Home MotoGP: arriva il monogomma, la conferma già a Motegi?

MotoGP: arriva il monogomma, la conferma già a Motegi?

Settimana scorsa in vista della gara di Indianapolis avevamo fatto una semplice constatazione. Ma oggi a quanto pare la situazione sta diventando realtà: parliamo di gomme, anzi di monoogomme visto quello che sta succedendo nella griglia della MotoGP, che con il passaggio di Pedrosa alla Bridgestone ha visto consolidarsi la supremazia del colosso giapponese sulla

Settimana scorsa in vista della gara di Indianapolis avevamo fatto una semplice constatazione. Ma oggi a quanto pare la situazione sta diventando realtà: parliamo di gomme, anzi di monoogomme visto quello che sta succedendo nella griglia della MotoGP, che con il passaggio di Pedrosa alla Bridgestone ha visto consolidarsi la supremazia del colosso giapponese sulla Michelin.

Come anticipare un passaggio che è nell’aria da un po’, e per il quale ora è arrivata anche la conferma “ufficiosa” in un’intervista rilasciata a Paolo Scalera, inviato del “Corriere dello Sport”, a Carmelo Ezpeleta. Il quale ha confessato che il progetto di introdurre un solo fornitore di pneumatici nella MotoGP è sempre più vicino alla realizzazione:

Il monogomma dovrebbe essere annunciato a Motegi, ma sembrano tutti d’accordo. Non si tratta tanto di ridurre la velocità in curva, quanto di non farla aumentare ulteriormente e senza la competizione fra due marche di pneumatici come Michelin e Bridgestone questo non accadrà”.

E la soluzione pare proprio sarà quella di un fonrnitore unico di pneumatici – come nella Superbike – che sarà scelto ovviamente tramite un’asta pubblica: “Sì, ma non sarà determinante solo l’offerta economica. Innanzitutto gli pneumatici dovranno essere gratuiti per tutti, e poi uguali per tutti. Valuteremo nell’insieme”.

Ma non finisce qui, perchè il boss della Dorna ha raccontato anche che vorrebbe un passo indietro sull’elettronica per mantenere sicurezza e spettacolo in MotoGP. Un passaggio questo però non facile: “Oltre al monogomma io vorrei vedere proibite le sospensioni a controllo elettronico, che stanno già facendo capolino e limitare l’elettronica.

Ma per fare questo avremmo bisogno dell’assenso delle case, perché noi possiamo provare a convincerle, non obbligarle. Il problema è che i costruttori vogliono sperimentare”.

Insomma il futuro della GP è ancora da scrivere, ma la volontà è quella di far crescere lo spettacolo di pari passo con la sicurezza dei piloti, e ovviamente di aprire le porte a più partecipanti possibili: “Nel 2009 le moto saranno 20 con l’arrivo della terza Kawasaki e della quinta Ducati. Il numero ideale potrebbe essere 22. Non di più. Abbiamo richieste per 24 eventi, ma 18 GP è il numero massimo. In quali paesi vorrei andare? Sicuramente il Sud America, ma non ci sono circuiti omologati. Magari ne costruiremo uno noi…”.

E tanto per capire che aria tira nei confronti delle altre classi, Ezpeleta ha concluso rispondendo alla domanda se abbia ricevuto proposte da qualche Casa per la costruzione di una 600 4T . Negativo: “Ancora no”.

via | Motociclismo (grazie a Paperopoli998 per la segnalazione)

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