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Valencia preview: Rossi porta in gara il “cinquino”!

Si prepara l’ultimo appuntamento della stagione della MotoGP, ed in Casa Yamaha con la sponsorizzazione di Fiat come previsto arriva la terza livrea stagionale a “tema”. Una bella operazione di stile – ma soprattutto di marketing da parte del gruppo torinese – che quest’anno ha portato sulle piste del motomondiale molti dei marchi o modelli



Si prepara l’ultimo appuntamento della stagione della MotoGP, ed in Casa Yamaha con la sponsorizzazione di Fiat come previsto arriva la terza livrea stagionale a “tema”.
Una bella operazione di stile – ma soprattutto di marketing da parte del gruppo torinese – che quest’anno ha portato sulle piste del motomondiale molti dei marchi o modelli storici del gruppo.
Abbiamo visto la livrea commemorativa della Abarth sulla pista di Phillip Island, e soprattutto quella dedicata alla nuova 500, a cui era ispirata la grafica delle due Yamaha M1 ufficiali ad Assen, sulle carene delle moto di Valentino Rossi e Colin Edwards.
E ora per il gran finale di Valencia arriva il “cinquino” vecchio, quella “vero”: il pesarese ed il texano correranno infatti con una livrea ispirata ai disegni tecnici dell’epoca della mitica utilitaria della FIAT.
La nuova livrea nasce dalla matita del vincitore del concorso “Draw & Gooo”, Paolo Cristante (torinese e stilista di moda) che si è ispirato ai disegni tecnici dell’epoca della vecchia 500.


Il cupolino con il muso del vecchio Cinquino Fiat La grafica infatti conta di uno sfondo completamente bianco che ricorda un foglio da disegno sul quale appaiono sul cupolino le linee del tipico frontale della 500 coi due fari tondi. Sul serbatoio invece c’è la vista dall’alto della celebre utilitaria Fiat, mentre ai lati è rappresentato il disegno del bicilindrico che spingeva la mitica vetturetta.
Un idea carina e simpatica come ha spiegato lo stesso vincitore del concorso: “Con questa livrea ho voluto unire due miti italiani: la 500, un mito del passato, e Valentino Rossi, che oltre ad essere un campione può essere considerato anche un mito del presente. Mettendo inoltre in evidenza i disegni tecnici dell’epoca, in particolare rappresentando l’impianto di raffreddamento del motore (nella vecchia 500 è raffreddato ad aria, ndr), ho anche voluto far notare come la tecnologia italiana sia sempre stata all’avanguardia”.

via | GP One

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