MotoCult: l’Harley Davidson di Jack Nicholson in “Hell’s Angels on wheels”

Dopo aver parlato martedì scorso della Harley di James Coburn in “Giù la testa” continuiamo a parlare della casa di Millwaukee che, assieme alla Triumph detiene un vero e proprio record di presenze nelle produzioni hollywoodiane. Oggi abbiamo scovato per voi una chicca, un vero cult, un capolavoro “dimenticato” che farà la felicità di molti bikers: “Hell’s Angels on Wheels” (in italiano malamente tradotto “Angeli dall’inferno sulle ruote”), film del 1967 con un grandissimo Jack Nicholson a inizio carriera (Easy Rider sarebbe venuto solo due anni dopo).

Il film può essere ascritto al filone creato da “Il Selvaggio” e dal sensazionalismo che le bande di bikers californiane stavano creando sui media di tutti gli Stati Uniti: Hell’s Angels on Wheels non c’entra nulla con Easy Riders.

Il primo è un film sulle gang di motociclisti, di cui mette in luce una vitalità anarchica e un senso di libertà che sfocia nella distruttività; il secondo è “il” film dei figli dei fiori on the road, ammantato di pacifismo e di atmosfere psichedeliche.




La sceneggiatura è piuttosto lineare: Poet (Jack Nicholson) lavora in una pompa di benzina e sogna di diventare un Hell’s Angel. Quando la gang locale lo accetta Poet è al colmo della felicità, ma dopo l’euforia per le feste, le grandi sbronze e i raid nelle cittadine di provincia il protagonista rimane disgustato dall’eccessiva violenza degli Angels e dalla loro mancanza di sensibilità persino di fronte all’omicidio. Inoltre la ragazza del boss si innamora di Poet e, com’è facilmente intuibile, per quest’ultimo non saranno momenti facili…

In un film sugli Hell’s Angels non potevano mancare una pioggia di Harley: qui se ne possono ammirare esemplari splendidi, tra cui parecchie Sportster, una Panhead, una KH del ’56 (quinta foto della gallery) e una bellissima FL Duo Glide della polizia.

Alcune curiosità: nella penultima foto che vedete nella gallery (quella nell’officina) c’è una moto che non sembra una Harley ma che assomiglia in maniera preoccupante a una Royal Endfiel 750 Interceptor customizzata. Se qualcuno tra i lettori riconosce con esattezza il modello per favore ce lo comunichi. In parecchie scene del film, inoltre, appare Sonny Barger, uno dei fondatori, del 1957, degli Hell’s Angels di Oackland che tra gli anni ’60 e ’70, oltre ad apparire in parecchi film, scrisse anche 4 libri.