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Crisi Ducati? Suppo è confuso

E’ crisi? La tentazione di dire “si” è ormai sempre più forte. Ma in questa MotoGP dove un giorno sei leone ed il giorno dopo gazzella etichettare moto, piloti e persone come piace fare a tanti è cosa fin troppo facile. Ma la classifica parla e la sua voce è un po’ cupa e triste

E’ crisi? La tentazione di dire “si” è ormai sempre più forte. Ma in questa MotoGP dove un giorno sei leone ed il giorno dopo gazzella etichettare moto, piloti e persone come piace fare a tanti è cosa fin troppo facile. Ma la classifica parla e la sua voce è un po’ cupa e triste se il soggetto è la Ducati, perchè per un team che ci aveva abituato a vincere – e sognare – certe posizioni fanno male.

Ai piloti, alla squadra, ai tifosi: il sogno rosso dell’anno scorso è una cosa troppo bella per non riveverlo ad ogni gara, ma questa stagione il sogno corre il rischio di essere un incubo e, cosa forse più drammatica, del tutto inaspettato. E se lo dice uno come Livio Suppo, c’è ragione di preoccuparsi.

Il team boss Ducati infatti si è dichiarato perplesso per la mancanza di velocità delle sue moto qui all’Estoril: un quesito che prende proporzioni ancora più grandi se si considera che nelle prime due gare – benchè nè Jerez nè l’Estoril siano stati circuiti particolarmente favorevoli alla Ducati nel 2007 – le rosse bolognesi non siano riuscite a fare meglio di quanto visto la scorsa stagione.

Una situazione che sta mandando nel pallone anche lo stesso Suppo, come ha ammesso ai microfoni di Italia1: “E’ strano, perchè le condizioni sono molto simili a quello dello scorso anno, ma stiamo arracando. Dobbiamo cercare di capire il perchè, il set up della moto è molto simile a quello dell’anno scorso“.

Ma a riguardo del suo pupillo Casey Stoner, Suppo ha anche dichiarato di non aver alcun dubbio sulle sue prestazioni attuali, con l’australiano decisamente più veloce del suo compagno Marco Melandri, oltre che il più veloce in condizioni di umido nelle prove libere di venerdì:

Questo inverno Casey ha fatto dei test eccellenti, e ha anche poi vinto la prima gara. E ieri mattina con pista bagnata è stato più veloce di tutti di 7 decimi: insomma non c’è alcun dubbio su di lui, è sempre lo stesso Casey. Ma ci deve essere un motivo se stiamo faticando così, e va ricercato nel grip che è cambiato moltissimo. Dobbiamo lavorarci sopra un sacco“.

Ma se parliamo di gomme, con la Michelin che questa stagione è tornata a prestazioni di eccellenza, sempre lo stesso Suppo ammette di non essere convinto ci possano essere problemi con le Bridgestone: ”

Ovviamente discutiamo delle gomme insieme, per cui non c’è nulla di diverso da quello che ci aspettavamo, ma è ovvio che in questo momento non sappiamo capire il perchè di questa situazione: in condizioni simili a quelle dell’anno scorso – e si parla di solo sei mesi fa, non un anno – non siamo in grado di ripetere i tempi sul giro con lo stesso set up. Dobbiamo solo ragionarci sopra con calma“.

Parole queste che mostrano la grande forza di Ducati, che anche nei momenti difficili non perde mai la testa, ma che anche ammettono candidamente che le prestazioni al momento non ci sono, e la causa è tutto tranne che chiara. Senza poi contare che se di prestazioni vogliamo parlare, queste si sono viste solo ed unicamente con Stoner.

Perchè le altre Ducati infatti sono fisse stabilmente nei bassi fondi della classifica, e se di campioni magari non si tratta, gente come Marco Melandri e Toni Elias non sono propriamente dei brocchi tali da prendere tutta questa paga. Ecco perchè, tornando al discorso iniziale, la crisi in Ducati c’è.

Magari per Stoner la risposta può essere un “NI”, ma per gli altri la vetta della classifica ha lo stesso sapore di un miraggio al momento. E se cerchiamo la risposta riguardo a tutto questo, lo vogliamo fare semplicemente ricordandovi una vecchia “teoria” che abbiamo già trattato: la MotoGP odierna è una complicatissima questione di equilibri.

Che vanno e vengono, regalano gioie e poi dolori, e soprattutto rendono il tutto terribilmente incerto. Tanto che quando si dice che oggi ci sono troppe variabili – moto, gomme, elettronica… – perchè vengano fuori le vere potenzialità dei campioni si dice una grande falsità.

Oggi la “guerra” si è fatta più tosta che mai, ed il vero vincitore è quello che, magari non vince sempre, ma altrettanto sempre è lì a giocarsela – ed a riguardo è fin troppo facile fare oggi il nome . del po’ troppo bistrattato ultimamente – del “solito” Valentino Rossi: uno che salvo eventi veramente straordinari sono oltre 8 anni che è lì a giocarsela, sempre.

Ma ora tocca alla Ducati ed a Stoner dimostrare questa teoria, un compito assolutamente alla loro portata, e per il quale hanno tutto il nostro supporto. E speriamo di avere le prima risposte già oggi stesso: in bocca al lupo ragazzi, la stagione è ancora lunga!

via | Autosport

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