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Valentino Rossi: “Ha perso la Yamaha non io”

Per Valentino Rossi si è finalmente conclusa una stagione maledetta, piena di problemi e condita da tanta, tantissima sfortuna. Il fuoriclasse di Tavullia è stato protagonista di un week end da incubo, prima con la caduta di sabato durante le qualifiche e le conseguenti fratture, poi con la rottura in gara che non gli ha

Per Valentino Rossi si è finalmente conclusa una stagione maledetta, piena di problemi e condita da tanta, tantissima sfortuna. Il fuoriclasse di Tavullia è stato protagonista di un week end da incubo, prima con la caduta di sabato durante le qualifiche e le conseguenti fratture, poi con la rottura in gara che non gli ha permesso di conservare il secondo posto nella classifica iridata.
Il “dottore” è incredulo, deluso, come poche volte lo avevamo visto in passato: “La cosa sta diventando davvero comica. Mi serviva un solo punto ma non sono riuscito ad ottenere neanche quello. Si è rotto il motore questo è tutto. Stavo gestendo la situazione, andavo forte grazie alle cure del dottor Costa e allo staff della Clinica mobile.

Stavo meglio con la mano, anche se adesso è gonfia come un pallone. Mi sono fatto un culo così per correre facendomi bucherellare, cosa non certo fantastica. Ho corso con tre fratture, una situazione disastrosa. West e Tamada (su Yamaha M1 del team Dunlop ) erano più veloci, andavano meglio di me sul rettilineo.”
Vale continua a sfogare la sua rabbia: “Qualcuno si deve dare una mossa. Dopo parlerò con i giapponesi. Sono Valentino Rossi, non è giusto correre con una moto che va piano e si rompe. Ho visto Pedrosa e la Honda, forse cambiare le gomme non basta.
L’unica cosa che mi manca da fare è andare in Giappone per vedere di persona come si può fare per andare più forte. Non ci voleva proprio, meritavo di fare 3-4 punti e arrivare secondo nel mondiale dietro Stoner. Il secondo posto non l’ho perso io, ma la Yamaha”.

Non mancano i complimenti a quella che lui stesso ritiene la vera vincitrice di quest’anno, la Rossa di Borgo Panigale: “Alla Ducati faccio i complimenti, hanno fatto un grande lavoro. Giù il cappello, speriamo che il prossimo anno però non saranno così veloci. Ora devo pensare a guarire, mi serviranno 20 giorni per mettermi in sesto in vista dei prossimi test a Jerez.”

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