Home WSBK, Phillip Island: debutto positivo per le Pirelli da 17″

WSBK, Phillip Island: debutto positivo per le Pirelli da 17″

I nuovi pneumatici Pirelli da 17 pollici per il Mondiale SBK hanno fatto il loro ‘debutto agonistico‘ nel weekend del GP d’Australia: leggi il report.


Tra le novità del Campionato Mondiale Superbike 2013 c’è naturalmente l’introduzione dei nuovi pneumatici Pirelli da 17 pollici, che hanno fatto il loro ‘debutto agonistico‘ nel weekend del GP d’Australia. Le Aprilia ed i rispettivi piloti sembrano quelli che sono riusciti ad adattarsi meglio fin da subito alle nuove coperture, trovando il giusto set-up per sfruttare al meglio le soluzioni portate dalla Pirelli a Phillip Island, ma il responso generale delle nuove coperture appare comunque positivo.

Il tracciato australiano non rappresentava un ‘esordio facile’ per le nuove gomme – sia per il caratteristico layout della pista con scarsità di tratti rettilinei, sia per la recente riasfaltatura dello scorso Dicembre – ma i risultati generali possono comunque dirsi incoraggianti in vista di una stagione che si preannuncia già particolarmente combattutta: praticamente tutti i piloti infatti hanno migliorato i tempi di oltre un secondo per ogni giro di gara rispetto alla stagione precedente, un chiaro segnale di come i nuovi pneumatici siano in grado di offrire prestazioni migliori rispetto alle precednti coperture da 16,5 pollici.

L’abbondanza di curve ‘a sinistra’ della pista di Phillip Island – diverse delle quali con velocità di percorrenza piuttosto elevate – significava dover stressare molto le gomme sul lato sinistro, un problema che insieme alle elevate temperature di questo periodo dell’anno in terra australiana rendeva piuttosto alto il rischio ‘blistering‘, ma le soluzioni proposte dal gommista italiano per il round di apertura del Mondiale sembrano aver superato a pieni il primo esame dell’anno.

WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review
WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review
WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review
WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review

In Superbike due sono state le soluzioni che si sono rivelate vincenti sia in Gara-1 che in Gara-2: al posteriore la SC1 R1299, una soluzione di sviluppo con una mescola di durezza media progettata con una struttura e materiali interni particolari, volti a mantenere le temperature d’esercizio del pneumatico più basse prevenendone il surriscaldamento. Per l’anteriore invece la maggior parte dei piloti ha optato per la SC2 R982, mescola di durezza media progettata per temperature esterne elevate che garantisce solidità e compattezza alla fascia battistrada. La velocità massima raggiunta in gara è stata di 320.5 km/h, fatta registrare da Michel Fabrizio in Gara-1 al 3° giro.

In Supersport la gara, per via delle condizioni climatiche e dell’asfalto molto abrasivo, è stata ridotta a 15 giri in modo da garantire a tutti i team di portare a termine la gara. A differenza della Superbike, in cui i piloti utilizzano pneumatici slick, nella classe Supersport vengono utilizzati pneumatici intagliati di stretta derivazione stradale (i Diablo Supercorsa, la cui versione ‘race replica‘ può infatti essere utilizzata regolarmente su strada), ma anche in questo caso le prestazione sono state elevate e sufficientemente costanti, come dimostrato dal giro veloce in gara realizzato dalla Kawasaki ZX-6R di Kenan Sofuoglu (MAHI Racing Team India) proprio all’ultima tornata.

I Pirelli Best Lap Award, che Pirelli assegna ai piloti che hanno realizzato il giro più veloce in gara, sono andati a Michael Fabrizio per Gara-1 (1’31.323 al 7° giro), a Eugene Laverty per Gara-2 (1’31.168 al 20° giro) e, appunto, a Kenan Sofuoglu per la Supersport (1’33.283 al 15° giro).

WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review
WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review
WSBK Phillip Island 2013 - Pirelli Review

Questo le considerazioni di Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto, dopo il GP d’Australia:

“Eravamo consapevoli che il debutto stagionale sarebbe stato ricco di incognite e che avrebbe potuto riservarci delle sorprese. Di per sè il tracciato australiano è sempre stato molto esigente per gli pneumatici per via del layout e delle temperature molto elevate. Tracciati di questo tipo, con curve molto veloci da percorrere in piega a gas aperto, in Europa sono sempre meno frequenti e i curvoni troppo veloci sono stati spesso sostituiti da chicane a favore della sicurezza dei piloti.”

“Il nuovo asfalto non ha sicuramente facilitato il nostro lavoro poichè abbiamo dovuto spedire le soluzioni per questo round a novembre dello scorso anno prima ancora che il tracciato venisse riasfaltato quindi abbiamo dovuto progettare gli pneumatici facendo tesoro dei dati registrati negli anni passati considerando come avrebbero potuto comportarsi con il nuovo manto stradale. Nonostante queste difficoltà possiamo ritenerci soddisfatti del weekend di gare, abbiamo messo tutti i piloti in grado di correre le gare e a quel punto quelli che sono riusciti a mettere a punto meglio la moto si sono piazzati ai primi posti. Sicuramente in questo round la strategia di gara e l’abilità dei piloti nella gestione degli pneumatici hanno giocato un ruolo chiave. Aldilà delle particolarità di questo tracciato siamo molto felici per i tempi che quasi tutti i piloti sono riusciti ad ottenere con i nuovi pneumatici, con incrementi anche notevoli sul tempo sul giro”.

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