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Intervista a Chris Pfeiffer, campione del mondo stunt

Dai nostri “microfoni” ecco un’intervista al campione di stunt riding Chris Pfeiffer. Il campione tedesco, infatti, non si è limitato a vincere il campionato del mondo indoor ma anche la recente edizione degli European Stunt Riding Championship. Nel suo palmares si trovano primati in ogni gara e disciplina, ma è nello stunt riding che sta

di Dave

Dai nostri “microfoni” ecco un’intervista al campione di stunt riding Chris Pfeiffer. Il campione tedesco, infatti, non si è limitato a vincere il campionato del mondo indoor ma anche la recente edizione degli European Stunt Riding Championship. Nel suo palmares si trovano primati in ogni gara e disciplina, ma è nello stunt riding che sta facendo la vera differenza.
Abbiamo fatto una decina di domande a “CP”, cercando di farvi conoscere più a fondo un vero asso della disciplina.

D: Leggendo la tua biografia, sembra proprio che il successo era scritto nel tuo destino, iniziando con il trial e poi, durante l’università a Monaco, ti sei appassionato di stunt riding. Come ti allenavi all’inizio della tua carriera?
R: Ho sempre portato con me la mia moto da trial e non appena trovavo un parcheggio od un posto divertente dove provare i tricks mi allenavo finchè potevo. Grazie alla moutainbike ed alla moto da trial ho iniziato anche a cimentarmi nella disciplina che chiamo “Urban Freeriding”, dove usavo ostacoli “naturali” come scale, muri o altro. E’ stato un periodo molto divertente che mi ha insegnato molto.

D: Nei primi tuoi video che sono girati in rete e che ti hanno reso celebre, usavi una Suzuki SV650. Consideri questa moto un’ottima base per iniziare seriamente la carriera di stunt oppure consiglieresti sempre di farlo con una moto da off-road?
R: La SV650 con delle opportune modifiche è una buona moto per fare stunt. Ma io resto sempre dell’idea che le piccole enduro o delle supermotard sono le migliori moto per iniziare. Poi certo ci sono anche molti ragazzi che usano anche gli scooter con numeri veramente fantastici.

D: Nella tua carriera hai partecipato a competizioni molto dure, come la Gilles-Lalay-Classic o il Erzberg Rodeo, ma sei ancora l’unico ad avere completato la “Via Tina” ad Arco, in Trentino?
R: Si esatto, credo di essere ancora l’unico ad aver mai concluso la Via Tina!

D: Hai vinto tantissimo in tutto il mondo, dove trovi l’ispirazione e quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
R: Per me l’importante non è molto vincere delle gare. Fare stunt è semplicemente la mia passione ed io adoro creare ed imparare nuovi tricks. Questo è ciò che mi fa andare avanti insieme alla possibilità di intrattenere il pubblico facendo ciò che amo, ovvero guidare la mia moto al limite in ogni condizione. Al momento il mio obiettivo è quello di chiudere uno stoppie 360°, ma per ora è dura anche arrivare a 270°.

D: Come ti alleni normalmente? Qual è una giornata tipo di Chris Pfeiffer?
R: A casa mi alleno con la mia mountainbike la mattina oppure vado a correre. La cosa bella è che spesso viene con me mia figlia, che mi segue con la sua moto da 50cc. Durante la mattinata mi piace organizzare il mio lavoro con il mio meccanico come le gare, i viaggi e così via. Nel pomeriggio mi alleno con la mia F800 da stunt (Bmw, ndr) per un paio d’ore. Poi in serata ritorno all’organizzazione della mia attività e dopo cerco di ritagliare un po’ di tempo per la mia famiglia. Se durante la settimana riesco ad avere qualche momento libero, mi piace andare a fare un po’ di trial.

D: Sei stato sponsorizzato dalla Ducati, cosa ne pensi dell’azienda e del traguardo raggiunto nella MotoGP? E cosa ne pensi della scena stunt internazionale ed europea e con chi ti piace gareggiare di più?
R: Anche se devo ammettere di essere un vero fan di Rossi, sono molto contento che la Ducati abbia vinto in MotoGP quest’anno. Per quanto mi riguarda non ci sono tantissimi stunt in Italia o in Germania se le paragoniamo alla Francia, Ungheria o gli Stati Uniti. A me piace girare con tutti, ma il mio amico AC Farias rimane alla lunga il miglior compagno con cui allenarsi o gareggiare.

D: Dal tuo sito web, molto ben fatto e molto utile grazie alle sezioni di Trick-Tip, si vede con chiarezza il bellissimo rapporto che hai con il pubblico ed i tuoi fan. Come cerchi di mantere questo rapporto?
R: I fans per me sono fondamentali, sono coloro che mi danno sostegno. Cerco di rispondere sempre alle loro domande e cerco di dare sempre qualcosa in più che il solo intrattenimento.

D: Non pensi che la Bmw dovrebbe immettere sul mercato una versione della F800 completamente nuda od una versione da stunt (come ha fatto la Ktm, ndr) prendendo esempio dalla tua moto?
R: Assolutamente si. Moltissime persone attendono con ansia l’uscita di un modello naked puro della F800 e spero che la Bmw li accontenti.

D: Cosa ti piace fare, oltre ad andare in moto?
R: Recentemente sto scoprendo la passione di riprendere gli altri ragazzi fare stunt, per poi produrre i loro filmati in dvd. Per il resto non saprei, sicuramente avere più tempo da dedicare alla mia famiglia.

D: Bene, ultima domanda: Trick preferito e manovre su cui ti stai esercitando maggiormente?
R: Come dicevo, al momento il mio obiettivo è quello di chiudere un 360 stoppie. Al momento sto lavorando molto sui monoruota senza mani, soprattutto quelli circolari, anche nella versione con la mano sinistra a terra, che è sicuramente uno tra i miei trick preferiti.

Con questo non ci rimane che ringraziare Chris ed aspettare le prossime esibizioni per vedere come riuscirà ad evolvere ancora una volta il favoloso mondo dello stunt riding.

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