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Motocivismo per la sicurezza nelle strade del Bresciano

Motocivismo ci propone nuovamente una delle sue inchieste, questa volta riguardanti la sicurezza stradale nella provincia di Brescia, che da qualche anno, ha dichiarato di voler adottare misure atte a savaguardare l’incolumità dei motociclisti. In effetti qualcosa si sta muovendo: la provincia ha acquistato svariate migliaia di sostegni per i paletti dei guard rail, in

Motocivismo ci propone nuovamente una delle sue inchieste, questa volta riguardanti la sicurezza stradale nella provincia di Brescia, che da qualche anno, ha dichiarato di voler adottare misure atte a savaguardare l’incolumità dei motociclisti.

In effetti qualcosa si sta muovendo: la provincia ha acquistato svariate migliaia di sostegni per i paletti dei guard rail, in uno speciale materiale chiamato ProMBS e garantendo la copertura di 10-15km di guard rail all’anno.
La fornitura sta per essere completata e già le prime unità sono state montate nelle zone di montagna.

Ma oltre a questa lodevole iniziativa, la rete stradale Bresciana presenta ancora numerose falle, identificabili in diverse SP e SS molto frequentate dai motociclisti Lombardi.
Nella SP 11 infatti, in uscita da una galleria l’asfalto è stato grattato via, operazione che si esegue quando si ripristina il manto stradale, ma una volta tolto il vecchio bitume, non è mai stato riasfaltato.

Un’altro esempio lo abbiamo nella SP237, in una curva già scenario della morte di un motociclista. In questo caso, il guard rail (senza le protezioni per motociclisti), è montato sopra uno zoccolo di cemento e di seguito ad un muretto sempre in cemento. Inutile spender parole sulla pericolosità di tale sistema di “sicurezza“.

Eclatante il caso della rotatoria fra la SP4 e la SP78, perchè questa è stata costruita due mesi fa, ed è stata equipaggiata con guard rail di vecchia concezione conosciuti dai più come “salva mezzi pesanti” ma famosi fra i motociclisti con il nome di “ghigliottina“. è inconcepibile che una regione che predica la sicurezza in moto, installi le protezioni in alcuni guard rail di vecchio tipo, ma nella costruzione di quelli nuovi, si continuino a prendere in considerazione sempre gli stessi, pericolosi modelli.

In più in altre zone, come la già citata SP11, sono collocati guard rail su tratti rettilinei nel quale risultano decisamente inutili, e non si sa per quale criterio o normativa siano stati montati lì.

Come si vede chiaramente, non basta dotare alcuni guard rail di protezioni per salvaguardare noi motociclisti.
Questo è un messaggio che Motocivismo non vuole portare solamente alla regione presa in esempio, ma a tutta italia, dove ancora il motociclista viene poco tutelato.

Per maggiori informazioni consultate il sito di Motocivismo o inviate una e-mail all’indirizzo [email protected]

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