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Consigli letterari (terza puntata)

“Hell’s Angel, la vita spericolata di Sonny Barger” al di là del titolo un po’ infantile, è un bel libro per coloro che sono interessati all’aspetto sociologico che sta dietro all’andare in moto. Si tratta èdell’autobiografia di Sonny Barger, fondatore e capo storico dell’ormai mitico gruppo degli Hell’s Angel che, per coloro che non lo

“Hell’s Angel, la vita spericolata di Sonny Barger” al di là del titolo un po’ infantile, è un bel libro per coloro che sono interessati all’aspetto sociologico che sta dietro all’andare in moto.
Si tratta èdell’autobiografia di Sonny Barger, fondatore e capo storico dell’ormai mitico gruppo degli Hell’s Angel che, per coloro che non lo sapessero, è il gruppo di bikers per antonomasia, su cui è stata costruita negli ultimi40 anni una vera e propria iconografia.
Sonny non è proprio uno stinco di santo, tant’è vero che buona parte della sua vita l’ha passata in carcere (anche se nel libro tenta di spiegare i retroscena di queste vicende giudiziarie giustificandosi), certi aneddoti valgono comunque la lettura.
Sonny narra ad esempio di quando qualcuno negli anni ’60 gli rubò “Sweet Cocaine”, la sua special su base Harley, così chiamata perché ogni singolo pezzo era stato montato sotto l’ “ispirazione” della polvere bianca.
Il capo degli Hell’s Angel godeva in quel momento di un tale potere da potersi permettere di dichiarare “In questa città nessuno va più in moto finché non salta fuori “sweet cocaine”.
Non ricordo il destino dello sfortunato ladro ma penso che sia un po’ quello che si augura ogni persona che sia stata vittima del furto della propria moto.
Adatto un po’ a tutti, “Hell’s Angel, la vita spericolata di Sonny Barger” è edito da Baldini e Castaldi e costa 9.40 euro.

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