Home La BMW R1200 GS fa il giro del mondo con 5 riders diversi

La BMW R1200 GS fa il giro del mondo con 5 riders diversi

Si avvia alla conclusione il “One World. One R 1200 GS.” Tour, che ha portato i 5 vincitori di un concorso BMW in giro per il mondo in 5 continenti diversi.


BMW annuncia il successo della propria iniziativa promozionale denominata “One World. One R 1200 GS. The ride of your life.” (“Un mondo. Una R 1200 GS. La guida della tua vita”) che ha permesso a cinque fortunati vincitori di affrontare un indimenticabile viaggio in alcuni degli scenari più suggestivi del globo. I quattro uomini e una donna protagonisti del viaggio sono stati selezionati da una speciale giuria su un totale di 12.000 iscrizioni, ed ognuno ha poi affronatato un proprio percorso in ognuno dei 5 continenti: è stata infatti solo la nuova R 1200 GS a completare l’intero ‘Giro del Mondo’.

Il ‘tour’ ha preso il via nel Laos il 25 gennaio 2013. Nove giorni dopo, la GS è approdata in Nuova Zelanda, e dopo altri otto giorni è stato il turno del Sud Africa. Il quarto partecipante ha avuto 10 giorni di tempo per esplorare gli Stati Uniti occidentali, mentre l’ultimo membro del gruppo è il protagonista di un viaggio in Europa che si chiuderà a Monaco di Baviera questo sabato 13 Aprile. All’arrivo, la R 1200 GS avrà percorso un totale di 12.600 chilometri nel corso di 44 giorni.

L’ultimo pilota, la gentile inglese Stephanie Rowe, doverebbe arrivare al Museo BMW verso le ore 15.00 di Sabato per essere accolta da uno speciale evento di fine tour e consegnare la R 1200 GS protagonista dell’impresa allo stesso museo della casa bavarese. Tra i protagonisti dell’iniziativa c’è stato anche un italiano, il 35enne Alessio Cigolini, che ha aperto le danze con la prima tappa nel Laos.








A fine Gennaio Cigolini è stato quindi il pilota che ha dato il via all’evento. L’italiano ed il suo team di supporto hanno affrontato nove giorni di viaggio in Laos tra rocce, ghiaia, polvere e strade asfaltate lungo il fiume Mekong, sfidando la giungla e le le montagne fino a raggiungere aree remote nella provincia di Luang Prabang, qualcosa che è stato possibile solo grazie alla collaborazione di alcune guide esperte della regione.

Il team comunque ha fatto frequenti soste lungo il percorso, in modo da arrivare a conoscere meglio anche la gente e la cultura del Laos, un paese che li aveva accolti con tanto calore. Oltre alla bellezza e al fascino del viaggio, Cigolini ha dovuto fronteggiare condizioni piuttosto impegnative, con scivolosi tratti bagnati, tornanti stretti e una fitta nebbia, ma alla fine il suo verdetto è stato chiaro: “E’ stata la settimana più incredibile ed indimenticabile della mia vita”.

Le chiavi della GS sono poi passate al 49enne tedesco Herbert Unger, che è partito da Christchurch per il suo viaggio in Nuova Zelanda. Dopo una prima parte tranquilla attraversando villaggi di pescatori lungo la costa e alcuni tratti montuosi, Unger ed il team di supporto si sono concessi una sosta a Queenstown che è stata poi seguita da quelli che Unger ha descritto come “i 18 chilometri più duri della mia vita”, in cui ha dovuto guadare fiumi e affrontare salite estremamente fangose per scalare le caratteristiche montagne neozelandesi. Il suo premio è stato l’arrivo a Castle Hills – una location utilizzata anche per le riprese del film “Il Signore degli Anelli” – dove a concluso la sua parte davanti ad uno scenario semplicemente mozzafiato.




E’ stato poi il turno del Sud Africa e del 41enne pilota spagnolo Salvador Echevarria, che è partito da Città del Capo con un gruppo di altri 40 piloti GS locali che lo hanno accompagnato per i primi 230 km del suo viaggio sulle scogliere rocciose che costeggiano l’Oceano. Il percorso di Echevarria è poi proseguito attraverso il palcoscenico mozzafiato offerto Parco Nazionale del Capo di Buona Speranza, dove ha trovato condizioni climatiche di ogni tipo che lo hanno costretto ad affrontare tratti ultra-fangosi così come strade rocciose estremamente secche, alcune delle quali a ridosso di pendii vertiginosi che hanno richiesto assoluta concentrazione e precisione di guida.

Per il 39enne Stéphane Gautronneau l’avventura negli Stati Uniti è iniziata a Los Angeles. Il rider francese ha avuto 10 giorni di tempo per immergersi negli spazi e nella cultura della West Coast, affrontando con la sua R 1200 GS condizioni climatiche estreme passando dalle cime delle montagne californiane alla macchia desertica lungo la costa del Pacifico, su sentieri innevati, fangosi, polverosi, sabbiosi e così via. Il percorso ha incluso anche San Francisco ed alcune tipiche ‘città fantasma’ nel caldo torrido della Death Valley.

Oltre a essere l’unica donna del lotto, la 25enne britannica Stephanie Rowe è anche la più giovane tra i vincitori del concorso. Il suo viaggio in giro per l’Europa è iniziato a Barcellona e comprende cinque paesi: la Spagna appunto, e poi Francia, Italia, Austria fino alla Germania, per scendere da sella nella città natale di BMW, Monaco di Baviera. La Rowe ha già passato i Pirenei e le strade sterrate di Languedoc e Auvergne in Francia. Una volta in Italia, il suo percorso si snoderà della Toscana fino alle strade tortuose che si affacciano al Lago di Garda. Lì si congiungerà con il collega Herbert Unger, che la accompagnerà attraverso il confine Italia-Austria e condividerà con lei i chilometri finali fino al traguardo a Monaco di Baviera, dove l’arrivo è previsto per il 13 Aprile. La coppia sarà accolto da un comitato di accoglienza di visitatori, gli organizzatori e gli altri partecipanti al Museo BMW di fine-tour evento entra nel suo passo.


















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