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BMW C600 Sport vs Yamaha TMAX: il Video Test di Motoblog – 1a parte

BMW, con il C 600 Sport, irrompe nel settore dei maxiscooter e si confronta da subito con il vero leader di questa categoria, il TMAX 530. Il confronto è serrato e molto combattuto, il TMAX fa valere l’esperienza della sua evoluzione, ma il BMW C600 Sport al primo tentativo appare già molto competitivo ed il verdetto non è poi così scontato.

In un tempo che oggi sembra davvero lontano, la massima espressione di sportività nella mente dei giovani era rappresentata dall’allora florido e ambitissimo mercato delle supersportive che riempivano le classifiche di vendita con i rispettivi modelli di media e grande cilindrata. Moto carenatissime e colorate, con codini affilati e semimanubri spioventi, scomode ma terribilmente veloci e adrenaliniche. Del resto non vi era ragazzo in età da patentino, che non ne sognasse una o che non aveva, attaccato sul muro in cameretta, il poster del pilota preferito in sella alla moto dei sogni.

Il mercato delle Supersportive, allora, trainava tutto con la stessa forza di un rimorchiatore d’altura e ad alimentarlo c’era quella genuina passione che ci accompagnava dalla bicicletta fino alla moto perché la moto era, allora, la massima espressione della passione. Ma i tempi sono cambiati e un connubio di fattori quali la crisi, le strade sempre meno sicure, leggi repressive verso l’uso di questi moto, la crescita delle prestazioni e delle potenzialità velocistiche, il costo via via crescente dei circuiti ha bruscamente fermato questo mercato. Ma soprattutto ciò che forse ha contribuiti maggiormente è un mercato caricato per alcuni più del suo reale potenziale, che ha poi generato in seguito una enorme quantità di circolante e usato semi nuovo e tecnologicamente ancora a passo con i tempi.

Ma se alcuni segmenti fanno segnare dei ribassi che arrivano fino al 50%, ce ne sono altri che subiscono meno la crisi, così se l’interno settore degli scooter sembrano patire “solo” un meno 14% al loro interno troviamo segmenti addirittura in rialzo, è quello dei maxi scooter, che complice il nuovo T-Max mette un bel segno più sul recente 2012 se confrontato con il 2011.

Quale sia il reale segreto di questo tipo di mezzi, o la più esautorata chiave del loro successo, va ricercato in quel coacervo di motivazioni, argomenti e necessità, tutte indissolubilmente legate ad una necessità di mobilità urbana via via crescente. Sentimento quest’ultimo, alimentato da metropoli sempre più caotiche, affollate e congestionate dal traffico quotidiano. Vi piaccia o no quindi, il maxi scooter resta la migliore risposta a quanti sono alla ricerca di un mezzo a metà strada tra la moto e lo scooter, capace di offrire e riunire insieme: buone prestazioni, comfort e una spiccata mobilità urbana, superando rapidamente anche nel traffico più intenso.

Par questo oggi, alcune Case costruttrici, ricercano quella stessa forza di “traino” per l’intero marchio, o quella “solidità di bilancio” che prima era rappresentata dalle supersportive diventa ora appannaggio esclusivo di maxiscooter e simili. Tra questi ultimi da circa un decennio Yamaha detta legge con il suo T-Max, amato e discusso al contempo, un mezzo che divide gli animi e fa parlare di se, ma che al di la di tutto la fa da padrone su tutto il panorama motociclistico italiano, perchè mai come quest’anno i suoi numeri sono tanto impressionanti in termini di marketing share sul mercato totale, conquistando il secondo posto assoluto tra tutti i mezzi a due ruote venduti in Italia nel 2012!

La Casa dei tre diapason, infatti, è stata la prima a credere fermamente nella formula del maxiscooter in chiave assolutamente sportiva e la sua lungimiranza ha pagato proprio lì dove, una volta, veniva derisa per l’assurdità di accostare il termine “sportivo” ad un maxiscooter.

