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MotoGP: Rossi orologio svizzero. Dovizioso sugli altari

La gara: modesta. Voto 7 – L’unico vero “brivido” è venuto con l’esposizione delle bandiere bianche che a sei giri dalla fine annunciavano pioggia. Falso allarme, con la corsa terminata sotto il sole. Gara dominata da un solo pilota (Rossi) ma che ha in Dovizioso il vero protagonista. Per il resto, ordinaria amministrazione. Bello il


La gara: modesta. Voto 7 – L’unico vero “brivido” è venuto con l’esposizione delle bandiere bianche che a sei giri dalla fine annunciavano pioggia. Falso allarme, con la corsa terminata sotto il sole. Gara dominata da un solo pilota (Rossi) ma che ha in Dovizioso il vero protagonista. Per il resto, ordinaria amministrazione. Bello il podio con due piloti italiani.

Marco Simoncelli: iridato! Voto 10 e lode. Per una volta usciamo dalla MotoGp rendendo onore a Marco Simoncelli (Gilera) che ha conquistato il suo primo titolo di campione del Mondo della 250. Bravo, Marco! Un gran bel pilota, un futuro molto importante.

Rossi: orologio svizzero. Voto 10. Non perdona, il pesarese otto volte campione del Mondo, che a Sepang vince in carrozza centrando con la sua Yamaha perfetta (voto 10 e lode) il suo nono successo stagionale. Valentino ha giocato un po’ a gatto col topo con Pedrosa: poi ha aperto e buonanotte ai suonatori.

Pedrosa: tale e quale. Voto 6- Lo spagnolo si conferma, con i suoi (pochi) “acuti” e i suoi (troppi) limiti: non regge il corpo a corpo, non martella sul ritmo. Per un pilota dalle sue ambizioni in sella alla Honda (voto 10) super factory il secondo posto di oggi ha il sapore di una amara sconfitta. La Honda non ha il pilota “vincente”.

Dovizioso: stra-ordi-nario. Voto 10 e lode. Il forlivese agguanta con la sua Honda clienti il suo primo podio in MotoGp, dopo una corsa che ha dimostrato ulteriormente la sua classe e la sua determinazione. E’ un pilota lanciato verso grandi traguardi. Forse, portandolo in Hrc, è l’unica mossa giusta fatta dalla Honda dopo la “fuga” di Valentino Rossi.

Hayden: tale e quale. Voto 6+. Ci prova, dà spettacolo, ma l’americano della Honda Hrc raccoglie solo un pugno di foglie secche. Esce sconfitto dal duello con Dovizioso dimostrando i suoi pregi e tutti i suoi limiti. Restano dubbi sulla scelta Ducati 2009.

Stoner: in discesa. Voto 5. Corsa da dimenticare, per l’australiano e per la Ducati (voto 6). C’è qualcosa che non gira più nel pacchetto oramai ex campione del Mondo. Il pilota non sta bene (la mano) ma è anche demotivato. La Ducati sembra aver tirato i remi in barca. Male. Molto male. Urge risposta nell’ulima gara. Il 2009 è ancora molto lontano.

Lorenzo: passo indietro. Voto 4. Lo spagnolo ha interrotto il suo buon recupero, con l’ennesima caduta stagionale. Per di più ottenuta a dieci giri dalla fine quando Jorge lottava con il gruppo “dietro”, senza aver mai dimostrato di essere davvero “in corsa”. Questi alti e bassi non fanno bene alla classifica, al morale e al futuro di Lorenzo.

Toseland; non ci siamo. Voto 4. Continua a tradire le aspettative l’ex iridato della Sbk. Sarà anche un anno di apprendistato ma con la caduta odierna Toseland dimostra di non avere ancora ingranato in MotoGp.

Capirossi: bene così. Voto 7. Solo per un “lungo” l’imolese ha perso la possibilità di agganciare Stoner e il gruppo che lottava per il podio. Buon settimo, ha comunque messo dietro Edwards nonché gli altri della Suzuki.

De Angelis e Melandri: more solito. Non classificati. Ci ripetiamo: piloti e situazioni completamenti diversi ma entrambi accumunati in un giudizio negativo. De Angelis si salva con qualche sprazzo di luce. Per Melandri sempre e solo buio.

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