizione una moto Ducati che và forte come un proiettile e devo darmi da fare…”

D: Il 2009 è per te un anno di transizione, in attesa di assaltare il titolo mondiale nel 2010?

“Non ho un piano preciso per questi due anni, ma spero di poter tornare quest’anno al livello in cui ero nel 2005/06, diventare un concorrente scomodo gara dopo gara.”

D: Pensieri per il futuro?
“Mi è stata data una grande opportunità da un grande team, non vedo l’ora di iniziare; ora più delle parole contano i fatti.”

via | BSN

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