Il nostro test ha sottoposto i due scooter ad un confronto durissimo, che si è svolto in città, in montagna e in autostrada, tutto per cercare di scoprirne pregi, difetti e prestazioni testando la potenza dei loro motori al banco prova mentre sul piano delle performance su strada abbiamo monitorato il loro rendimento con numerose prove di accelerazione.

Nel video test di Motoblog vi portiamo nel cuore della prova; subito dopo partiamo con un’analisi del “fenomeno” T-Max, vi raccontiamo come sono fatti e in breve un primo approccio su strada, a cui seguirà l’analisi tecnica e dinamica con approfondimenti su motore ciclistica e guida. Ma bando alle chiacchiere entriamo nel vivo della prova. Oggi però il T-Max non è più solo e si ritrova con un degno avversario tanto per blasone quanto per contenuti: il BMW C600 Sport, il primo maxiscooter tedesco sportivo che va all’attacco del monopolio Yamaha.

La differenza, in fase di acquisto, è di poco a favore del T-Max: si parte dai € 10.490 per il T-Max 530 (che diventano € 10.990 con l’ABS) fino ad arrivare agli € 11.100 del BMW C600 Sport con ABS di serie. Prezzi d’acquisto a parte, siamo andati a verificare se il T-Max è ancora il re della categoria!

Tendenze di mercato

Il T-Max è sempre stato protagonista di accesissimi dibattiti al classico bar dello sport. Prima di tutto perché, non appena introdotto, erano veramente in pochi a puntare sul suo successo e subito dopo perché i più radicali, i veri motard, non potevano accettare il “concetto” scooter sportivo assimilato a quello di una moto. Non c’è stato bisogno di alcuna puntualizzazione da parte di nessuno, perché il mercato l’ha accolto a braccia aperte, segno che non esistono solo i motociclisti incalliti e dal “ginocchio caldo”, ma anche e soprattutto tanti utenti “sportivi” e “comodoni”! Nonostante un prezzo da moto supersportiva, il T-Max ha segnato numeri da far girare la testa, rendendo merito alla Yamaha che ha sempre creduto nel suo progetto.

E così, anno dopo anno, il T-Max ha sconvolto il mercato attestandosi sempre ai vertici e soprattutto vendendo più di ogni altra moto sportiva o turistica che sia. Leader indiscusso, e unico vero maxiscooter sportivo, per un decennio non ha avuto rivali, inventando un nuovo settore rivelatosi a dir poco florido. Ed è anche per questo che BMW e altri costruttori si sono lanciati nell’impresa di rubargli lo scettro di Re della categoria; ma non sarà così facile.

Il T-Max è bello, è pratico, è veloce, funziona alla stragrande e non a caso è anche diventato di moda. Sarà dura anche per i Tedeschi… Ma diamo un po’ di numeri! Il T-Max è il secondo mezzo più venduto in Italia; nel 2012 ha superato 9.306 unità, secondo solo al Piaggio Liberty 125 (che costa un quinto!). Pensate che è riuscito nell’impresa di mettere dietro in classifica anche l’Honda SH 150, il 300 e il 125, rispettivamente terzo, quarto e quinto nella graduatoria globale.

Se andiamo a cercare la prima moto più venduta dobbiamo scendere fino alla 15° posizione per trovare la BMW R1200 GS che ha venduto 2.300 pezzi. In un anno in cui il mercato moto è sceso dai 255.000 unità del 2011, ai 206.000 del 2012 (segnando un -19% globale, con -28% moto e -14% scooter), il T-Max, grazie al restyling, è riuscito a immatricolare 9.806 scooter contro i 6850 del 2011. Ed è proprio qui tutta la sua forza, nonostante un prezzo che non è proprio a prova di crisi!

