Home Le nostre prove (meteo permettendo): freddo Tête-à-Tête con la Monster 1100 S

Le nostre prove (meteo permettendo): freddo Tête-à-Tête con la Monster 1100 S

Il nostro buon Filippo ci aveva provato, ma se è pur vero che motociclisti lo si è tutto l’anno, è altrettanto vero che sulla neve (a meno di essere molto ben attrezzati) in moto ci si fa ben poco, e così la fresca fresca di Ducati Monster 1100 S era rimasta sostanzialmente ferma. Ma la



Il nostro buon Filippo ci aveva provato, ma se è pur vero che motociclisti lo si è tutto l’anno, è altrettanto vero che sulla neve (a meno di essere molto ben attrezzati) in moto ci si fa ben poco, e così la fresca fresca di Ducati Monster 1100 S era rimasta sostanzialmente ferma.

Ma la cosa ben peggiore non è stata quella, bensì quella di poterla avere nelle nostre mani solo qualche giorno ancora, così che quando me la sono trovata di fronte per una “sveltina” (Ducati giustamente aveva bisogno di riavere la moto) non solo il meteo ha continuato a essere bastardo ma le temperature sono anche scese fino a ricordare quelle di un inverno canadese.

Insomma è così che ho potuto gustarmi la nuova Monster 1100 S, non un vero e proprio test, bensì un primo – ma pur sempre interessante – assaggio di quella che è la rinnovata versione di un mito.

Motoblog Test Monster 1100 S
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Definizione che sarà forse un luogo comune (usato almeno tanto quanto la parola assenteismo nella carriera di un parlamentare), ma che se parliamo della naked Ducati ben pochi troveranno il modo di contestare: che piaccia o no la Monster ha scritto un bel po’ di pagine degli ultimi anni della storia dei motocicli. E oggi soprattutto è ancora qui a farlo.

E molto in forma a quanto pare: perchè fin dal primo sugardo questa ultimissima versione del “mostro” mi lancia segnali stuzzicanti e provocanti. E la cosa mi scuote non poco, perchè io personalmente non ho mai avuto un ottimo rapporto con lei: troppo modaiola, troppo strana la sua posizione di guida, troppo “infangata” la storia delle sue versioni cattive da “modelli per le masse” come la Dark 600.

Certo, alla fine bisogna pur fare i numeri, ma l’impressione è che oggi qualcosa è cambiato: a vederla così (ben) rinnovata nella sua veste di “S” mi sembra abbia perso un po’ di quell’aria da “devo piacere a tutti” che alla fine tendeva a banalizzarla, con il risultato di farmela per contro piacere di più.


Motoblog Test Monster 1100 S
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Questa 1100 S è decisamente “maschia”, ben rifinita e grintosa quanto basta per intimorire qualcuno. E quindi gasare chi la avrà. Subito si notano alcuni particolari che (in parte) fanno dimenticare l’assegno sborsato alla Ducati – 13.200 euro – come i numerosi pezzi in carbonio o le belle pinze dei freni di tipo radiale Brembo.

Ma sorpattutto quei cerchi, quella forcella (con trattamento TIN) e quel mono con in dote la targhettaOhlins” che sanno infrangere più cuori di un calendario di Elisabetta Canalis…

Ma ora basta…fa un freddo cane ma ha smesso di piovere, l’asfalto è umido ma un giro DEVO farlo. Salgo in sella e le cose partono molto bene. Posizione da attacco totale, manubrio largo, sella alta e tutto molto vicino: guardo il serbatoio e mi rassicuro di essere su una Monster e non su una Supermoto.

E ovviamente i pensieri vanno immediatamente alla Dorsoduro: se avesse avuto questa posizione di guida le avrei dato la lode. Ma intanto il punto qui lo diamo anche alla 1100 S. Che ti fa sentire in sella in uno dei migliori modi possibili se dovessi scrivere “il teorema della super naked perfetta”.

Motoblog Test Monster 1100 S
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E che completa la perfetta posizione di comando con una strumentazione che dovrebbero rendere obbligatoria su tutte le moto. Altro che la “solita minestra” di contagiri analogico e display digitale: qui siamo a livelli visivi della 1098 di Troy Bayliss… E secondo punto già conquistato.

Il motore intanto sta già girando con il suo minimo un po’ alto che inizia a fare scaldare pistoni e bielle: la frizione stacca decisa e la Monster si muove rapida. OK sono su una Ducati e il carattere è sempre quello. Per fortuna. I primi metri butto dentro subito marce in continuazione, e anche qui il motore mi ricorda di essere su una Rossa di Panigale.

Elastica ma non troppo, pena qualche sobbalzo in stile neopatentato. Ma questo è un prezzo che si paga volentieri sapendo che da contro altare c’è un armamentario da guerra di quelli giusti. Il problema al massimo è stato che l’armamentario io non lo ho usato affatto.

L’asfalto era talmente umido che al primo semaforo dove ho provato una partenza allegra la gran coppia del bicilindrico Ducati mi ha fatto rimanere praticamente sul posto con la ruota che pattinava. Piuttosto frustrante insomma per uno che voleva capire ben bene di che pasta è fatta la “millecento”.

Così per il momento quello che posso dirvi è che la prima impressione con la 1100 S è stata decisamente positiva: il restyling è riuscito a renderla veramente moderna e non un rimpasto, e anche se c’è un certo stile “manga” qua è là, il contesto la rende – forse per la prima volta – non una Monster dall’aria vitaminizzata, ma una vera Super Naked fatta finita.

Differenza sostanziale se ci pensa, perchè negli anni abbiamo visto la Monster arrivare ad essere quelle naked d’eccellenza assoluta quali la S4 RS, ma con sempre un troppo forte legame alle “tranquille” versioni 600 e 800cc. Mentre ora la musica è cambiata: la nuova 1100 S è lei e basta e piace.

Il motore sicuramente non porterà nulla di nuovo (ma speriamo a breve, magari quando le strade perdono il ghiaccio, di poterla provare meglio) di quanto già visto: ma a memoria non ricordo critiche al 2 valvole Ducati, dispensatore di coppia e di una certa grinta, anche se non potentissimo in assoluto.

E questa volta il “pacchetto” è decisamente cresciuto: il peso in meno si sente, la guida è a prova di infante se si passeggia e solo i comandi “tonici” di frizione e e freni (con delle belle pompe radiali) ricordano che qui non siamo su una Naked da aperitivo. La moto fa quello che uno vuole e non c’è neanche bisogno che uno lo dica: il concetto di azione/reazione mi sembra sia arrivato a livelli di eccellenza.

Rimane solo da capire cosa succede nel veloce e quando si decide di protare al limite tutto il pacchetto della nuova Monster 1100 S. Ma ho la netta sensazione di sapere già la risposta. Ducati verso Marzo non è che gentilmente me ne ridate una?


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