Harley-Davidson vs Trump: anche gli Hells Angels dicono la loro

La guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Europa ha acceso il confronto tra Donald Trump e i vertici della casa di Milwaukee. Non è mancata la risposta del Presidente alla decisione presa dalla Harley di spostare parte della produzione all’estero per limitare l’impatto delle decisioni prese dall’Unione Europea dopo che l’amministrazione statunitense ha imposto il balzello sull’importazione di acciaio e alluminio dall’Europa. Una risposta in classico stile Trump, diffusa, ovviamente su, Twitter.

Nel frattempo qualcuno si è chiesto come influirà questa decisione sulle bande di motociclisti e, più in generale, sulla cultura dei bikers legata al celebre brand, in particolare per gli Hells Angels, la mitica e famigerata gang associata da sempre ad Harley-Davidson. Uno dei capisaldi del gruppo motociclistico, vero dogma per i suoi rider, è quello di cavalcare unicamente e rigorosamente una motocicletta della casa di Milwaukee prodotta esclusivamente negli Stati Uniti.

Il quotidiano online canadese thestar.com ha chiesto via mail al rappresentante locale degli Hells Angels se questa decisione presa dal marchio americano possa interrompere o meno lo storico sodalizio tra le due realtà che dura ormai da decenni. Il portavoce canadese Hells Angels B.C. Rick Ciarnello ha così dichiarato al Toronto Star:

“Non penso che questa decisione avrà un impatto sul nostro club. Le motociclette Harley-Davidson saranno ancora disponibili, non importa dove le singoli parti siano assemblate o prodotte”.

Che i canadesi siano meno intransigenti? Meno radicali? Ma… Vedremo se anche i loro affiliati statunitensi la pensano allo stesso modo. Sembra che l’America stia scoprendo solo ora gli effetti della globalizzazione e della politica di Trump…