Il C600 Sport in commercio da fine estate, non ha ancora ottenuto dei numeri che reggono il confronto, ma accetta la sfida e anzi la rilancia per il 2013. Non basterà un anno per scalzare il “Re” dal suo trono, ma siamo sicuri che riuscirà a trovare la sua quota di mercato, per BMW infatti il 2013 è un anno importante e l’allargamento del suo immatricolato nelle grandi città grazie proprio all’arrivo dei suoi due scooter non è certo un segreto.

E visto l’approccio decisamente teutonico con si preparano a gestire volumi più ampi BMW ha deciso per un forte ampliamento della sede di BMW Roma, raddoppiando le stazioni di lavoro e i ponti disponibili rispetto al passato, tutto questo per far fronte alle superiori richieste di assistenza e tagliandi che il nuovo scooter potrà portare al marchio dell’Elica soprattutto nei periodi caldi e a ridosso dell’estate.

Casa avvisata… mezza salvata… attenta quindi Yamaha, perchè i tedeschi di BMW vogliono dividersi con voi la grande fetta del mercato Maxi scooter, senza scordare i connazionali della Honda che con l’Integra e l’SWT 600 offrono ben due prodotti in questa categoria. Nei prossimi mesi poi il tridente nipponico molto probabilmente si arricchirà di un altro competitor con la nuova versione del Suzuki Burgman 650 che dopo aver inaugurato ben interpretato per un periodo il segmento degli scooter ad alte prestazioni ha poi lasciato il campo alla concorrenza forse nel momento più sbagliato. Sulla piazza infine non scordiamo i due prodotti dalle super prestazioni di Aprilia e Gilera, con l’SRV e il GP 800, mezzi però meno maneggevoli e meno adatti all’utilizzo urbano rispetto a quelli elencati quì sopra.

Design e Estetica

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

Il maestro e l’allievo. Penso che siate tutti d’accordo se trattiamo il BMW come un derivato del T-Max. Essendo quest’ultimo il riferimento per design, ergonomia, prestazioni e soprattutto vendite, BMW ha pensato bene di partire da questa base per proporre la sua personale interpretazione. E a quanto sembra c’è riuscita alla grande. Entrambi gli scooter sono contraddistinti da linee tese, spigolose contenute tra angoli spesso acuti. Aggressivi e moderni sviluppano il proprio design attraverso una chiave simile che li accomuna nello stile ma non nel risultato finale.

Lo Yamaha, infatti, appare sembra più sfacciatamente aggressivo mentre il BMW ostenta una sportività chiara ma moderata da un chiaro stile teutonico. La silhouette è piuttosto simile così come ugualmente sfuggenti sono i relativi codini. La qualità delle plastiche è superiore nel T-Max 530 mentre gli accoppiamenti sono più curati sul C600 Sport. Sia il C600 Sport che il T-Max 530 hanno una carenatura corta e sportiva, un codino snello che punta verso l’alto e gli spigoli della carrozzeria che conferiscono maggiore dinamismo e leggerezza alla linea. Entrambi esprimono una grande sportività anche solo a guardarli fermi e parcheggiati: non nascondono assolutamente la loro indole e le promesse fatte dal loro design le mantengono senza problemi.

Nel controscudo di entrambi troviamo due cassettini di cui uno chiuso da una serratura. La serratura centrale apre, in entrambi i casi, la sella. Caratteristica e particolare l’apertura “controvento” del T-Max 530 rivela un vano sottosella di discrete dimensioni, in grado di ospitare un singolo casco integrale e poco altro. Sul C600 Sport troviamo una proposta molto intelligente che prevede la possibilità di espandere verso il basso il baule denominata “Flex Case”. Il piano di appoggio del sottosella, infatti, si può espandere in direzione della ruota posteriore andando così a creare un volume aggiunto utile per riporre un secondo casco integrale. Ovviamente questo è possibile solo in fase di stazionamento dello scooter, perché in movimento la ruota posteriore andrebbe ad interferire con il Flex Case durante il suo movimento.

