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WSBK: Race & Fashion

Quattro chiacchiere da salotto sul Circus delle derivate.

In attesa del prossimo round olandese di Assen, facciamo un passo indietro e torniamo con la memoria ad Aragon così ne approfittiamo anche per tracciare una sorta di “dove eravamo rimasti”. Un feedback utile per sottolineare una volta di più come il mondiale delle derivate dalla serie, se ancora hanno qualcosa che le accomuna alla serie, non finisca mai di sfornare argomenti interessanti e talvolta nascosti al grande pubblico che le gare le guarda dal televisore di casa. Siete curiosi? Bene, iniziamo naturalmente in chiave racing.

Il capoclassifica, dopo 4 round “asciutti”, è il francese Sylvain Guintoli, issatosi in vetta proprio ad Aragon, dove chi come me e il circus della SBK ha vissuto in presa diretta il weekend di gara. A differenza dall’anno scorso, quando il vento soffiava gelido e senza sosta, ci siamo imbattuti in un fine settimana torrido, una vera manna rispetto alle rigide temperature e al cielo grigio di Milano, da dove siamo partiti.

Il buon Silvano, chiamato, dai guru super sapienti della SBK fino a qualche mese fa “the rain man”, uscito dalla trasferta iberica con ben due secondi posti, ha fatto pace con il sole, per la somma gioia della casa di Noale, facendo però storcere il naso a tutti i suoi detrattori. Quindi, MAI dare nulla di scontato quando l’argomento è il mondiale SBK, che ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, ci ha insegnato come l’imprevisto e l’imprevedibile siano sempre dietro l’angolo o meglio la curva.

Il nostro minuto per minuto live dal circuito non ci ha distolto dall’interessante effetto di una rinata “classe operaia” che in Spagna è andata diretta in paradiso, e non parliamo solo del già citato Guintoli, ma anche in casa BMW, stanno saltando gli schemi, con Chaz Davies che, autore di una doppietta, sta, a colpi di gas, relegando il quotatissimo Marco “ex-macho” Melandri, al ruolo, inaspettato, di seconda guida. Se Sparta piange, Atene non ride, Atene in questo caso è ovviamente il team Ducati Alstare, capitanato ai box da quella volpe di Francesco Batta e in pista dal campione Carlos Checa.

Un week end quello di Aragon, non positivo, soprattutto pensando alla pole position inaugurale di Phillip Island. Le attenuanti generiche ci sarebbero, visto che il circuito spagnolo non è quello più adatto alle bicilindriche di Borgo Panigale, ma la sensazione è che il lavoro da fare sia tanto, soprattutto per quanto riguarda il passo gara. Un’ulteriore spina nel fianco per la squadra ufficiale è arrivata dal ritorno in pista del team Liberty, che grazie ad una modifica di omologazione ha potuto schierare, guidata da Mark Aitchison, ancora una volta la 1098R.

I dati cronometrici, che alla fine dei giochi sono sempre il riscontro più importante nel motor sport, raccolti tra il venerdì ed il sabato, hanno iniziato a dimostrare come per la 1098R non sia ancora arrivato il momento di andare in pensione. Molto altro ci sarebbe ancora da dire sui protagonisti, e molte altre domande da porre, ma in occasione del terzo round, non mancheremo di tornare sugli argomenti ora volutamente lasciati in sospeso, per far luce su altri aspetti.

Ma a proposito di “luce”, da quest’anno sono stati resi obbligatori gli stickers che raffigurano i fanali, il tutto per dare quel tocco di “serie” alle beneamate SBK, che così conciate assumono “quel certo non so che” tacitamente carnevalesco. Tutti noi sappiamo che quelle che chiamano “derivate dalla serie” nel tempo si sono evolute sino allo stadio di una sorta di prototipo. Quindi, era proprio necessario attaccare degli adesivi per farle sembrare appena uscite dal concessionario? Pensano forse che così si incentivi il mercato, proprio quel mercato che sta registrando dati talmente negativi che per essere resuscitato necessiterebbe di ben altro!?

Se siete arrivati fino qui, forse vi sarete chiesti il perché del titolo “Race & Fashion”, allora dov’è il fashion? Statene certi arriverà! Già da Assen infatti la vostra curiosità sarà appagata. Dal serio al faceto, ovvero come viene vissuta la gestione Dorna inside the paddock? Chi sono i piloti più fascinosi, quali le donne più ammirate, quali le ospitality più accoglienti? Questo e molto altro nelle prossime puntate. Seguiteci, ne leggerete delle belle!

Scritto dalla nostra inviata segreta nella SBK

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