Da segnalare sul BMW una ingegnosa soluzione che non fatichiamo a credere sarà a breve adottata anche dalla concorrenza: la presenza di un sistema che aziona automaticamente il freno di stazionamento che agisce sulla ruota posteriore ogni qual volta si estrae il cavalletto laterale. La ruota motrice è lasciata libera di girare nel caso in cui si utilizzi il cavalletto centrale. Interessanti, la soluzione utilizzata per il faro frontale in cui i led laterali formano un disegno triangolare molto suggestivo e utile anche come luce diurna grazie alla sua ottima visibilità (anche negli specchietti delle auto).

Un confronto a tutto terreno

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

L’incontro per il super test di Motoblog è fissato a Roma in zona centrale; un po’ di traffico urbano, qualche partenza semaforo-semaforo e ci dirigiamo verso l’autostrada. La meta per il servizio dista una settantina di km, per cui possiamo provarli in ogni condizione possibile. Urbano, extraurbano, autostrada e statale “montana” con curve tornanti e contro tornanti.

Abbiamo già effettuato (e li vedremo insieme nel prossimo post più approfondito su tecnica, prestazioni e rilevamenti) la prova potenza al banco e le prove di accelerazione, quindi sappiamo già a livello di numeri e dati come si comportano, ma ciò che ci interessa oggi è vedere come si comportano su strada in un confronto diretto a sensazioni, perché alla fine ciò che conta davvero non sono i freddi numeri, ma soprattutto le sensazioni e le emozioni in sella. E che ci crediate o no, questi maxiscooter regalano comunque tanto divertimento e piacere di guida anche quando la strada diventa sempre più stretta e tortuosa.

Impressioni di guida – Prima Parte

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

Una volta in sella, il BMW con 810 mm è leggermente più alto del T-Max e non riesce a mascherare i circa 50 kg in più, ma una volta in movimento se ne apprezza la stabilità e il comfort così come la precisione di guida supportata da una forcella anteriore piuttosto rigida e sportiva, che però non ama i fondi a bassa aderenza.

Sul C600 sport i comandi al manubrio sono più completi e complessi, mentre le plastiche lasciano ancora margini di miglioramento per quanto riguarda assemblaggi e qualità. Il T-Max è più semplice e meno ricercato dal punto di vista elettronico, ha un cruscotto più classico e non ha il computer multifunzione del BMW ma per quanto riguarda la finitura superficiale delle plastiche, l’accoppiamento e la solidità d’assemlbaggio appare decisamente meglio rifinito, del resto il T-Max è anche all’apice di un processo evolutivo partito tanti anni fa e poi i giapponesi in termini di processi industriali sanno indubbiamente il fatto loro.

Nel traffico urbano il T-Max è una spanna avanti alla concorrenza, in quanto a praticità, facilità di guida, maneggevolezza, feeling e per la capacità di adattarsi subito a ogni tipo di guida e di fondo stradale. Del resto non è solo il più leggero e agile della categoria, ma mostra anche una dinamicità innata tutta celata dietro una distribuzione dei pesi decisamente motociclistica, che prevede un telaio in alluminio petrimetrale, un forcellone legerissimo e un motore posto molto avanti nel corpo veicolo, tutto questo lo rende reattivo e imprendibile negli spazi stretti.

La posizione di guida è buona, ma il cupolino sportivo (optional e installato su questo esemplare) è fin troppo rastremato mentre quello di serie più alto e protettivo offre un valido riparo anche nelle gite fuoriporta. Sotto l’aspetto del comfort invece il BMW è forse anche superiore, offre infatti un cupolino regolabile molto efficace e rapido da manovrare, ma ciò che ci piace di più è la quella spinta corposa e sempre pronta del bicilindrico bavarese che offre ottime performance anche in allungo.

Probabilmente con una diversa taratura del variatore potrebbe raggiungere facilmente i 200 orari, dal momento che il tachimetro (molto preciso) fa segnare in breve tempo la velocità di 186km/h anche in salita. Nello scatto da fermo il japponese è più reattivo, e anche se dispone di meno cavalli, pesa anche meno e soprattutto ha una trasmissione più pronta e sportiva nella fase di “attacco”. Superati i 40-50 km/h il BMW però si sveglia e inizia ad accelerare inesorabilmente in modo più rapido del T-Max, che viene così ripreso e superato facilmente.

La prima impressione in sella quindi ci mostra un T-Max più “friendly” e facile, con sospensioni più morbide, un bel manubrio con comandi intuitivi, la sua ciclistica è sana per questo riesce ad essere veloce anche con sospensioni tarate morbide.

Il BMW è più “macchinoso” da guidare e se il T-Max mostra meno dei suoi 530cc il BMW fa sentire tutti i suoi 650cc. Nella partenza e alle basse velocità il peso superiore si fa notare attraverso lo sterzo con una minore agilità nell’uso urbano. Le sospensioni lavorano bene, ma sono rigide e sportive e per questo non gradiscono i fondi a bassa aderenza come bagnato, sporco o le strisce pedonali a “doppio strato di bianco”. Ma non scordiamo che il C600 Sport è legato ad una piattaforma comune, che divide con il fratello C650 GT e che se da un lato lo rende molto molto confortevole dall’altro ne condiziona alcune scelte tecniche e ciclistiche.

La maneggevolezza quì viene in parte sacrificata sull’altare della stabilità che si rivela veramente impressionante per uno scooter, così come la precisione di guida, perché in sella sui tratti veloci o quando il ritmo si fa serrato si avverte una positivissima sensazione di sicurezza proveniente dalla ruota anteriore. L’altezza da terra maggiore, garantisce una luce a terra superiore che si traduce in maggiori angoli di piega. Però quando la strada diventa più guidabile e le curve si susseguono rapidamente il C600 Sport piega di più del T-Max, e lo fa con grande facilità e una stabilità che sembra imperturbabile.

Anche in questa situazione i due scooter si dimostrano tanto simili quanto diversi, con un plauso a BMW che si scontra da subito con il primo della classe riuscendo a sferrare qualche colpo ben assestato e uscendo dal confronto con più di un punto dalla sua parte. E’ come se i due maxiscooter, pur appartenendo allo stesso segmento di mercato, fossero rivolti a due target di clienti diversi. Uno più giovane, spensierato e prettamente urbano come per il T-Max, un’altro più tecnico, freddo, maturo e con una buona tenenza al turismo e alle gite fuori porta nel caso del C600 Sport.

Si conferma quindi quel confronto serratissimo preannunciato all’inizio del nostro articolo, ma per il momento il possiamo solo anticiparvi che se in città il T-Max mostra i suoi artigli dimostrandosi più efficace nel traffico più congestionato su strade extraurbane il risultato è tutt’altro che scontato? Chi avrà la meglio sui lunghi curvoni in appoggio o nel misto veloce?

In queste condizioni va preferita l’agilità o la stabilità? Lo scopriremo presto, insieme, nella seconda parte di questo articolo, che sarà corredata anche da una profonda analisi tecnica sia sul motore che sulla ciclistica. Infatti dati alla mano confronteremo le prestazioni al banco prova potenza e quelli dei rilevati su strada. Per questo e non soltanto per questo rimanete connessi, scooteristi e non!

Scheda Tecnica BMW C 600 Sport

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

Motore
Cilindrata cm3 647
Alesaggio/corsa mm 79/66
Potenza kW/CV 44/60
a regime giri/min. 7 500
Coppia Nm 66
a regime giri/min. 6 000
Tipo motore bicilindrico a quattro tempi raffreddato ad acqua
Compressione/carburante 11,6:1/super senza piombo (95 ottani)
Valvole DOHC (double overhead camshaft), punterie a bicchiere
Valvole per cilindro 4
Ø Aspirazione / scarico mm 31,5/27,1
Diametro farfalla mm 38
Alimentazione BMS-E

Impianto elettrico
Alternatore W 588
Batteria V/Ah 12/12
Proiettori abbagliante/anabbagliante: 12V/55W allogeno
Luce posteriore freni e posteriore LED (posteriore LED, luce freni: 2x 12V/21W )
Avviamento kW 0,6

Trasmissione di potenza
Frizione a forza centrifuga
Cambio CVT (Continously Variable Transmission)
Trasmissione primaria 1,06
Trasmissione secondaria catena in bagno d„olio
Rapporto 1,688

Ciclistica
Telaio telaio a doppia trave con telaietto posteriore in alluminio avvitato
Sospensione anteriore forcella upside-down
Sospensione posteriore monobraccio fucinato
Escursione anteriore/posteriore mm 115/115
Avancorsa mm 92
interasse mm 1 591
Inclinazione cannotto sterzo ° 64,6
Freni anteriore a doppio disco ad azionamento idraulico, Ø 270 mm,
pinza flottante e 2 pistoncini
posteriore monodisco ad azionamento
idraulico Ø 270 mm,
pinza flottante e 2 pistoncini,
ABS BMW Motorrad ABS (di serie)
Ruote fucinate in alluminio
anteriore 3,50 x 15“
posteriore 4,50 x 15“
Pneumatici anteriore 120/70 R15
posteriore 160/60 R15

Dimensioni / pesi
Lunghezza totale mm 2 155 2 218
Larghezza con/senza specchi mm 877/790 )
Altezza della sella (senza pilota) mm 810
Peso in ordine di marcia kg 248 258
Peso totale ammesso kg 445 445
Capacità utile del serbatoio l 16

Prezzo Chiavi in mano: 11.100€ (Sport)

Scheda Tecnica Yamaha T-Max

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

MOTORE
Bicilindrico, 4 tempi, raffreddato a liquido,DOHC, 4 valvole-
Cilindrata-530.0-cc
Alesaggio x corsa-68,0 x 73,0-mm
rapporto di compressione-10,9 : 1-
Potenza massima-34,2kW a 6.750-rpm
Coppia massima-52,3Nm a 5.250-rpm
Sistema di lubrificazione-Carter secco-
Sistema d’alimentazione-Iniezione elettronica-
Sistema d’iniezione-T.C.I.-
Sistema d’avviamento-Elettrico-
Trasmissione-Automatica a cinghia trapezoidale-

CHASSIS
Sospensione anteriore-Forcella telescopica-
Escursione ruota ant.-120-mm
Sospensione posteriore-Forcellone oscillante-
Escursione ruota post.-116-mm
Impianto frenante anteriore-Doppio disco idraulico Ø 267-mm
impianto frenante posteriore-Disco Ø 282-mm
Pneumatico anteriore-120/70-15-
Pneumatico posteriore-160/60-15-

DIMENSIONI
Lunghezza totale-2.200-mm
Larghezza totale-775-mm
Altezza totale-1.420-1.475 mm (parabrezza regolabile)-mm
Altezza sella-800-mm
Passo-1.580-mm
Altezza minima da terra-125-mm
Peso totale in ordine di marcia- 217 -kg
Capacità serbatoio-15-litres
PREZZO: 10.490€ f.c. (10.990€ versione ABS)

Pregi e Difetti

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

BMW C 600 SPORT

PIACE
Motore e prestazioni
Spazio sotto la sella e sistema Flex case
Controllo della trazione (induttivo ma efficace)
Comfort e stabilità sul veloce
Angoli di piega concessi al guidatore

NON PIACE
Peso Migliorabile
Plastiche e assemblaggi migliorabili
Distribuzione dei pesi sul posteriore

YAMAHA T-MAX
PIACE
Guidabilità in ogni condizione
Telaio e distribuzione pesi
Frenata
Finiture e assemblaggio
Maneggevolezza

NON PIACE
Luce a terra migliorabile
Spazio sottosella limitato

BMW C600 Sport Vs Yamaha T-Max 530

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